«Considero calunnie le insinuazioni e i sospetti sollevati e agirò di conseguenza nei confronti di quanti li alimentassero»
PISTOIA. A proposito del nostro post «Sindaco
Bertinelli, è vero che la figlia dell’Assessore Nuti è stata assunta dalla Gesat
e destinata al front office del San Jacopo?», abbiamo ricevuto e
pubblichiamo la lettera aperta che segue e che intende chiarire la vicenda.
Eccone il testo:
Non è senza personale disagio che
metto alla pubblica attenzione le vicende private mie e della mia famiglia.
Tuttavia, consapevole che l’assunzione di incarichi pubblici impone di
accettare, talora, anche invasioni della riservatezza personale, voglio dare
subito conto delle chiacchiere malevole prive di fondamento che da qualche
giorno circolano nei corridoi. A tutela dell’onorabilità mia e di mia figlia,
che intendo difendere con fermezza ed in ogni sede.
Come ho già illustrato, prima
verbalmente e poi per iscritto, al sindaco, che mi ha richiesto un
chiarimento non appena appresa la notizia, mia figlia è stata assunta da
Ge.Sat., società privata concessionaria dei servizi nei quattro nuovi
ospedali, il 7 ottobre 2013, dopo due colloqui avuti a Pistoia e a Prato tra
il luglio e l’agosto scorsi. Mia figlia ha appreso che Ge.Sat. stava
effettuando colloqui per costituire uno staff di servizio del nuovo ospedale
da un incontro casuale, nell’estate scorsa, con due collaboratori della
società, nel periodo in cui svolgeva il suo precedente impiego di cameriera
in un locale del centro. Nello staff che è stato costituito mia figlia è
stata assunta con la qualifica di addetta segretaria, al quinto livello
contrattuale della categoria del commercio.
Non conosco e non ho mai parlato, né
avuto contatti di alcun tipo – né per l’incarico che ricopro, né per altre ragioni
– con la società Ge.Sat.
Ho sempre rispettato, ed anzi
sollecitato, l’autonomia con la quale entrambi i miei figli stanno cercando
di costruirsi una vita.
Non credo di dover sottolineare, poi,
che condivido ed ho fatto mio il principio di massima trasparenza al quale
questa Amministrazione, sin dal suo insediamento, ha improntato tutte le sue
azioni.
Poiché sono certa che la mia famiglia
ed io abbiamo sempre agito con la massima correttezza, considero calunnie le
insinuazioni e i sospetti sollevati e agirò di conseguenza nei confronti di
quanti li alimentassero.
Tina Nuti
|
È COMUNQUE il caso di sottolineare nel testo alcune note dìssone
e che, a prescindere – ci scusi la signora Nuti Andreotti –, non ci sono parse,
come si dice, punto belle.
La prima riguarda il suo «personale disagio» nel
mettere «alla pubblica attenzione le vicende private»: l’Assessore – che qui sembra bene instradato da nobile e fine
retorica giuridica – fa finta di non sapere che, per il ruolo che riveste, non
ha una vicenda privata che non sia quella che si svolge solo entro le sue mura
domestiche. Ciò che straborda e con il fuori ha contatto, se lo è (e
solo in parte) per un quisque de populo (un cittadino qualunque), non è
più vicenda privata per un amministratore: specie se, come lei, responsabile
istituzionale della salute (Assessore) e connesso con il mondo della salute o attraverso
di sé o attraverso familiari che, nel caso di specie, non sono per niente
casuali o di remota e affievolita consanguineità.
È per questo motivo che ciò che l’Assessore
definisce come «invasioni della riservatezza personale» sono, al contrario, solo
terreno fertile di democratico, giusto e doveroso dibattito da parte del popolo
lavoratore amministrato, e argomenti di indiscutibile interesse sotto qualsiasi
profilo – o altrimenti dovremmo ridisegnare la mappa della vita di SuperSilvio,
monitorato anche dentro le segrete stanze con le sue equine fattrici e le
lattee vitelle che hanno riempito la sua vita spericolata.
A discesa diretta da queste prime
osservazioni minime, stona assai (non ce ne voglia) quella frase sulla onorabilità
che conclude, diremmo incautamente e anche in maniera un po’ arrogante, con l’intenzione
di «difendere [tale onorabilità] con fermezza ed in ogni sede»: ove per ogni
sede si prefigura – come alla fine della lettera vedremo meglio – una vera
e propria minaccia legale.
