domenica 22 dicembre 2013

BUON NATALE DA VITTIME DI PRETI, SEMINARISTI E EVASI DAL NIDO D’INFANZIA


di EDOARDO BIANCHINI

ANCHE SE qualche compagno si scandalizzerà – specialmente di quelli, magari, sistemati in Regione da Vannino, di recente denunciato con altri bravi senatori di fede perché favorevole al taglio ai trasferimenti statali alle Regioni che ostacolano il gioco d’azzardo e le ludopatie: ha forse azioni in compagnie di Las Vegas? –, anche se tutto questo, cari lettori, fermatevi un istante a riflettere su quel che ci ritroviamo al tramonto di questa Seconda Repubblica così ben congegnata da Di Pietro in poi – lui che pure s’è fatto i suoi spicciolini per la vecchiaia.

Abbiamo un Governo con a capo un seminarista, un Pd con a capo un evaso dall’asilo nido, un Sindaco di capoluogo che ha cantato messa un paio di anni fa: e ora fa delle bellissime prediche di un’ora e più per volta. Come ieri per gli auguri.
In cima c’è il Nonno, Re Giorgio che, come detto in queste sere in casa della Gruber (c’era anche Travaglio, maiuscolo e minuscolo), soffre della sindrome dell’ex-Comunista che ha fatto il miracolo di far vedere i carrarmati sovietici perfino ai Cechi (oltre che ai Magiari di Budapest). E quindi la perfetta famigliola italiana è felicemente riunita e riunibile sotto l’alberino di Natale del 2013: il peggior anno della nostra vita. Ovviamente sinora, perché il prossimo sarà sicuramente ancor peggio, nonostante che il seminarista ci dica che la recessione è finita.
Il seminarista ci promette lavoro, l’evaso dall’asilo nido ci garantisce la «flessibilità 100%» con l’abolizione dell’articolo 18 per i primi tre anni ai giovani assunti (in cielo…) e il prete ci parla di priorità lavoro.
Il primo non ha idea di quel che dice, il secondo parla solo perché madre natura gli fece la boccuccia di coniglietto, il terzo altro non può fare che prediche perché di meglio non sa fare: non si rende neppur conto di quanto schiacci i marroni a chi è costretto (per educazione: fin troppa) ad ascoltarlo fino allo sfinimento con i suoi quaresimali.
Lui vive lassù, come tutti i guru, gli asceti, e gli anacoreti ispirati dalla divinità. È il Sindaco che ha promesso impegno per la Breda: ve li ricordate in campagna elettorale, quanti ne portò, Fassina compreso, a parlare di un’azienda che molto probabilmente sarà turchizzata e bombardierizzata? Eppure don Samuele parla di priorità lavoro, perché… lui è un uomo d’onore – come direbbe Shakespeare.
Discorsi, discorsi, discorsi. Siamo ostaggi dei discorsi.
E nonostante i taglieggiamenti, gli espropri, gli strozzi, le asciate tra capo e collo, gli elettori di destra dormono, quelli di sinistra continuano a credere che il Pd di domani risolverà quei problemi che non è mai stato in grado di risolvere perché quel Pd di quella sinistra lì ha solo una visione univoca del mondo: quella dell’aumento delle tasse e , come grido della Jihad, «Guerra all’evasione! » – e lo vedete da quel che si annuncia per il gennaio 2014.
È il Pd (Partito [neo]Democristiano) che sgrava del 20% i consumi energetici delle piccole aziende che produrranno al 20% in meno… per chi non ha né quattrini né potere di acquisto, dato che fra nonni, seminaristi, preti e evasi dal nido gli hanno seccato tasche e, insieme, la uàllera (in siciliano uàddira, il contenitore dei cabbasisi).
E allora, non siamo in mano a un vecchietto con la sindrome da veterocomunista (ma che non racconta mai quando, per andare a Bruxelles, spendeva 100 euro, ma ne richiedeva 900) e a dei bàmboli nessuno dei quali è mai entrato in un supermarket a fare la spesa come un’umile casalinga di quelle che però hanno il vero polso della situazione?
La condanna è, dunque, essere in mano a seminaristi, preti ed evasi dai nidi d’infanzia.
Non sanno cosa fare, non sanno come farlo. Parlano e basta e a vanvera.
Eppure perfino il più umile dei contadini lo vedrebbe. La soluzione sarebbe elementare, se non avessero, tutti quanti, da proteggere i loro interessi di casta:
• o dire a brutto muso alla Merkel di farla finita con il protezionismo teutonico e di far dell’€ una vera moneta di tutti, svalutandolo ad hoc come hanno fatto da un anno e passa sia il Giappone con lo yen, che gli Usa con il dollaro (e ce lo stanno mettendo in tasca)
• o piantare la Germania sola a grattarsi le rogne smettendo di pagarle la pensione d’oro che s’è fatta con il suo inno nazionale di super-razza e le sue Deutsch Frauen, deutsche Treue (donne tedesche e fedeltà tedesca).
Signori, dice sempre l’evaso che Crozza piglia in giro: o così o siamo tutti morti.
Di zecche, di mignatte e di Draculi.

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[Domenica 22 dicembre 2013 | 11:08 - © Quarrata/news]

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