lunedì 25 febbraio 2013

MONTAGNA, DOVE LA PROTEZIONE CIVILE È UN’ARABA FENICE

di GRILLO PARLANTE

La disavventura di due anziani disabili di Cutigliano

CUTIGLIANO-MONTAGNA. La Protezione civile in montagna è come l’Araba Fenice: che ci sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa. 
Le recenti precipitazioni nevose cadute in questi giorni sulla Montagna e la concomitanza delle elezioni politiche hanno messo a nudo tutte le carenze riscontrate a causa della pratica inesistenza di una seria ed efficace organizzazione di Protezione Civile.
Ne consegue che gli allarmi che provengono dal Governo Centrale e da questi alle Prefetture che li rigirano ai Sindaci non sempre trovano puntuale riscontro a livello di molti tra i Comuni montani.

Questi ultimi infatti avevano delegato alla Comunità Montana il compito di allestire un piano di prevenzione applicabile all’intero Comprensorio, piano che però non ci risulta essere arrivato in porto. In più lo scioglimento di questo Ente ha finito per non poter più contare su quel gruppo di validi operai forestali da esso dipendente che ben conoscendo il territorio potevano assicurarne la tutela.
In questo quadro per la mancanza di un unico centro di comando difficilmente si riesce a svolgere fino in fondo quell’azione collegiale che le varie calamità richiedono e si riduce così in parte la pur preziosa presenza delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, delle Polizie municipali e di tante Associazioni di Volontariato (Cri, Soccorso Alpino, ANA, Misericordie e Pubbliche assistenze).
A darcene notizia di questi disservizi sono due anziani disabili cutiglianesi che pur residenti in una delle centralissime vie del capoluogo, peraltro mai spalata quando cade la neve, e volendo recarsi al seggio elettorale si sono sentiti dire dal Comune di rivolgersi per la bisogna direttamente alla Croce Rossa di San Marcello poiché gli operai del Comune erano tutti impegnati e di conseguenza non potevano assicurare l’accesso all’abitazione dei richiedenti.
I quali hanno allertato la Prefettura che in quattro e quattr’otto ha chiesto lumi all’Ufficio e mobilitato immediatamente il Sindaco Ceccarelli il quale ha inviato a casa dei due un assessore che, dopo la spalatura della strada avvenuta lunedì mattina, li ha addirittura accompagnati al seggio utilizzando la sua autovettura.
«Tutto è bene quel che finisce bene e siamo riconoscenti a chi ci ha aiutato», hanno concordemente dichiarato. Resta però irrisolto il problema di un Piano di Protezione Civile che non c’è anche se in quel di Cutigliano esiste in COC (utilizzato per esercitazioni).
Tutto è condensato in uno scarso avviso firmato dal Sindaco indicante i luoghi di raccolta in caso di eventi calamitosi con i nominativi da contattare. Ma non sono stati installati cartelli indicatori di questi luoghi per cui c’è da domandarsi come i villeggianti e i turisti potrebbero raggiungerli.
Poi – ciliegina sulla torta – ci risulta che proprio in questi giorni uno dei tecnici comunali cui era stato affidato il servizio di Protezione Civile è stato sollevato dall’incarico direttamente assunto dall’assessore Pieratti.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 25 febbraio 2013 | 19:14 - © Quarrata/news]

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