domenica 24 febbraio 2013

OSPEDALE PACINI. SONNJ E LE PROPOSTE RIGETTATE

di FELICE DE MATTEIS

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Come tutti ricorderanno, nell’assemblea al Dynamo di domenica 17 febbraio, straordinariamente partecipata, sia il Venturi, sia la Commissione incaricata dai Sindaci, avevano chiesto responsabilmente alle varie componenti territoriali di volontariato e non solo, di offrire il loro contributo per la stesura definitiva delle richieste da presentare alla Asl in antitesi alle proposte minimaliste che di fatto rappresentavano la chiusura dell’Ospedale.

La Zeno Colò e il Comitato Montagna Pistoiese. È qui che voglio vivere non si sono fatti pregare e, avvalendosi anche di esperienze esterne, hanno provveduto ad inviare ai Sindaci e alla Commissione le loro proposte. Tutto rintracciabile sul blog.
Stamani La Nazione ci dice che la Commissione, riunitasi ieri pomeriggio, forse senza notificare formalmente a Sindaci, Associazioni e Comitati le sue decisioni (e questo lo presumiamo noi, dato il minimo tempo trascorso), rigetta in toto la proposta perché, dice Sonnj Paccagnini, «prima di redigere il nostro documento abbiamo sentito tutte le realtà interessate al futuro dell’ospedale Pacini, etc.».
Dunque l’ennesima presa di giro si è compiuta e “ordini superiori” hanno prevalso.
C’era allora bisogno di “questuare” aiuti? Oppure la commissione è talmente qualificata (!) da poter fare a meno di positivi concorsi esterni?
Ma il Paccagnini, dipendente Asl e presidente della Commissione, è libero di porsi anche in antitesi ai suoi datori di lavoro o il suo status avrebbe giustificato un suo più che accettabile passo indietro? Sono tutte domande lecite se si considera che, su un argomento come questo, la libertà di valutazione è la prerogativa necessaria a svolgere riflessioni e proposte non influenzabili, seppure a livello psicologico.
Torniamo a ribadire che su un argomento di questa portata, la delega che i Sindaci della Montagna hanno colpevolmente affidato a terzi, invece di snellire le procedure le hanno appesantite e rese ancora più problematiche.
Comprendiamo anche, ad essere realisti e calati nel momento politico che stiamo vivendo, con le elezioni in corso, perché solo la Zeno Colò ed il Comitato Montagna Pistoiese si siano adoperati in senso propositivo firmando un documento che altre realtà associative, purtroppo, non hanno ritenuto di dover firmare.
Divide et impera è ancora un metodo che offre i suoi risultati e se anche su questo problema di interesse generale i distinguo si frappongono speciosamente al comune obbiettivo, ecco che l’Asl avrà buon gioco a imporre i suoi desiderata e le sue decisioni. Con una commissione di fatto compiacente.
Sarà bene che le due associazioni valutino l’ipotesi di rivolgersi alla commissione regionale della sanità perché è evidente che il “baco” della sudditanza della commissione di esperti (sic!) è venuto fuori.
Quando i Sindaci entreranno in possesso della relazione delle associazioni provvedano a ritirare i loro rappresentanti in commissione e prendano in mano direttamente la situazione? A questo punto la situazione è esclusivamente politica ed i Sindaci dovranno responsabilmente rendere conto ai propri amministrati delle loro scelte e posizioni in merito.
E la Commissione vada a funghi!

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[Domenica 24 febbraio 2013 | 18:47 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Ma il tirreno non l'ha voluta pubblicare quella notizia.
    Doveva sostenere i compagni della serrata?

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