FIRENZE-PISTOIA.
«La centrale Repower rischia di barattare 30 posti di lavoro con la salute di
migliaia di cittadini e quella delle imprese vivaistiche che sarebbero
stroncate dall’abbassamento degli standard di salubrità della zona».
È la
denuncia del capogruppo di “Più Toscana”, Antonio Gambetta Vianna, che commenta cosi l’assemblea di due
giorni fa fra Comune, Provincia e cittadini sul caso Repower.
«I danni alla
salute della popolazione si sommeranno a quelli economici. A causa della
realizzazione della centrale come dimostrato dai dati Coldiretti e uno studio
dell’Università di Pisa, le aziende vivaistiche e ortofrutticole della zona
potrebbero subire danni ingenti per l’inquinamento da polveri sottili».
Problema che si
somma al “dilemma” sulla variante urbanistica necessaria per la costruzione
della centrale. «L’ultima parola per la realizzazione dell’impianto a gas
metano – continua – spetterà proprio al sindaco Bertinelli che, a questo punto,
con la decisione sulla variante, ha in mano la salute dei suoi concittadini. Vedremo
se sarà pronto a ipotecare la serenità delle generazioni future per un trentina
di posti di lavoro.
Ma un altro
aspetto importante sono le decine di autotreni che giornalmente trasporteranno
i fanghi di risulta alla discarica del Cassero, ormai vicina alla saturazione.
Un ampliamento della stessa arrecherebbe ulteriori danni di tutto il pistoiese
che si troverebbe fra due fuochi: da un lato la discarica e dall’altra una
sorgente di polvere sottili. Ma a patirne le conseguenze saranno soprattutto i
comuni di Agliana, Montale e perfino Quarrata per un totale di circa 70.000
abitanti che – conclude – a questo punto hanno come unica arma di difesa per
contrastare questo scempio le urne elettorali».
[comunicato
più toscana]
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[Giovedì 21 febbraio 2013 | 15:47 - © Quarrata/news]
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