venerdì 10 febbraio 2017

ELEZIONI. TRE COMUNI, TRE SINDACI ANEMICI E UN’OPPOSIZIONE-LOMBRICO



di EDOARDO BIANCHINI

Analisi e previsione a medio termine su come perdere l’occasione di dare il cambio al Pd a Pistoia, Quarrata e Serravalle – dove Mochi voleva portare candidata l’avvocato Elena Baldi

PISTOIA. Fate mente locale a quello che sta per succedere nei tre Comuni di Pistoia, Quarrata e Serravalle.
Ci si presenta un’identica situazione: un Pd che cade a pezzi con tre Sindaci deboli (Bertinelli, Mungai, Mazzanti) e tutti e tre sotto inchiesta; un Partito che, pur Di non far vedere che sta affogando, tiene il respiro e ride (ma rischia di schiantare); e un’opposizione mencia come – espressione palermitana… – una “arripudduta minchia” (traduzione toscana: pisello floscio fatto di sola pelle).
Ora – tanto per dare una lezione di analisi a un alto tecnico della politica quarratina, l’indaffarato signor Ferranti del centrodestradisinistra-fiorelliana – partiamo da Pistoia.
Bertinelli gira per ogni dove con sotto il braccio (ci dicono) il Presidente della Caript, Luca Iozzelli (garante del soldo che verrà…?), ma inviso (Samuele) al suo partito che, tuttavia, rosso come un pezzo di fegato, in apnea, lo ingolla per non dare sponde all’opposizione: perché come diceva Mao «non muoverti ché il nemico godrebbe!».

Epperò l’opposizione dov’è? I 5 Stelle languiscono, il Biagiotti, che se ne è allontanato, è là nel limbo perché non si sa se sarà riconosciuto dal Führer nuotatore; i comitati cittadini, coagulati intorno alla Ginevra Lombardi non sanno decidersi a buttarsi (tutti insieme, però!) nella mischia, magari con la Lombardi stessa in testa o con una decisissima Crocini che non ha paura di niente (straordinaria, secondo me!); e un centrodestra bel Cenerentolo che sta a grattarsi i cabbasisi senza saper decidere di fare un vero passo, l’unico possibile: unirsi (anche se del caso tappandosi il naso) e pensionare il mio allievo Samuele.
La politica si fa o così (imparando a ingoiare cacca, ma facendo risultato eccome) o prendendo un bazooka e spianandosi la via: cosa che onestamente non è ammessa, almeno credo...
Stessa situazione a Quarrata. Lo capirà il Ferranti (ma anche il Ciottoli) che se Fdi-An si mette insieme a Fiorello Gori è come se due camerati facessero sesso con due compagni? Ce li vedete? Effetto consociazione Don Camillo-Giuseppe Bottazzi (Peppone): ridicolo e disgustoso. E Forza Italia con un Canigiani che  sta a guardare come – c’è un detto di pianura un po’ poco elegante – «il can di Betto», che guarda mentre gli altri si accoppiano e si consola leccandosi. Eppure Mazzanti è più debole della debolezza.
Questo – signori bempensanti e politicamente corretti – è linguaggio che si definisce realistico: lo so che a voi borghesi non piace, ma se applaudite quel totano farfuglione di Benigni arraffone e arricchito, “ve lo dovete da succhià”!
Elena Baldi e foto di famiglia
Terzo settore (quello che piace a Renzi e al suo fedele scudiero di Vincenzo Manes), Serravalle Pistoiese: che proprio ieri sera, ponza ponza, ha fatto l’uovo con dentro il solito Eugenio Patrizio Mungai candidato unico Sindaco.
E pensare che il Mochi puntava il tutto per tutto per portare in Comune Elena Baldi! Poco male: lei condannata, il Mungai rinviato al 24 maggio (data fatale…?) perché le notifiche non erano state regolari – ’mbeh, siamo in Italia!
Sì, siamo in Italia, dove un partito deve governare (e per scelta divina, da Bassanini in poi, è il Pd per volere di Napolitano) e gli altri devono stare all’opposizione perché, da Sindaci emofilici e dissanguati possono ottenere ciò che vogliono. E forse anche senza troppa fatica.
E in tasca? In tasca lo piglia il paese (minuscolo e Maiuscolo: paese e Paese). L’essenziale è che tutto vada avanti per inerzia e con pensioni d’oro per chi può.
Ora, Ferranti: ci faccia una bella «lectio magistralis» su come si fa politica in questo casino di Paese!
Edoardo Bianchini

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