BADIA A
PACCIANA. Mentre
in molti si precipitano a chiedere che sulla Repower siano abbassati i toni del
dibattito, sul sito di Badia
a Pacciana si legge il comunicato che il Comitato
Bottegone-Badia-Agliana ha indirizzato alla stampa e a tutti i consiglieri e
amministratori comunali e provinciali:
Il
Comitato Bottegone-Badia-Agliana comprende pienamente le motivazioni di quanti,
all’assemblea del 19 febbraio a Bottegone, hanno duramente contestato
amministratori, tecnici, sindacati sulla questione Repower.
Di fronte
ai firmatari di un protocollo di intesa per una centrale inquinante,
ingiustificata, inutile, inopportuna, incomprensibile, imposta dall’alto, la
reazione di cittadini e non di sudditi, non poteva essere diversa.
Chi si
aspettava e si aspetterà in futuro discussioni accademiche su un progetto sulla
pelle dei cittadini può rimanere a casa.
Il
comitato invita ora tutti a vigilare attentamente sulle prossime mosse della
Provincia, in particolare del presidente Federica Fratoni e dell’assessore
Paolo Magnanensi, da sempre tra i massimi sostenitori del progetto.
Sarà
infatti la Provincia che dovrà rilasciare l’Autorizzazione Integrata
Ambientale. Ma non essendoci la conformità urbanistica, il giudizio non potrà
che essere negativo.
Si auspica
che qui si chiuda la partita nell’interesse di tutti.
Comitato Bottegone-Badia-Agliana
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[Sabato 23 febbraio 2013 | 12:42 - © Quarrata/news]
COMMENTO DI FRANCESCO A.
RispondiEliminaSalve, io sono uno dei presenti a tale riunione, riunione dove sappiamo bene, che per i comportamenti della comunità, si indignò anche il parroco Don Baronti, ma quello che stupisce è questa presa di posizione del suddetto comitato, il quale mostra la propria estraneità al volere approfondire le motivazioni, fermandosi ad un irremovibile NO; non è così che si agisce, innanzitutto si rispettano le istituzioni, mentre nella suddetta riunione, ho visto signore inveire in faccia all’assessore Simoncini, con frasi impronunciabili (bene avrebbe fatto l’assessore a sporgere denuncia, visto che era un assemblea pubblica).
Da cittadino non mi aspetto un progetto sulla mia pelle, ma voglio ascoltare le ragioni del sì (che possono essere valide o meno), assieme alle ragioni del NO (che possono essere valide o meno) e farne un confronto e a dire il vero vorrei e voglio fidarmi più delle istituzioni che di cittadini così agguerriti, anche perché non ho mai visto nascere niente di positivo, da una simile caciara e per principio, credo che chi non vuole sentire le ragioni è perché ne teme la veridicità, constatare che il comitato rifugge poi ulteriori assemblee dispiegative, attendendo soltanto un NO non fa altro che avvalorare tale ipotesi.
Riguardo alla provincia è giusto che operi nel rispetto delle regole, senza dare peso a certe forzature psicologiche, quindi se non ci sarà conformità urbanistica e leggi che ne supportino tale conformità, sarà la stessa provincia a prendere decisioni in merito e non certo un comitato a stabilire una sentenza per l’intera comunità pistoiese.
Francesco A.
Anch'io credo che la caciara per la caciara serva davvero a poco. Esprimersi "di pancia" (così, d'altronde, come votare "di pancia") può perfino risultare contro-producente rispetto alle tesi che si vogliono sostenere.
RispondiEliminaTesi, oltretutto, come in questo caso, che a me convincono e mi trovano concorde rispetto alla incapacità di capire i motivi veri per cui, a un certo punto, qualcuno (chi? come? perchè?) ha pensato di costruire una inutile e costosa centralona in quel determinato luogo.
Continuo poi a insistere su un aspetto, su cui - mi pare - le istituzioni pubbliche (a partire dai Comuni e dalla Provincia e certo senza escludere la Regione) dovrebbero fare la massima chiarezza: com'è che, al posto dello stabilimento Radici, si è pensato di costruire una centrale con una operazione da 90 milioni di euro? Fra Radici e Repower c'è stata fin dall'inizio una combine dall'elevato tasso di cinismmo e di spregiudicatezza? Perchè CGIL ha accettato una sponsorizzazione economica (a proposito: quanto?) proprio da Repower? CGIL e istituzioni pubbliche hanno già fornito assicurazioni, a Repower, che indietro non si torna?
Queste sono le domande preliminari nell'ambito della trasparenza. E poi, insieme, ci sono tutte le altre domande su ambiente, salute, inquinamento, utilità della centralona fermo restando che le assicurazioni sull'aspetto occupazionale (appena una trentina di persone) sono decisamente labili.
Amici di Bottegone e dintorni: certe sacrosante battaglie si vincono non con gli urlacci (magari pure comprensibili, ma alla lunga perdenti) nè tantomeno con le offese. Occorre sapienza, saggezza, equilibrio. Iniziando, domani e lunedì, con quel segnale fondamentale che può arrivare dall'esercizio del voto.
a parte il fatto che il signor Francesco A. secondo me altro non è che Massimiliano Che., il quale si deve essere risciacquato i panni nel Brusigliano... anche su badiaapacciana.it adesso Francesco/Massimiliano commenta in modo molto forbito , ha cambiato tono, però non ha avuto bisogno di cambiare nome . su quel blog ha il cartellino giallo ma non ancora il rosso !
RispondiEliminadetto questo, mi domando se le persone che dicono di essere state presenti all'assemblea, lo sono state per tutta l'assemblea.
io c'ero, ci sono stato fino alla fine ed ho sentito una fila di interventi durata più di un'ora , durante i quali una dozzina di cittadini ha preso il microfono ed argomentato in modo inoppugnabile, documentato e chiaro le ragioni del no.
per quanto riguarda gli urli, anche io ho delle critiche in proposito : sono stati troppo pochi. la tempesta è stata poca cosa rispetto al vento seminato.
i nostri cari amministratori sepolcri imbiancati di urli non ne hanno fatti, ma hanno espresso in questi ultimi tre anni una tremenda violenza sostanziale. la violenza di chi , in sprezzo alla salute ed alla democrazia, ha calato dall'alto verso il basso un progetto infelice.