È un peccato, però, che l’Assessore non
si renda conto (o non voglia…?) del fatto che di quanto è stato detto nei
corridoi e scritto su questo unico quotidiano pistoiese non c’è niente di non
assolutamente concreto, vero e certo: narrato, commentato e chiosato vuoi nei
limiti della verità storico-fattuale, vuoi in quelli, ancor più rilevanti, della
continenza espressiva.
Immaginiamo, ora, semplicemente con un
pizzico di ironia, il trambusto che deve essersi verificato (e qualsiasi
smentita venisse, sarebbe incredibile e inattendibile in assoluto) dietro a
quella illustrazione del caso-Nuti fatta al Sindaco prima verbalmente
e poi per iscritto. E andiamo avanti.
Più interessante, invece, ci pare passaggio
significativo «Mia figlia ha appreso che Ge.Sat. stava effettuando colloqui per
costituire uno staff di servizio del nuovo ospedale da un incontro casuale,
nell’estate scorsa, con due collaboratori della società»: e, a proposito del
valore della parole, in redazione ci è caduto l’occhio su quell’aggettivo (casuale),
che ha richiamato la nostra attenzione sul calcolo delle probabilità, una
specie di regola casuale degli eventi.
A questo punto qualcuno di noi ha
notato, senza volerlo, il “colpo di fortuna” che ha fatto incontrare chi ha
fatto incontrare: e – ci perdoni l’Assessore – ci è venuta anche una battuta
divertente: «Mandiamo tutti i giovani di Pistoia, disoccupati o
sottooccupati, nei locali del centro storico anche come semplici personaggi
muti e/o uditori: non si sa mai che capiti loro un’uguale, proficua opportunità…».
Per concludere, forse l’Assessore
dovrebbe soppesare meglio i significati semantici dei termini calunnie e
insinuazioni. Ma soprattutto meglio sarebbe stato se, con l’umiltà che dovrebbe
caratterizzare il buon politico della buona politica, avesse accuratamente
evitato di scrivere «agirò di conseguenza nei confronti di quanti li
alimentassero»: l’Assessore Nuti Andreotti non è stata in grado di smentire
niente di quello di cui si sta parlando, mentre si sa – anche se altri che
sanno, tacciono – che perfino una parte dei consiglieri della sua maggioranza
non solo non hanno gradito, ma addirittura hanno sgradito questa
sorpresa che piomba, come una nuova meteora, su una “maggioranza del
rinnovamento” sempre più affaticata di giorno in giorno, sempre più in salita e
sempre più ansante.
Qualcuno, telefonandoci ieri
pomeriggio, ci ha chiesto: «Ma non sarebbe stato più opportuno farla assumere a
Prato o a Lucca o chissà dove? Piuttosto che…».
E se l’Assessore fosse scettica, dia un’occhiata
(ma pure il Sindaco stesso) a come si comporta la stampa anche altrove su casi
analoghi: ad Arezzo, per esempio, con un’intera pagina della Nazione (e casually proprio oggi!) dedicata a un caso
analogo: lecito quanto inopportuno. E la buona politica è anche opportunità.
Una sola domanda finale: si può
scatenare l’ira di dio tribunalizia perché si discute su un fatto che c’è? Quod
factum, infectum fieri potest?, quello che è accaduto, può non essere
accaduto? E se non ci fosse stato, se ne sarebbe potuto discutere o sarebbe
bastato un solo, semplice e definitivo «Signori
miei, non c’è nulla di vero»?
Possiamo dire a Bertinelli che, forse,
sarebbe più corretto e più opportuno che revocasse quella delega? O ci è espressamente
vietato da qualche specifica legge?
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 11 gennaio 2014 | 18:56 - © Quarrata/news]
1)- trovo singolare, nell’era del web, che la società in questione (Ge.Sat.) non abbia un suo sito dal quale, ad esempio, vedere chi sono gli amministratori, quali i compensi, quali le attività. Vero che è società privata, ma altrettanto vero che si tratta di opere “pubbliche” (4 ospedali) realizzate con i soldi di tutti. In ogni caso la trasparenza è sempre il miglior biglietto da visita. O sono io a non essere stato capace di trovare il sito? Se così, mi scuso.
