Staccioli e Donzelli: «Dagli
uffici della Regione informazioni incomplete sull’inquinamento»
FIRENZE. “Dire che la centrale a metano in programma a Pistoia
non inquina significa prendere in giro i cittadini: resta il rischio delle
polveri sottili”. Lo afferma la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo
Misto), in seguito alle dichiarazioni rilasciate dai tecnici della Giunta ieri
in Sesta Commissione.
“La questione delle emissioni di particolato, le cosiddette polveri sottili – le fanno eco i consiglieri Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) – è stata trattata in maniera generica. Secondo lo studio di impatto ambientale presentato dalla Repower la produzione di particolato secondario sarebbe ‘impossibile da calcolare, non si ritiene possibile effettuare una stima attendibile sulla formazione di Pm10”.
“Senza contare il fatto – aggiunge Staccioli – che lo studio prende come
riferimento i dati meteorologici di 8 anni fa”.“La questione delle emissioni di particolato, le cosiddette polveri sottili – le fanno eco i consiglieri Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) – è stata trattata in maniera generica. Secondo lo studio di impatto ambientale presentato dalla Repower la produzione di particolato secondario sarebbe ‘impossibile da calcolare, non si ritiene possibile effettuare una stima attendibile sulla formazione di Pm10”.
“Il dato più preoccupante, però – prosegue – è relativo all’accumulo di inquinamento atmosferico nell’area. È la stessa Asl 3 di Pistoia a sollevare il problema, facendo notare che nella zona su cui insisterebbe la centrale si registra già una concentrazione maggiore della media di patologie tumorali, probabilmente legate alla diossina rilasciata dall’inceneritore di Montale. Incrementare gli inquinanti atmosferici potrebbe essere molto pericoloso per la salute dei cittadini”.
“Inoltre – aggiungono i consiglieri – gli uffici garantiscono per la sicurezza idraulica dell’impianto, progettato in un’area ad alto rischio alluvioni. Ma ancora non c’è chiarezza né sulle opere di compensazione né sull’eventuale coesistenza con la futura terza corsia dell’autostrada A11”.
“Non sottostiamo al ricatto occupazionale – concludono Staccioli e Donzelli – peraltro minimo rispetto al potenziale danno a carico dei vivaisti: la Regione ascolti i cittadini e il buon senso”.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 28 febbraio 2013 | 07:38 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.