domenica 23 dicembre 2012

SANITÀ CHE FA MALE. WEEK END E FESTIVI SENZA ORTOPEDIA E RADIOLOGIA A SAN MARCELLO? È INACCETTABILE


L’ospedale rischia di restare privo di questi servizi il sabato, la domenica e i festivi Giurlani (Presidente Uncem) chiede alla Regione di tornare su questa assurda decisione

FIRENZE-MONTAGNA PISTOIESE. Continuano tagli e riduzioni di prestazioni negli ospedali toscani, soprattutto quelli piccoli e montani.
È di questi giorni la notizia che all’ospedale di San Marcello pistoiese, il sabato, la domenica e i giorni festivi, non è in funzione il servizio di radiologia e ortopedia.

“È una scelta inaccettabile – commenta Oreste Giurlani, Presidente di Uncem Toscana – per due ordini di motivi”. Che il presidente di Uncem Toscana spiega così: “Da un lato la regione in questi anni ha investito sul turismo invernale per l’Abetone e proprio adesso, nel momento in cui ci potrebbe essere necessità di avere un servizio efficiente proprio per le persone che vanno a sciare, si toglie il radiologo e l’ortopedico a San Marcello e lo si fa nei giorni di maggior afflusso sulle piste. A fronte di incidenti sulla neve, ci si deve recare fino al presidio ospedaliero di Pistoia, con tempi assai più lunghi, andando a gravare sul pronto soccorso cittadino, già oberato di lavoro”.
C’è poi un secondo motivo. “Proprio la Regione sul fondo della montagna ha impegnato risorse per quel territorio sulla sanità, che adesso vengono contraddette con questa decisione. A cosa valgono dunque quegli investimenti? Serve un immediato intervento della Regione – è la richiesta conclusiva di Giurlani – perché tale situazione è inconcepibile per l’ospedale di San Marcello. Così non si può andare avanti. Abbiamo sempre detto che i tagli agli sprechi sono sacrosanti e che laddove i servizi vanno riorganizzati è giusto procedere. Ma far ciò vuol dire sopprimere un servizio assolutamente indispensabile”.

Siamo convinti che Giurlani abbia ragione in assoluto. E lo siamo per più motivi: non ultimo il fatto che Enrico Rossi da una parte fa cadere a pioggia incentivi e sostegni all’Abetone per stimolare il turismo e il giro economico, e dall’altra permette al suo assessore alla Sanità di tranciare i presìdi sanitari indispensabili per la sicurezza e il supporto allo sviluppo.
Al tempo stesso siamo convinti che i Sindaci della Montagna non abbiano fatto il proprio dovere fino in fondo: infatti si sono sempre mossi in ritardo rispetto agli eventi. E tuttavia il risultato non dipende solo da loro, ma da un partito dominante ed egemone nel suo complesso: un Pd che ha fatto, sia di Pistoia (con la Breda svenduta a Napoli), sia della Montagna (con la Comunità lasciata derubare e succhiare fino all’osso come una vittima di Dracula) il capoluogo nazionale della dismissione e della depressione economica.
Come al solito la brillante preveggenza e lungimiranza della politica locale e dei politici d’Italia, sa ottenere solo di questi brillanti risultati.
Q/n
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[Domenica 23 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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