Seguendo le voci che trapelano dalla ‘fortezza
della solitudine’
AGLIANA. Verrebbe voglia di dire vizi privati e pubbliche virtù, ma
c’è il rischio che la vicepresidente Ilaria Signori si convinca a presentare
una nuova querela: in primo luogo perché sembra non conoscere l’articolo 21
della Costituzione e i principi della libertà di stampa; in secondo perché
ascolta fin troppo un Presidentissimo, suo capo, che s’è attaccato alla
poltrona del fare del bene a tutti, come (direbbe il Verga) un’ostrica al suo
scoglio – o una patella, forse, o meglio un dattero di mare, di quelli che
scavano un buco nello scoglio e vanno tolti solo con mazzuolo e scalpello.
Tutto questo è premessa per fare una
domanda diretta proprio ai due massimi vertici della Misericordia di Agliana:
Artioli e Vice-Signori.
A loro vogliamo domandare – ma forse
non ci risponderanno né ci risponderà l’addetto stampa della Mise, pomposamente
annunciato mesi fa e, finora, sempre muto – se è
vero che l’ingegner Giovanni Vono, manovratore dell’Unimise S.r.l., macchina
dei soldi della Misericordia di Agliana, abbia già dato le dimissioni (come ci
riferiscono da più parti) o le stia dando e, se le sta dando, perché le dà.
Se non è vero, non importa che i
vertici della Misericordia ricorrano ancora ai loro legali per nuove minacce da
presentare al luogotenente Antonio Cataldo: basterà (glielo spieghi avv.
Signori, per favore…) una semplice richiesta di rettifica come accade nei Paesi
civili, di cui, con solare evidenza, da anni quest’Italia non fa più parte – e per
attrazione neppure Agliana.
Di fatto questo si dice e su questo,
come testata giornalistica, chiediamo lumi: pur se c’è il rischio che la
risposta non sia verace, proprio come furono mendaci e mai rettificate le
notizie che riguardarono la perdita dell’accordo con l’Asl 3 circa medici dell’extra
moenia in ambulatorio, spariti, appunto dalla sede del Presidentissimo, ma
non certo per spending review (vedi
qui se non ricordi bene).
È chiaro e giustificato che, se nessuno
risponde, c’è forse materia da nascondere?
Un’ultima notazione. Sui 5mila euro donati
roboantemente a don Paolo e alla sua PortAperta.
Rapido calcolo della serva a problemino:
quante offerte da 5mila euro potevano essere fatte dalla Misericordia di
Artioli se il Presidentissimo non avesse dovuto pagare più o meno 500mila euro
di danni per le cause andate male con i Mangoni?
Provi a rispondere Corrado. Come
direttore di banca dovrebbe arrivarci facilmente.
E non si arrabbi: stiamo parlando non
di fichi secchi, ma di cause perse e di accordi sottoscritti dinanzi a un
Tribunale della Repubblica: e la verità può essere offensiva?
Buona Natale, ma solo ai volontari –
unici a lavorare a gratis per la collettività.
e.b.
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 21 dicembre 2013 | 20:33 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.