RispondiElimina2)- Come hai giustamente scritto, qui il problema attiene l’ambito della opportunità, dello “stile”. Se la giovane figlia di un’assessore comunale che si occupa di salute, di sociale e di … lavoro trova lavoro, evviva per la giovane figlia. Ci mancherebbe ... Ma se il lavoro lo trova in un’azienda che gestisce i servizi del nuovo ospedale, forse sarebbe stato il caso – mettendosi nei panni dell’assessore, del sindaco e anche della figlia dell’assessore – che l’assessore stessa non avesse aspettato lo scoppio pubblico della vicenda per informare il sindaco (e dunque tutti i cittadini) ma lo avesse fatto subito, spontaneamente, tre mesi fa.
Nessuna privacy che tenga: chi accetta di fare il pubblico amministratore, accettando di diventare personaggio pubblico, accetta anche attenuazioni al sacrosanto principio della privacy. O no?
3)- Visto l’elevato numero di giovani che anche a Pistoia e dintorni cercano lavoro, sarebbe interessante sapere che tipo di pubblicità venne data (da Ge.Sat) alla sua ricerca di persone per costituire lo staff a servizio de nuovo ospedale. Non credo siano stati, in Ge.Sat, così sprovveduti da fare tutto in silenzio e da far vincere la vecchia prassi del “pissi-pissi-bau-bau”. Si saranno certo svolte selezioni a evidenza pubblica, pur trattandosi di azienda privata che però opera con soldi pubblici. Quanti hanno partecipato? Come lo hanno saputo? Chi li ha selezionati?
4)- Che l’assessore comunale alla salute non abbia mai avuto rapporti di alcun tipo con la società concessionaria dei servizi del nuovo ospedale (compresi, ad esempio, i parcheggi …), può essere. Se l’assessore lo scrive, vuol dire che è certo così.
Ma non sarebbe il caso di averli, questi rapporti, viste le competenze del Comune e visto che il sindaco, in sanità, è il primo responsabile?
5)- Un’assessore così giustamente suscettibile da minacciare vie legali davanti a “calunnie”, può rassicurarci – essendo oltretutto iscrivibile alla parte “progressista” dello schieramento politico – che non minaccia vie legali nei confronti di testate giornalistiche impegnate solo, ex articolo 21 Costituzione, a informare (e commentare) sui fatti avendo, i cittadini, pieno diritto a essere informati?
Sarebbe bello avere questa assicurazione anche per evitare il sospetto che in una città “democratica” come Pistoia, davanti a inchieste giornalistiche, il potere tenga atteggiamenti vagamente intimidatori. Certo non è così. Mica siamo altrove: qui siamo a Pistoia …
Mio figlio ha lavorato come cameriere, ma devo dire che non ha avuto la fortuna della figlia dell' assessore! Avendo solo la possibilità di farlo lavorare nella Ronda, sentirò il Direttore Bianchini se mi permette di inserirlo. Premetto senza prendere soldi perché ho sentito un mio conoscente politico, che ora è vicino a Renzi, dire: a me da dove vengono i soldi non me ne frega, basta che la costruzione venga finita! Non mi soffermo su altro se questo è il nuovo che avanza!
RispondiEliminaMassimo, perdona la coda di paglia, ma essendo vicino a Renzi ed essendo anche collega di lavoro, vorrei che tu specificassi che tale frase non è uscita dalla mia bocca. Pur ritenendo estremamente importante l'ultimazione dei lavori alla sede nuova dell' APR (se di questa costruzione parli).
EliminaCaro blogger,
RispondiEliminasei proprio cattivo e insensibile. Come puoi escludere che l'intera vicenda sia semplicemente stata governata dal fattore "Murphy"?. Quindi, ti prego, vedi meglio di fare specificare in quale locale la figlia di cotanta assessora, serviva il caffè. Manderò lì a bivaccare alcuni giovani disoccupati, laureati che, sarebbero sicuramente capaci di gestire il front-desk anche alla Nasa, figurati al San Jacopo. Non vorrei che sbagliando il locale, si sfugge completamente il fattore murphysmo che ha ingenerato questo terribile e imbarazzante evento. Del resto, non dice il ministro dell'economia che la "crisi" è ramai finita? Come puoi essere così spietato e non avere un poco di comprensione per questa povera assessora che rispetta "...l'autonomia dei propri figli...". La gente, dovrà capire, comprendere e rivotare gli stessi: son così contenti?
mDB
Maestrina/Assessora dalla penna rossa,rossa, io l'ammiro e l'approvo.
