Due pazienti hanno inoltrato una letterina di ringraziamento all’Asl:
«È un’attestazione di fiducia sulla durata della nostra vita residua…»
L’ospedale dei miracoli secondo l’ufficio stampa dell’Asl 3 |
PISTOIA. In vista del consiglio
comunale sulla sanità di domani vi mando un breve trafiletto sulle nostre
vicende sanitarie recenti con preghiera di pubblicazione.
«Spett.le ASL Toscana Centro, ci chiamiamo T.G
e G.V. e abbiamo un ringraziamento da farvi. Giorni fa abbiamo tentato di
prenotare una visita geriatrica presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia e
gentilmente l’addetto allo sportello ci ha riferito che la prima visita
disponibile era per ottobre 2017 a Pescia, oppure per dicembre 2017 a Pistoia.
«Visto che abbiamo, ormai da tempo, passato gli
80 anni, questa attestazione di fiducia sulla durata della nostra vita residua
ci conforta e ci fa ben sperare per il nostro prossimo futuro. Visto il
positivo andamento della Sanità locale proporremmo la creazione anche di un
Dipartimento Miracolistica, ovviamente con tanto di dirigenti strapagati e
magari pure già condannati».
«MA IL SAN JACOPO È UN FIORE ALL’OCCHIELLO!»
DICEVANO LE VELINE…
CARI [E]LETTORI pistoiesi, sempre pronti a
votare a favore del Pd e a ringraziare il vostro beneamato padrone Enrico
Rossi, protettore e patrono di Paolo Morello Marchese (leggete qui), fate attenzione a quello
che è stato scritto da questi due ultraottantenni e poi, se tutto questo vi va
bene, preparatevi a tornare alle urne e a votare il P[otere] D[delizioso o delirante?]
nazionale e toscano.
Per anni – prima
con “Quarratanews” e poi con “Linee Future”, quotidiano ora ingiustamente messo
fuori linea da editori di cui, con questa mossa, si mostra il vero volto e
l’iniqua arroganza – abbiamo scritto che tutto quello che veniva pubblicato
dalla velineria dell’ufficio-stampa Asl di Pistoia altro non era che una serie
infinta di “tromboviolinate” (cioè squilli di tromba e sviolinate) a favore del
potere politico che dirige e determina anche la nostra vita privata e le nostre
decisioni in una materia che, solo a parole, è superprotetta come elemento
privilegiato di privacy: la nostra personale sanità.
Tromboviolino, squilli di tromba e sviolinate |
Ci hanno censurato perché dovevamo “coprire” e “nascondere”
le mende evidentissime della collega che
trattava questi argomenti, e ci hanno anche dato di “sessisti ” perché, adoperando
metaforicamente il “tromboviolino” (strumento musicale che molti colleghi
giornalisti delle commissioni di disciplina non conoscono dato che sono, in
buona sostanza, impreparati e incapaci di aggiornarsi veramente nell’area
culturale, àmbito in cui – come del resto per lo più – conta la tessera e il
cuore a sinistra e non lo studio serio…), abbiamo osato rammentare una “parola
innominabile”, com’è pure successo ieri nel processo De Matteis a Pistoia, il nostro libero commentatore che ha recato offesa a un’avvocata
solo perché ha pronunciato la parola “trombata” per una politica che non lo ha
gradito, ma che è stata “bocciata” (così si può dire) per ben due volte alle
elezioni.
È il caso di dire – per inciso – che chi vuole
vivere bene a Pistoia deve cucirsi la bocca. Ma solo quel tanto che permetta
alla lingua di fuoriuscire da qualche parte fra le cuciture.
Non per bagnarsi le labbra se sono secche: per
leccare il culo al Pd e a quanti non conoscono la lingua italiana.
Sottolineo – per avvocati, censori e giudici –
che questo è un intervento di critica e commento ex art. 21 della Costituzione:
chi non è preparato in materia torni a scuola – perché deve avere studiato con
la media rinnovata e secondo gli schemi fissati da don Milani!
Edoardo Bianchini
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NOTA FINALE. Il Lattari, uomo di apparato e medico – come ama ripetere sempre – ha scelto la data giusta per il Consiglio sulla Sanità in dissoluzione: un bel venerdì 17!
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