di FELICE DE MATTEIS
SAN
MARCELLO-MONTAGNA. Come
tutti ricorderanno, nell’assemblea al Dynamo di domenica 17 febbraio,
straordinariamente partecipata, sia il Venturi, sia la Commissione incaricata
dai Sindaci, avevano chiesto responsabilmente alle varie componenti
territoriali di volontariato e non solo, di offrire il loro contributo per la
stesura definitiva delle richieste da presentare alla Asl in antitesi alle
proposte minimaliste che di fatto rappresentavano la chiusura dell’Ospedale.
La
Zeno Colò e il Comitato Montagna Pistoiese. È qui che voglio vivere
non si sono fatti pregare e, avvalendosi anche di esperienze esterne, hanno provveduto
ad inviare ai Sindaci e alla Commissione le loro proposte. Tutto rintracciabile
sul blog.
Stamani
La Nazione ci dice che la Commissione, riunitasi ieri pomeriggio, forse senza
notificare formalmente a Sindaci, Associazioni e Comitati le sue decisioni (e
questo lo presumiamo noi, dato il minimo tempo trascorso), rigetta in toto la
proposta perché, dice Sonnj Paccagnini, «prima di redigere il nostro documento abbiamo
sentito tutte le realtà interessate al futuro dell’ospedale Pacini, etc.».
Dunque
l’ennesima presa di giro si è compiuta e “ordini superiori” hanno prevalso.
C’era
allora bisogno di “questuare” aiuti? Oppure la commissione è talmente
qualificata (!) da poter fare a meno di positivi concorsi esterni?
Ma
il Paccagnini, dipendente Asl e presidente della Commissione, è libero di porsi
anche in antitesi ai suoi datori di lavoro o il suo status avrebbe
giustificato un suo più che accettabile passo indietro? Sono tutte domande
lecite se si considera che, su un argomento come questo, la libertà di
valutazione è la prerogativa necessaria a svolgere riflessioni e proposte non influenzabili,
seppure a livello psicologico.
Torniamo
a ribadire che su un argomento di questa portata, la delega che i Sindaci della
Montagna hanno colpevolmente affidato a terzi, invece di snellire le procedure
le hanno appesantite e rese ancora più problematiche.
Comprendiamo
anche, ad essere realisti e calati nel momento politico che stiamo vivendo, con
le elezioni in corso, perché solo la Zeno Colò ed il Comitato
Montagna Pistoiese si siano adoperati in senso propositivo firmando un
documento che altre realtà associative, purtroppo, non hanno ritenuto di dover
firmare.
Divide
et impera
è ancora un metodo che offre i suoi risultati e se anche su questo problema di
interesse generale i distinguo si frappongono speciosamente al comune obbiettivo,
ecco che l’Asl avrà buon gioco a imporre i suoi desiderata e le sue
decisioni. Con una commissione di fatto compiacente.
Sarà
bene che le due associazioni valutino l’ipotesi di rivolgersi alla commissione
regionale della sanità perché è evidente che il “baco” della sudditanza della
commissione di esperti (sic!) è venuto fuori.
Quando
i Sindaci entreranno in possesso della relazione delle associazioni provvedano
a ritirare i loro rappresentanti in commissione e prendano in mano direttamente
la situazione? A questo punto la situazione è esclusivamente politica ed i
Sindaci dovranno responsabilmente rendere conto ai propri amministrati delle
loro scelte e posizioni in merito.
E
la Commissione vada a funghi!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 24 febbraio 2013 | 18:47 - © Quarrata/news]
Ma il tirreno non l'ha voluta pubblicare quella notizia.
RispondiEliminaDoveva sostenere i compagni della serrata?