SILVIA PERRONE. GARBO ED ETEREA GENTILEZZA

di LUIGI SCARDIGLI

PISTOIA. Il garbo della sagoma del viso, l’eterea gentilezza del portamento e il timbro della voce, in standby – in stato di quiete – non lascerebbero lontanamente pensare che Silvia Perrone, 24 anni il prossimo 21 febbraio, quando canta, lo fa con cognizione di causa, con ottimi vibrati, con piacevoli modulazioni; insomma, promette bene. L’ho sentita, la prima volta, alla festa per l’inaugurazione della pedonalizzazione di piazza San Bartolomeo e poi ieri, sotto la galleria di via degli Orafi, accompagnata dagli stessi giovanotti del giorno precedente, la Soulmaband.

«Ho studiato lirica per molti anni – racconta Silvia mentre riordina le armi del mestiere – e da due anni mi cimento, grazie alla Mabellini, anche nel jazz. Ascolto molto la Bossanova, ma anche altri generi, soprattutto quando al microfono c’è qualcuno di straordinario: Ella (Fitzegerald – n.d.r.) su tutti».

Vocalizza molto, la ragazza, laureata in Lingue all’Università di Firenze e ancora dietro agli impegni universitari, che le sottraggono parecchio tempo prezioso alla cura dell’ugola, del diaframma, del canto.

«La musica è una di quelle cose alla quale non posso rinunciare – aggiunge – e sono disposta a qualsiasi sacrificio pur di poter continuare a coltivare questo sogno affinché poi un giorno possa tradursi in realtà».

Fa bene, ha ragione, i numeri sono dalla sua, soprattutto l’umiltà, che guida ogni impresa. Occorre un po’ di esperienza e una manciata di fortuna e anche potersi esibire in un posto dove chi ascolta possa davvero valutare e gustare le sue scorrerie timbriche: sotto la galleria di via degli Orafi no, però; rimbomba e l’eco copre ogni digressione, sogni e velleità comprese.

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Foto di Luigi Scardigli.

[Lunedì 10 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]