Seria
preoccupazione per il futuro della linea ferroviaria avviata ormai in una
spirale senza fine di costante peggioramento del servizio
PISTOIA. Legambiente scrive:
Con il maltempo i
disagi in Porrettana diventano sempre più insostenibili. Le nevicate di questi giorni
dimostrano ancora di più i limiti del servizio su gomma. Da alcuni giorni
infatti il treno che parte da Porretta alle 6.55 e giunge a Pistoia alle 7.45
viene soppresso lasciando a piedi gli studenti di San Mommè, circa una decina,
e costringendoli a farsi accompagnare dai genitori. Molti residenti in paese,
lamentano che i figli, che frequentano le scuole a Pistoia, a causa di questi
disservizi hanno già accumulato numerose assenze e ritardi e quindi vengono
frequentemente rimproverati dai Presidi di istituto e questo, nonostante
facciano salti mortali per strappare ogni mese i soldi necessari per l’abbonamento
dai magri bilanci familiari e siano spesso costretti a spendere una decina di
euro di carburante per l’auto per accompagnare i ragazzi a scuola.
Inoltre, spesso
anche l’autobus che viene utilizzato dagli studenti al ritorno, non scende a
San Mommè a causa del fondo stradale ghiacciato, e lascia i ragazzi all’incrocio
con la statale 64 costringendoli a farsi due chilometri a piedi con condizioni meteorologiche
avverse. Per di più, dallo scorso ottobre è stata chiusa anche la sala d’aspetto
della stazione, così da lasciare gli utenti ad attendere, spesso anche privi di
informazioni certe, senza nemmeno un riparo dalla pioggia o dal vento o dalla
neve. Eppure siamo certi che i ritardi e le soppressioni non dipendano da
ragioni tecniche insormontabili, ma siano frutto di precise scelte delle
aziende dettate solo da interessi economici. Far viaggiare i treni con neve e
ghiaccio non è impossibile: tutti qui si ricordano che durante la famosa
nevicata del 1985 con temperature polari i treni viaggiavano regolarmente,
semplicemente costa di più e allora si sceglie di sopprimerli.
Legambiente
Pistoia, manifesta ancora una volta seria preoccupazione per il futuro della
linea ferroviaria, avviata ormai in una spirale senza fine di costante
peggioramento del servizio che dilapida il patrimonio dell’utenza scoraggiando
studenti, pendolari e turisti e costringendoli ad organizzarsi in altro modo. A
questo punto non sono più credibili le rassicurazioni in senso contrario dell’Assessore
alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Toscana Luca Ceccobao e degli
amministratori locali.
Se non si mette in
atto subito una politica di tutela e di rilancio per la Porrettana, prendendo
immediatamente provvedimenti seri e concreti per rendere il servizio affidabile
ed efficiente, significa che si attua, o si assiste passivamente a quella che è
a tutti gli effetti, una politica di graduale dismissione che può portare
solamente alla chiusura della linea. Per questo motivo rivolgiamo un appello
agli organi di competenza ad attivarsi per dare seguito agli impegni presi
attraverso dichiarazioni pubbliche e documenti ufficiali, in particolare in
merito al rispetto del Protocollo d’Intesa tra Regione Toscana, Provincia di
Pistoia, Comune di Pistoia e Uncem Toscana (D.G.R.T. n. 639/2011) e della
Mozione n. 225 Bini/Venturi (Prot. 7612/2.18.1 del 03/05/2011) approvata all’unanimità
dal Consiglio della Regione Toscana.
Infine,
sollecitiamo che si attivi quanto prima un momento di confronto e dialogo tra
le istituzioni e associazioni del territorio, sia Toscane che Emiliane, sulle
misure che si intendono adottare per organizzare insieme l’assetto migliore
possibile per l’immediato e per il futuro della Ferrovia Porrettana soprattutto
in vista della scadenza del contratto di servizio nel 2014. Chiediamo inoltre
alla Regione Toscana che vengano applicate a Trenitalia le sanzioni previste
per i numerosi disagi causati agli utenti dai ritardi e dalle soppressioni di
treni su questa linea ferroviaria.
Samuele Pesce – Legambiente Pistoia
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[Giovedì 28 febbraio 2013 | 15:30 - © Quarrata/news]
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