PISTOIA. Il risultato uscito dalle
urne non ci lascia più di tanta amarezza per numeri che speravamo migliori, ma
che comunque sono dentro alla forbice che ci eravamo dati come obiettivo
realistico. I sondaggi pre-voto ci accreditavano fra il 9 e il 14 per cento in
coalizione, abbiamo chiuso al 10 e mezzo quindi il dato è da considerarsi
utile.
Esisteva la consapevolezza
di un partito nato quaranta giorni fa, completamente privo di una struttura organizzativa
consolidata e totalmente civico, dove in ogni regione i candidati hanno
lavorato autonomamente sul territorio a continuo contatto con l’elettorato.
L’esito regionale è un po’
più basso di quello nazionale, ma anche in questo caso sono rispettate le
previsioni, abbiamo attinto soprattutto dai bacini moderati, di tendenza
liberale che non sono certo predominanti nella rossa toscana. L’obiettivo più
ambizioso era l’elezione di due candidati al Senato e tre alla Camera, abbiamo
chiuso portando a Palazzo Madama Stefania Giannini, lucchese, rettrice dell’Università
di Perugia e a Montecitorio Andrea Romano, livornese, docente universitario a
Tor Vergata e lo scrittore pratese Edoardo Nesi. Purtroppo è mancato totalmente
l’apporto di Udc e Fli, circostanza attesa nel caso del partito di Fini e
inattesa per l’Udc di Casini che era soggetto a una flessione, ma non
valutabile in tale entità.
Per quanto ci riguarda il
dato della provincia di Pistoia è un po’ più basso di quello toscano, mentre è
in linea quello del Comune di Pistoia, dove i due candidati locali di Scelta
Civica Simone Bucciantini e Francesca Bardelli hanno svolto un lavoro più
intenso.
La lettura del risultato
elettorale generale appare sicuramente sorprendente, ma prevedibile, il
successo di Cinque Stelle mette ben in evidenza il disagio comprensibile di
tanti cittadini, eterogenei per estrazione politica, che sembrano aver trovato
nel movimento di Grillo una valvola di sfogo, o meglio un’alternativa lecita,
alla discesa nelle piazze armati di forconi!
Ciò che ci appare più
inquietante è la tenuta del Pdl, per il quale registriamo la grandissima
capacità del leader di fare pressione sull’elettorato. Preoccupa infatti la
considerazione che in quello stesso Pdl, che pochi mesi fa era sceso al 12-14%,
niente sia in realtà cambiato, anche gli eletti toscani sono tutti gli stessi
della volta scorsa, viene quindi da pensare che i cittadini, a seguito di
facili promesse propagandistiche siano disposti a dimenticare i motivi delle
loro precedenti disaffezioni.
Creare una coalizione che
governi il paese non sarà facile, ci vorrà parecchia fantasia e forse si
prospetterà un ritorno anticipato alle urne, cosa che a nostro avviso non dovrà
avvenire prima di aver modificato questa insensata legge elettorale.
Come Scelta Civica Pistoia
da domani saremo di nuovo sul territorio, pronti ad occuparci delle
problematiche locali e intenti ad accrescere il numero degli aderenti al
movimento civico, in vista delle prossime scadenze elettorali nei diversi
comuni della provincia.
Coordinamento
provinciale
Italia
Futura-Scelta Civica Pistoia
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[Martedì 26 febbraio 2013 | 14:48 - © Quarrata/news]
Ha corteggiato tutti i partiti dell'umbria pur di entrare in Regione. Ma soprattutto amava il D'Alema. Poi ha trovato chi l'ha sistemata: uno che ci aveva assassinati di tasse mentre prendeva 25mila euri di stipendio mensile. Dalla sinistra è finita a destra montiana e capitalista. E' stata straordinaria, non c'è che dire!
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