domenica 30 dicembre 2012

CULTURA IN TEMPO DI CRISI: DA “CACCIATORE” A “GIARDINIERE”


di Tommaso Braccesi [*]

Zygmunt Bauman: «È necessario abbandonare l’atteggiamento del “cacciatore”» Fondamentale “fare comunità” riportando nelle piazze e nei vicoli dei centri storici gli eventi culturali e valorizzando e rendendo fruibili i luoghi dove discutere

PISTOIA. La perdurante crisi economica che sta attraversando l’Italia, l’Europa e tutte le cosiddette società del benessere impone riflessioni profonde sull’organizzazione della società medesima e del suo futuro sviluppo a cominciare dal come affrontare e vincere la sfida della contemporaneità. Come usa dire il sociologo Zygmunt Bauman è necessario abbandonare l’atteggiamento del “cacciatore” dove ognuno cerca di ritagliarsi uno spazio sicuro nel mezzo di una società i cui guasti e la cui insicurezza sembrano senza speranza, per tornare a quello del “giardiniere”, ossia alla cura del bene comune e del migliorare la qualità della vita rendendo la società più umana.
Diventa fondamentale “fare comunità”, che può e deve essere declinato in molti modi: innanzitutto con la cultura. È infatti proprio con la cultura e l’intrattenimento che ci si incontra, ci si conosce, si sta assieme e si condivide un percorso di vita. Dobbiamo quindi tenacemente sostenere le attività culturali in particolar modo quelle promosse da Enti Locali e associazioni culturali - nervi vitali della comunità - con le quali condividere le scelte di politica culturale del Paese intero.
La cultura è comunità. Tutte le grandi istituzioni culturali italiane a partire dal 1200 sono fenomeni di comunità. La società degli intellettuali o la più semplice società culturale, la biblioteca, il teatro, il museo, le feste di paese, sono storie di comunità. Per fare cultura servono spazi. È necessario riportare nelle piazze e nei vicoli dei centri storici gli eventi culturali, valorizzare e rendere fruibili i luoghi dove discutere, coinvolgere e prendere insieme ai cittadini le scelte sul futuro del paese culturale. Fare cultura è anche rendere partecipi i cittadini delle scelte della comunità. Ma non c’è comunità senza una identità, senza capire la storia e il senso delle cose del luogo in cui si vive. Per cui fare comunità è anche recuperare la storia e le tradizioni cittadine, recuperarne gli spazi nascosti, lottare contro l’abbandono dei centri storici facendoli vivere a piedi per scoprirne aspetti nuovi o parzialmente sconosciuti. Solo incontrandoci, sentendoci parte di una comunità, coinvolti nelle scelte e consapevoli della ricchezza che abbiamo attorno, solo così possiamo sentirci cittadini, vivere veramente il nostro comune e impegnarci per cambiarlo in meglio.
Non possiamo nasconderci il fatto che in tempi di crisi alcuni considerano la cultura, gli istituti e il patrimonio culturale un lusso a cui rinunciare: al contrario, proprio in tempi di crisi essi sono risorse preziose e fattori competitivi di cui fare tesoro. Certo è necessario riscoprirne la dimensione sociale e declinare la parola cultura in modo nuovo ed efficace. La partecipazione delle comunità, la sinergia fra azione pubblica e privata sono i pilastri della sua sostenibilità.
In questo panorama il tradizionale “Natale in città” di Pistoia, si connota non solo come una interessante rassegna di appuntamenti ed eventi, ma come un vero e proprio progetto culturale di straordinaria attualità. Da una parte una sfida alle grandi difficoltà, alle ristrettezze economiche, al disagio sociale che emerge quotidianamente, dall’altra una positività, uno stupore, una gioia che è da sempre legata a questa festa. Nel programma, ricco di eventi, si evidenzia una sobrietà di fondo, che fortunatamente è rimasta piena di contenuti. È un progetto culturale intorno al quale hanno aderito e collaborato le istituzioni culturali della città e molti dei suoi talenti, un progetto che si apre alla città e la vuole coinvolgere direttamente, la vuole rendere partecipe per recuperare uno spirito e un senso rinnovato di comunità. Questo mi sembra l’aspetto più interessante di questo programma: la volontà di fare comunità.
[*] – Consigliere Pd al Comune di Pistoia
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[Domenica 30 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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