RispondiEliminaQuesti reazionari di cacca pescano nel torbido e la controrivoluzione proletaria ha il diritto ed il dovere di spazzare via questi borghesi che privilegiano il merito e la competenza. Io sono dalla Sua parte ,quella dei senza merito , dei senza competenza e dei "fortunati per caso". Non ascolti il Bianchini ed i suoi accoliti ; sono tutti baristi mancati.Lei,che per superiorità morale si dimetterà subito, - perchè dovrà farlo per imperativo morale - dimostrerà che la sinistra può ancora dare lezioni di superiorità al rimanente mondo. Mi raccomando, lo faccia. Per empatia, se ciascun suo compagno farà altrettanto, Pistoia sarà libera!!! Nella sua doverosa scelta ( tornare a lavorare) è il destino di Pistoia e della commedia dell'arte ( della politica): Tina Pica che faceva ridere o Tina Nuti che fa piangere come la Fornero?
Questo è' quello che pensano degli elettori questi signori politici: gente con talmente poca intelligenza da potergli propinare le panzane più assurde!!!! E poi sarebbe l'assessore a volersi tutelare contro le calunnie???? E' una vergogna!!!!
RispondiEliminaPenso che si vada ad intaccare l'invasione arbitraria della vita privata di ciascun individuo, pur se sono molto critico nell'operato dei servizi sociali di Pistoia, e del suo Assessore alle Politiche Sociale Tina Nuti, tuttavia è doveroso da parte mia esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà a questa vicenda che non ha nulla a che vedere con la politica, non ravvisando a mio avviso il conflitto di interessi..Personalmente ravviso un attacco alla sua persona, un gioco al massacro, un gioco sporco..Non mi piace affatto!! Questo paese è propio malato!!
RispondiEliminail sig. Caruso ha mai sentito parlare di opportunità e di terzietà?? Consulti il vocabolario, anche alla parola "servizio alla cittadinanza", che è un requisito fondamentale per qualunque politico.
RispondiEliminaPoi potrà continuare a contribuire con le sue riflessioni così dense di etica e moralità. Complimenti mDB
Carissimo signor de Bois, mi creda ne ho sentito parlare molto, e anche l'ho vissuto in prima persona l'opportunità e di terzietà, come lei erroriamente ha menzionato.. le pongo io una domanda ora; A lei le piacerebbe che persone estrane invadano la sua vita privata, per gli scopi personali? Mi creda, dal 2008 a oggi vado giù durissimamente contro la pubblica amministrazione comunale di Pistoia, anche con l'Assessore Tina Nuti, ma gioco pulito, non sporco, e come asserisco da sempre, chi scrive il vero, niente deve temere..Il suo sarcasmo lo eviti, fa bella figura!!
EliminaLe giro io una domanda caro signor De Bois, le piacerebbe che un giorno qualcuno le invade la sua vita? penso che neanche a lei piaccia!! si risparmi il suo sarcasmo, conosco e lo vivo quotidianamente come lei "asserisce" l'opportunità e di terzietà.
EliminaPenso personalmente al di là dei pensieri che ognuno si può fare sulla persona di Tina Nuti, credo vada scisso il rapporto di conoscenza personale da ciò che la Nuti rappresenta in veste istituzionale e sulla quale veste, ombre non ve ne dovrebbe essere. Mi hanno contattato molte persone dopo aver letto l'articolo su QN per sapere se era vera la vicenda ma cadendo quasi dalle nuvole, mi sono limitato a raccogliere le osservazioni che mi venivano poste e cioè che la sua posizione di Assessore potrebbe averla messa in grado di sapere prima di altri la possibilità di un posto di lavoro e questo si sarebbe "il conflitto d'interesse" ma per esprimermi aspetterò di vedere domani 13 gennaio, cosa dichiarerà la Tina Nuti in Consiglio comunale. Altresi sono rimasto stupefatto dal commento qui sopra del Consigliere Loreno Del Maestro new entry nel PD dopo essere passato da spirito libero al gruppo misto e che non solo non ha smentito ciò che nella lettera veniva riportato a suo carico, limitandosi a chiedere come il suo nome sia stato citato, ma ha dichiarato che la voce girava mercoledi tra i banchi dell'opposizione... Ora mi chiedo una cosa, come faceva il Del Maestro a sapere cosa circolava tra i banchi dell'opposizione visto che come al solito si è presentato all'appello per poi dileguarsi e tornare praticamente a Consiglio finito? E un'altra domanda: come faceva l'opposizione a sapere della conversazione (se è avvenuta) tra Del Maestro, Tuci e Ferretti?
