PISTOIA-MONTECATINI. In merito alla lettera “aperta” scritta da un gruppo di
future mamme che invitano la ASL3 a non effettuare il trasferimento del Centro
Donna dall’attuale sede al Presidio di Via S. Marco a Montecatini l’Azienda
Sanitaria intende, nuovamente, rassicurare le donne che frequentano i servizi a
loro riservati che non ci sarà alcun taglio alle prestazioni ma, anzi, dal
trasloco delle attività si potranno ottenere sicuri miglioramenti mantenendo
nello stesso tempo l’attuale identità di centro dedicato alle donne.
La responsabile della unità funzionale
consultoriale della zona Valdinievole, dottoressa Paola Marini, sottolinea il
suo personale impegno e quello di tutti gli operatori per continuare a
garantire la qualità e quantità dei servizi ora offerti: sia nel campo della
prevenzione che del percorso nascita nonché il Consultorio Giovani, non saranno
né ridotti né modificati.
“Il Centro Donna – aggiunge la
coordinatrice delle ostetriche Maria Luisa Niccolai – non perderà la sua identità perché sarà separato
fisicamente dagli altri servizi garantendo alle donne la riservatezza e la
protezione di cui necessitano e curati tutti gli aspetti fondamentali,
ambientali e relazionali, che saranno assicurati dagli stessi operatori”.
Il dottor Claudio Bartolini, responsabile
della zona distretto Valdinevole ha evidenziato che nel presidio di Via San
Marco ci sarà il vantaggio dell’integrazione con le altre attività e gli altri
professionisti; sarà così garantita nella stessa sede la continuità dei
percorsi assistenziali, la possibilità di svolgere pratiche amministrative
(prenotazioni CUP, pagamento del ticket, scelta e revoca del medico di
famiglia, ecc.) e avere le consulenze con gli specialisti che sono già presenti
nella struttura.
Ci sarà un miglioramento nell’accesso
ai servizi, soprattutto per le donne che hanno maggiori difficoltà negli
spostamenti e problemi di carattere sociale.
Il Centro Donna quindi manterrà la sua
identità e la sua connotazione anche nel suo trasferimento in Via San Marco:
nei locali adibiti ad uso esclusivo, inoltre, manterrà il suo numero di
telefono dedicato e continuerà ad avere l’attuale personale addetto ad una
accoglienza specifica e riservata solo alle donne.
L’azienda Sanitaria ricorda che in un
contesto nazionale di consistente riduzione di finanziamenti per il servizio
sanitario è indispensabile procedere ad una necessaria riorganizzazione dei
servizi liberando così risorse economiche essenziali per il mantenimento dei
servizi.
Fra le azioni intraprese a livello
aziendale rientra anche il passaggio dagli immobili in locazione al pieno
utilizzo degli immobili in proprietà.
Nel caso specifico, oltre ai numerosi
vantaggi derivanti dalle sinergie ed integrazioni con gli altri servizi
sanitari del presidio, si aggiunge la spesa annuale della locazione di 55 mila
euro che potrà essere reimpiegata per migliorare ulteriormente i servizi.
[Scritto da Daniela Ponticelli, mercoledì
20 febbraio 2013 ore 13:30]
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[Giovedì 21 febbraio 2013 | 16:39 - © Quarrata/news]
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