Gravi
problemi e tagli in arrivo per una struttura che serve oltre 100mila cittadini?
PESCIA. Riceviamo e
pubblichiamo:
Alla
luce delle ultime vicende legate ai temi della sanità locale e dell’ospedale di
Pescia e della Valdinievole, in particolare dell’incontro avuto dalla “Commissione
Consiliare sull’ospedale” del Consiglio Comunale di Pescia con il Dir. Generale
Abati e soprattutto dell’iniziativa pubblica organizzata a Pescia dalle
opposizioni tenutasi all’ex cinema Vox, desideriamo sottolineare alcuni
argomenti di primaria importanza che a noi sembra non abbiano avuto il dovuto
risalto pubblico.
In
relazione all’incontro tenuta con il Dr. Abati, premesso che ci appare
quantomeno bizzarro che una commissione di eletti debba spostarsi a Pistoia per
incontrare un manager pubblico che guadagna un lauto stipendio e che quindi
dovrebbe avere più rispetto per le Istituzioni, ancora una volta registriamo le
solite prese di posizioni pre-elettorali, che evidenziano tutto e il suo
contrario, come del resto avviene da parecchi anni.
Non
ci sembra infatti un grande risultato sentire affermare che l’ospedale di
Pescia non chiuderà; ci mancherebbe altro!
Lo
vorremmo dire con forza anche all’assessore Conforti, che una volta ogni sei
mesi si straccia le vesti a difesa dell’ospedale, poi incontra insieme alla
commissione consiliare il Direttore Generale dell’ Asl, accetta di sentirsi
dare rassicurazioni scontate e il giorno dopo fa annunci trionfalistici a mezzo
stampa.
Caro
assessore Conforti, questo atteggiamento suo e dell’amministrazione di cui fa
parte non è più credibile; non solo perché è da quattro anni che governate il
Comune di Pescia e non avete fatto niente di concreto per salvaguardare
l’ospedale, ma anche perché ci avete messo il carico da dieci con il progetto
di finanza dei parcheggi che penalizza gli utenti con tariffe esose e ha
mortificato ulteriormente la struttura.
Il
problema non è se l’ospedale chiude, la questione è che una struttura che serve
un bacino di oltre 100mila abitanti deve mantenere la qualifica di struttura di
riferimento aziendale con pari dignità rispetto ai nuovi ospedali di Lucca e
Pistoia, per cui, in previsioni di tagli e razionalizzazioni dettate dalla
spending review e soprattutto dai buchi di bilancio della Regione Toscana nel
settore della sanità, non può essere concepibile tagliare i servizi a senso
unico sul presidio della Valdinievole o in quello della Montagna.
In
quest’ottica, avremmo voluto specifiche rassicurazioni dal Dr. Abati sulla fine
dei lavori al pronto soccorso e la sua apertura, sulla mancata apertura
dell’unità operativa di anatomia patologica a Pescia dopo aver ristrutturato il
locali con una spesa milionaria, sul futuro ruolo di oculistica dopo il
pensionamento del primario, sul mantenimento del reparto di pediatria, sulla
operatività delle sale operatorie in previsione dell’avviamento del nuovo
ospedale di Pistoia, ecc. ecc.
Siamo
stanchi delle chiacchere a vuoto; vorremmo vedere dopo anni di stallo fatti
concreti.
Per
quanto riguarda l’iniziativa del Vox, vorremmo evidenziare due elementi
importanti: il primo che Daniele Bettarini, presidente della Conferenza dei
Sindaci della Valdinievole, ha detto (testuali parole – eravamo in settanta ad
ascoltarlo) che “ad oggi l’ospedale nuovo della Valdinievole è un’utopia e
quindi bisogna investire e salvaguardare l’attuale”. Il sindaco Bettarini
avrebbe detto anche qualcosa di più, ma solamente questa affermazione non ci
sembra cosa di poco conto dopo tre anni che non si parla d’altro che di un
nuovo presidio, discussione che ha distratto colpevolmente tutti gli impegni
precedentemente presi per qualificare quello esistente (vedi accordo di
programma firmato nel 2007 tra sindaci e Regione per investire dodici milioni
di euro sul presidio di Pescia).
L’altro
elemento emerso è una nuova determinazione politica-amministrativa dei Sindaci
della Valdinievole per mettere in campo un’azione seria a difesa dell’ospedale
e dei suoi servizi, spendendosi in maniera unitaria sul piano istituzionale e
ricorrendo a iniziative innovative e qualificate rispetto al passato.
In
questo senso ci appare interessante la proposta del sindaco di Buggiano di dare
vita a una sorta di commissione composta da operatori qualificati dell’ospedale
come organo di consultazione della Conferenza dei Sindaci della Valdinievole al
fine di redigere per l’immediato futuro un progetto di riorganizzazione del
presidio volto a consolidarne i servizi esistenti e a esaltarne le eccellenze
nell’ottica degli ospedali in rete.
Sarebbe
la prima volta dopo anni che i Sindaci della Valdinievole ristabiliscono un
rapporto organico con il cuore pulsante, ovvero gli operatori sanitari, della
struttura e si presentano di fronte al management dell’azienda sanitaria con
un’idea chiara e determinata di quale ospedale vogliono per i cittadini che
amministrano.
Associazione Pescia
Democratica
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[Martedì 26 febbraio 2013 | 08:03 - © Quarrata/news]
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