RispondiEliminaPer Tina Nuti non mi espongo perché è giusto che sia lei stessa chiamata in causa a rispondere ma certo non accetto illazioni dal più grande assenteista dei Consigli comunali.
Invito pubblicamente Del Maestro e prendere chiara posizione e rivedere le sue affermazioni oltremodo offensive e tendenziose, esclusivamente messe in atto per depistare chissà quali giochi politici all'interno di quella maggioranza che oggi ha solo il titolo da vantare senza più rappresentanza certa dall'insediamento di Renzi come segretario del PD...
I panni sporchi lavateveli da soli a casa vostra!
Non chiamate in causa terze parti abbiate il coraggio di affrontare i vostri problemi interni che di tempo, per la città di Pistoia, ne avete già fatto perdere abbastanza. Grazie.
Concordo con il Sig. Marco Caruso. Scajola, quello che giustamente non sapeva che qualcuno gli aveva comprato casa con vista sul Colosseo, rappresenta l'apice di quella invadenza nel privato dei politici che hanno diritto a farsi i cavoli loro ( e dei figli). Ho alcuni parenti giovani disoccupati:l'assessore Nuti, o il sig. Caruso, potrebbero mica darmi una mano?
RispondiElimina" Poiché sono certa che la mia famiglia ed io abbiamo sempre agito con la massima correttezza, considero calunnie le insinuazioni e i sospetti sollevati e agirò di conseguenza nei confronti di quanti li alimentassero."
RispondiEliminaTina Nuti
Le "calunnie" vanno perseguite in quanto tali e non se vengono "alimentate", come dice l'assessore. Capito il concetto espresso in politichese? Assessore, abbia il buon gusto di togliere il disturbo. Sarei curioso di sapere cosa ne pensa il comitato 9 dicembre composto da gente civile, senza lavoro e prospettive che da un mese occupa pacificamente uno stand in Piazza San Francesco. Vada a parlare con loro, vada!
Ahimè, per due anni e mezzo ho fatto l'assessore e mia moglie ha dovuto trasferirsi al suo paese, la Finlandia, per interrompere i suoi 5 anni di disoccupazione (ed ancora lavora su chiamata). Con questo non voglio accusare o semplicemente affermare niente, è solo questione di opportunità politica.
RispondiEliminaCosì la Nuti :" Mia figlia ha appreso che Ge.Sat. stava effettuando colloqui per costituire uno staff di servizio del nuovo ospedale da un incontro casuale, nell’estate scorsa, con due collaboratori della società, nel periodo in cui svolgeva il suo precedente impiego di cameriera in un locale del centro". Insomma, due Re Magi. E il terzo???
RispondiEliminaVergognati e dimettiti!Le ASL i consorzi e i comuni solo il male dell'Italia dove si nasconde la corruzione e il nepotismo sfacciato.Fanno i consorsi nascondendoli ad uso e consumo della ristretta cerchia dei loro parenti.
RispondiEliminaPistoia è una città ridicola, con una amministrazione che fa le cose in famiglia senza alcuna trasparenza.
Deve dimettersi non ci sono scuse, è vergognoso.Ogni giorno si leggono casi come questo nelle ASL che sono carrozzoni inutili dove vige il nepotismo e la corruzione è un dato di fatto e non una mia opinione.Il fatto poi che il conocorso lo abbiano pubblicato in modo seminascosto in modo che fosse noto solo ai politici e ai loro amici è ancora più vergognoso.Lo stesso discorso fatto per le ASL vale ovviamente anche per i consorzi e tutto il resto degli stipendifici creati appositamente per sistemare i parenti dei politici.Io la manderei a cercare lavoro come fanno i figli di nessuno.
RispondiElimina