di GRILLO PARLANTE
CUTIGLIANO-MONTAGNA. Carluccio
Ceccarelli, il Sindaco di Cutigliano che preferisce non trascorrere gran parte
del suo tempo nel Comune dove è stato eletto mentre è sempre presente (chissà
perché) alle adunate del Comitato per il Comune Unico della Montagna pistoiese
targato Dynamo Camp, è da tempo costretto ad assistere allo sfaldamento di
quell’elettorato che nel 2009 lo ha insediato alla guida del Comune.
I consensi che ha perso e che sta perdendo hanno in
gran parte origine da quando – insediato alla presidenza della Comunità Montana
– ha contribuito a non far conoscere alla gente quanto contenuto nella
relazione Eller in cui sono
doviziosamente illustrate le malefatte avvenute in questo Ente.
A suo addebito pesa
il voltafaccia che lo ha visto – lui che in campagna elettorale aveva
assicurato di essere contrario al Comune Unico –
sponsorizzarne uno assieme San
Marcello. Soluzione perseguita accanitamente da Valerio Sichi, dalla Cgil ed
altri capataz del Pd sanmarcellino. Un impegno preso direttamente nel chiuso
delle segrete stanze e all’insaputa del “suo”
elettorato che – qualora dovesse essere costretto ad aderire ad un
Comune Unico – preferirebbe associarsi ad Abetone, Piteglio e Marliana.
Il voler includere San Marcello suona infatti come un
affronto a chi ora deve assistere, con sgomento, allo sprofondare della
Montagna nel baratro aperto da scelte
scellerate e dalle centinaia di migliaia di euro sperperate dalla Comunità
Montana retta per anni da esponenti politici sanmarcellini o da loro designati.
Ora Ceccarelli, personaggio camaleontico passato dal
Msi di Almirante a Fini ed ora entrato nei ranghi del Pdl, da quel politico
scafato che è vuole far vedere che è capace di calamitare consensi.
In questo volersi ricoprire con le penne del pavone
rientra evidentemente sia l’indossare la pettorina della Montagna, sia assistere
alla Ciaspolata (vedi)
e andare con il video su Facebook.
Un comportamento che rammenta la “parabola del
fattore” di cui fa ampia menzione il Vangelo.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 22 febbraio 2013 | 12:49 - © Quarrata/news]
Ma il sindaco di Cutigliano è la stessa persona che è coinvolta in una delle aziende che avrebbero dovuto pagare i sovraccanoni ex BIM alla Comunità Montana che poi (presieduta dal sindaco di Cugliano) avrebbe dovuto assegnarli anche al Comune di Cutigliano guidato dal presidente della Comunità Montana che (chiedo) è anche coinvolto in una delle aziende che avrebbero doovuto pagare al presidente della Comunità Montana che era anche sindaco di Cutigliano dove opera una società presieduta in cui ha le mani in pasta ...
RispondiEliminaMio Dio: mi sono perso ...
Lago Scaffaiolo, non si è perso per nulla e non c’è solo questo.
RispondiEliminaBisognerebbe far luce anche su come hanno vinto la gara nel 2003, indetta dal comune di Cutigliano per la costruzione della centrale idroelettrica Energreen, con tutti i misteri e i retroscena dei nominativi che se la erano inizialmente aggiudicata e, come per magia cambiati nell’arco di alcuni mesi con aggiudicazione poi ad altra società.
Bisognerebbe poi capire come alcune concessioni si sono convertite in una tantum molto convenienti per Energreen. Sono tutti misteri sui quali dovrebbero indagare. Per fare questo, credo basterebbe aprire i vari fascicoli in Comune a Cutigliano. Basta che lo si voglia e che i sindaci ante 2009 ce lo raccontino, perché anche loro, queste oscure vicende, le conoscono bene. Lo stesso Grillo Parlante in un commento accennava a strani accomodamenti in comune a Cutigliano.
Alla Frassa, località nella quale si trova la centrale, è tutto un mistero, dai BIM, agli altri canoni, per arrivare alle centinaia di migliaia di € sperperati nel guado e che nessuno ne parla.
In ogni Comune anche piccolo, un tempo c'era una Giunta che governava sostenuta da una maggioranza che approvava e contrastata da una opposizione che controllava. Inciuci erano impossibili, quando (senza mitizzare nulla, per carità !) la politica si nutriva soprattutto di valori e di idee.
RispondiEliminaIl primo controllo, ieri come oggi, dovrebbe essere interno alla istituzione: di carattere politico (nel senso migliore del termine) e affidato alla capacità e alla grinta dell'opposizione (o delle opposizioni).
Ma se, in un Comune, l'opposizione rinuncia a svolgere il suo ruolo di controllo e di stimolo politico - in un contesto nel quale, oltretutto, sono stati praticamente aboliti i controlli non politici (un tempo c'erano i Coreco) - il guaio è davvero enorme.
E può capitare (come mi pare evidente sul territorio della nostra Montagna) che nessuno controlla più nulla: non controllano le opposizioni, non controllano (non possono farlo anche perchè le notizie non passano) i cittadini nè quel pochissimo di società "civile" esistente, non controlla la Corte dei Conti, non controlla (in particolare a Pistoia, mi pare) la magistratura, non controllano le tante associazioni che si battono per la legalità ... altrove, non controllano i bravi preti che lottano contro le mafie ... altrove.
E una "mano" finisce per "lavare l'altra", nel senso trasversale e inciucesco del termine.
Quanto ci sarebbe da fare per restituire, partendo dalle periferie, bellezza e nobilità al concetto di Politica !!!
Ragazzi, tutto quello che dite, osservando i fatti è plausibile e potrebbe essere vero. Una domanda su tutte: Gli eventi, in genere, interessano le amministrazioni pubbliche; possibile che sia accaduto e nessuno abbia visto niente?
RispondiEliminaA questo punto sarebbe gradito un commento o meglio, un nuovo articolo del Grillo Parlante.
RispondiEliminaNon possono essere lasciate senza risposta tutte queste domande che aprono una voragine di sospetti, non solo di cattiva amministrazione, ma di possibili atti illeciti consumati di comune accordo tra maggioranze e opposizioni contro l’interesse della collettività del comune di Cutigliano e non solo.