martedì 26 febbraio 2013

LA FONDAZIONE CARIPIT E L’ACQUISTO DI DUE POSTI MACCHINA ADIACENTI A PALAZZO SOZZIFANTI


L’avvocato Bujani: «Il Prof. Paci e il C.d.A. hanno trattato l’acquisto con l’impresa Biagini e a mia insaputa» Fresh/MPS: Turco, Pieraccioli e Bujani hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio Generale della Fondazione per essere informati su chi li ha proposti, quando sono stati acquistati e sulla perdita registrata

PISTOIA. A proposito del nostro post dal titolo Il 28 febbraio di Benedetto, di Ivano e Di Gao Zu scritto da Felice De Matteis, l’avvocato Ermanno Bujani scrive e puntualizza:

Egregio Dott. Felice De Matteis,
ho letto il Suo articolo del 22 febbraio 2013 intitolato Il 28 febbraio di Benedetto, di Ivano e Di Gao Zu, nel quale è rammentato anche il mio nome.
La cosa non mi sarebbe neppure dispiaciuta (le Sue citazioni riguardano sempre persone importanti) se non contenesse una notizia non vera e palesemente lesiva della correttezza e buon nome di “cardinale” del “conclave semilaico”, così come Lei definisce il Consiglio Generale della Fondazione.

La Fondazione ha acquistato due posti macchina adiacenti al Palazzo Sozzifanti dall’Impresa Edile Giancarlo Biagini e non da me e dai miei fratelli.
Il terreno dove sono stati costruiti era in precedenza di nostra proprietà ed è stato ceduto in permuta all’Impresa, con la quale ha trattato il Presidente ed il C.d.A. a mia insaputa. Quando sono venuto a conoscenza dell’affare ho avanzato vibranti rimostranze al Presidente Paci perché ero sicuro che dall’esterno l’operazione sarebbe stata letta in maniera negativa come se fosse stata effettuata in conflitto di interessi da parte di chi non era bene a conoscenza delle cose, ed io non volevo che il mio nome venisse coinvolto.
Nonostante ciò, il Prof. Paci ha voluto concludere egualmente il contratto avendo la coscienza a posto. A me non è restato altro che astenermi in sede di delibera.
Per questa ragione chiedo che Lei rettifichi la notizia nel rispetto della verità. Non c’è stato alcun conflitto di interessi e ancor meno un “inciucio” come il Suo articolo lascia intendere fra le righe.
Palazzo Sozzifanti
Per quanto riguarda l’acquisto di parte del Palazzo Sozzifanti al “conclave semilaico”, ossia al Consiglio Generale, non risultano esservi irregolarità. Non è stato riferito né dell’interessamento di un capace studio commerciale pistoiese né di vivaisti in difficoltà economiche. Sappiamo soltanto che il prestigioso Palazzo venne venduto da Caripit ad imprenditori privati i quali hanno realizzato un ampio e costoso piano di ristrutturazione e solo dopo che i lavori sono stati terminati una porzione è stata venduta alla Fondazione. Il “conclave” non sa nulla di più. Se però fossero in Suo possesso notizie di fatti e comportamenti specifici, contrari alle regole, è pregato di fare nomi e cognomi e di indicare circostanze precise. In caso contrario il Suo articolo appare immotivato e di contenuto chiaramente diffamatorio.
Veniamo ora all’acquisto dei titoli Fresh. Molto prima del suo articolo, i consiglieri generali (“cardinali”) Turco, Pieraccioli, Bujani hanno chiesto formalmente la convocazione urgente del Consiglio Generale (secondo Lei “conclave semilaico”) per essere informati su chi li ha proposti, quando sono stati acquistati e sulla perdita registrata.
Il Presidente ha ritenuto di non anticipare l’adunanza fissata per il 28 febbraio p.v., che Le assicuro era stata convocata prima che si sapesse della coincidenza con la data finale del papato di Benedetto XVI. Come vede, almeno per questo, i “cardinali” sono stati più solleciti del “blogger”, lo deve ammettere.
Le assicuro inoltre che il Consiglio Generale non è formato da tanti “alza-mano”; molte volte è un errore fermarsi alle sole espressioni di voto senza leggere i verbali delle sedute. Quando sono trattati argomenti importanti, quali quelli da Lei accennati sia pure con risvolti maliziosi, il dibattito è approfondito e le idee espresse, tutte a favore della nostra comunità, comprovano la esistenza di grandi professionalità fra i componenti dell’Organismo di indirizzo, che rappresentano una sintesi di alto livello della classe dirigente pistoiese. Chi è di parere opposto è pregato di uscire allo scoperto per un confronto sul campo, nome contro nome, storia personale contro storia personale.
Per tutto il resto della Sua serie di articoli, che riguardano gli altri organi della Fondazione, spetta al “cardinale capo” e non ai “cardinali semplici” dare le risposte richieste.
Se posso vorrei che prima di scrivere ancora cose negative sul Consiglio Generale della Fondazione, Ella tenesse presente l’assioma di Niels Bohr: “Il contrario di una verità profonda può essere un’altra verità profonda”.
Le chiedo che la presente sia pubblicata sul blog a rettifica del Suo articolo. Le porgo i migliori saluti.
Consigliere Generale
Avv. Ermanno Bujani
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[Martedì 26 febbraio 2013 | 09:48 - © Quarrata/news]

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