sabato 21 dicembre 2013

«ECCO FATTO!», A ORESTE IL GANZO (PERCHÉ RENZI È ARRIVATO SECONDO)


di FELICE DE MATTEIS

Lettera al Presidente dell’Uncem che lunedì 23 dicembre sarà a Pianosinatico invitato da Marina Lauri e Graziano Nesti

CUTIGLIANO. Io, Voi e l’Oreste. Oreste sta par il Cav. Oreste Giurlani, Sindaco di Fabbriche e Presidente Regionale Uncem con sede in via Cavour, in bell’ambiente nobiliare, Firenze.
Mi compiaccio di certi dettagli che conosco e che alimentano la mia esistenza e mi fanno sentire “qualcuno”.
Forse, parlando spesso e troppo bene del Presidente della Fondazione Caripit – quella che offre ai poveri –, il Prof. Paci, mi sto dando troppe arie.

Oreste Giurlani, io almeno lo giudico così, è “un ganzo”: è un concentrato di politico dalla nascita, abbinato al mercantilismo valdinievolino dove si scommetteva su tutto, anche sulle targhe pari o dispari che passavano davanti al Caffè Biondi; si propone direttamente alle persone, alle associazioni, ai Sindaci ed ai totem regionali, dicendo ciò che si vuole sentire dire a seconda delle circostanze e del momento. A mio modesto parere, Matteo Renzi è arrivato secondo.
Forse vi sarete resi conto che l’Oreste mi è simpatico e, come tutti avranno sperimentato, la simpatia è pericolosa: obnubila parzialmente la capacità di giudizio, per cui a me se l’Oreste è favorevole al Comunone/Dynamone ma anche all’Unione dei Comuni, alla chiusura dell’Ospedale Pacini ma anche al suo potenziamento, e via discorrendo, io plaudo alla sua capacità anfitrionica e versipelle di apparire senza essere e di compiacere senza compromettersi. Matteo Renzi è arrivato secondo.
Però, Cav. Oreste, detto chiaramente: se vuoi fare il Sindaco di Cutigliano o “tirare la corsa” a qualcuno, non usare “Ecco fatto!” in Pianosinatico, invitato da Graziano Nesti e Marina Lauri, falsi oppositori di Carluccio in Consiglio Comunale.
Penso sinceramente – e qui torno serio – che la Montagna e Cutigliano, dopo il disastro Ceccarelli, una verità la abbiano capita: non più chiacchiere e non più apparati di partiti che “mandano” a preparare il terreno ai novelli Carluccio.
Quasi quasi scommetterei anch’io che in una situazione quale quella del Comune di Cutigliano, chiamato al voto nella primavera 2014, le persone serie del territorio, al di sopra delle tessere e delle parti, si impegneranno nella ricerca di gente “nuova”, “libera” ed “intransigente” che – come ha voluto un mio caro amico fosse scritto sulla sua lapide –, “non dorme, veglia!”.
Guarda che la Montagna non è fessa!
Buon Natale.

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[Sabato 21 dicembre 2013 | 09:46 - © Quarrata/news]

3 commenti:

  1. Evidentemente il buon Oreste, che sta scadendo nel "suo" Comune lucchese, è alla disperata ricerca di un altro Comune nel quale presentarsi come candidato sindaco. Forse per "servire" i cittadini. Ma anche per proseguire nell'occupazione di quel ruolo (presidente toscano Unione Comuni Montani) al quale è attaccato in modo davvero forte e che svolge con indubbia abilità.

    Uno si chiederebbe: ma non ce l'ha un lavoro suo, il buon Oreste, al quale tornare (o andare) senza essere obbligato, per campare, a svolgere ruoli comunque politici?

    Pensando che Oreste, quella possibilità di lavoro, la abbia, e che questo sia, per lui, motivo di legittimo orgoglio, pregherei davvero chi ne è a conoscenza - compreso lo stesso Oreste - di spiegare quale sia.

    Per la serie: visto che il "servizio" nelle istituzioni non può essere considerato un mestiere da fare in modo perenne e visto che quasi 50enne Oreste sono 20 anni che ricopre ruoli istituzionali, quale è la sua professione ordinaria a cui, nell'eventualità non riuscisse a trovare un nuovo Comune, il "ragazzo" potrebbe orgogliosamente tornare?

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  2. Il Giurlani, è come quell’uomo, in cielo in terra e in ogni luogo. Ci tiene molto a farci conoscere secondo per secondo dove si trova, tutti devono essere a conoscenza della sua intensa attività, incontri, convegni, meeting, inaugurazioni, servizi fotografici, scrittore e presentatore dei suoi libri e se c’è la possibilità di mettersi in mostra anche quelli di altri; con uno spiccato culto della sua persona e una propensione al voler essere il primo attore in tutti i luoghi e le circostanze.
    Ma dove trova tutta questa energia? Ma come può essere sempre informato su tutto e su tutti? O il più delle volte, spara quello che gli passa per la mente in quel momento a seconda della convenienza, tanto che dica il vero o sciocchezze, tutto o il contrario di tutto o che le spari sempre più grosse, Il Giurlani, non si pone il problema, va oltre.
    Quando poi si deve ricaricare, si ferma per pochi minuti a Pescia a prendere un caffè e ad ossigenarsi con la fresca aria che scende da Pracando e passa in quel di Collodi.

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  3. Concordo appieno con il blogger. "le persone serie sobrie e responsabili del territorio" si impegnerqnno per dare volti nuovi che non peschino nel nerastro bitume che ha contraddistinto gli ultimi e nel rossastro che ha caratterizato quelli di prima. I risultati tabgibili ...purtroppo non si tangono. Il rossastro e il nerastro sottintendono lo sbiadito modo in cui si collocavano e come operavano. E' vero ci vogliono volti nuovi.Ne bastano 5 . ma devono essere molto illuminati...."Stellati"

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