giovedì 26 dicembre 2013

PIANOSINATICO: «ECCO FATTO!» O… NIENTE DI FATTO?


di MARCO FERRARI

Analisi di un’impresa nata per tamponare l’affondamento della Montagna da parte di Poste Italiane – Le cose che tornano poco e un po’ di contabilità generale dei contributi dei Comuni all’Uncem

PIANOSINATICO. Lunedì 23 dicembre alle 21, si è tenuto, presso il Bar Petrucci di Pianosinatico nel Comune di Cutigliano, l’incontro con la cittadinanza convocato dai rappresentanti di opposizione Graziano Nesti per i “Democratici e Progressisti” e Marina Lauri per “Insieme oltre le parole”. All’ordine del giorno la situazione, un po’ imbarazzante, venutasi a creare sul progetto Ecco Fatto! ideato da Uncem Toscana.
Presenti per l’Uncem il Presidente dott. Oreste Giurlani e la dott.ssa Chiara Innocenti ex assessore provinciale. In rappresentanza del Comune di Cutigliano l’assessore esterno Paolo Pistolozzi e il consigliere Marzia Ceccarelli. Oltre a Lauri e Nesti, presente per i gruppi di minoranza anche il consigliere Franco Giani. I termini della questione sono stati illustrati in introduzione da Graziano Nesti, riassumendo quanti pochi fatti e quanta tanta confusione e profusione di parole si siano avvicendate dal 17 aprile 2013, data della firma del protocollo d’intesa fra l’amministrazione Comunale di Cutigliano e l’Uncem Toscana, ben otto mesi di riunioni e incontri pubblici con belle dichiarazioni d’intento ma di (ecco)fatto un bel niente.
Il progetto

Il progetto – definirlo servizio alla luce di quanto è successo è arduo –  Ecco Fatto! nasce dalla volontà, così si legge nella delibera di giunta n. 50 del 17 aprile 2013 (vedi allegato 1), “con lo scopo di integrare i servizi sanitari, sociali e di prossimità in quei luoghi che hanno visto un progressivo smantellamento di quella che era la presenza delle istituzioni, non ultima la chiusura di molti Uffici Postali”. Un servizio da svolgersi dove i servizi non ci sono o sono venuti a mancare in un luogo ben definito e messo nero, anzi evidenziato in neretto (vedi protocollo d’intesa allegato 2) su bianco all’articolo 1 “Finalità”, del protocollo d’intesa stesso ubicato in Pianosiantico Via Brennero, 218, nell’ex locale occupato ad inizio anno dalle Poste. Nel protocollo firmato vengono poi individuate, alcune figure professionali interne al Comune quali persone di riferimento del progetto nonché la necessità di dotare il punto di attrezzature informatiche idonee a poter svolgere il servizio.
Questi elementi minimi di certezza per poter iniziare – soprattutto la certezza della sede – sarebbero dovuti essere, prima della firma del protocollo, certi e appurati senza la benché minima ombra di dubbio, cosa che al contrario non era assodata e pendeva come una spada di Damocle già nel testo della delibera di giunta comunale votata ad aprile per approvare il protocollo d’intesa tra Uncem e amministrazione Comunale.
La sede (e un po’ di ragioneria)

La disponibilità della sede dei servizi, in cui si sarebbe dovuto installare il punto Ecco Fatto!, è posta, in termini futuribili e consequenzialmente incerti, con la seguente locuzione: “per la quale andrà stipulato apposito contratto di comodato con i proprietari”. Questi elementi di presunta certezza su cui si è basata l’intera operazione, tra cui anche presunta disponibilità di una banca ad integrare lo sportello Ecco Fatto! con i sui servizi e compartecipare alle spese di affitto (ma non si parlava di comodato gratuito?), erano evidentemente fondati sul nulla e ciò appare evidente anche dalla risposta fornita dal Comune agli abitanti di Pianosinatico (vedi allegato 3) presentata nel corso della riunione.
Gli animi si sono subito riscaldati non appena Rossella Colò abitante di Pianosinatico, nel suo intervento, ha chiesto conto della somma di mille euro che il Comune avrebbe dovuto pagare all’Uncem come quota per l’attivazione dei servizi, quando, nelle precedenti riunioni tenutesi nel piccolo paese, era sempre stato affermato il contrario e che l’intera operazione era a costo zero. Particolare non indifferente, questo dei mille euro, evidenziato proprio da questo blog in un precedente post dedicato a Ecco Fatto!. Giurlani per giustificare la bontà del progetto ha mostrato una lista di altri 41 comuni aderenti che si tramutano in altri 41.000,00 euro che sommati ai 58 punti già attivi o in corso di attivazione danno un totale ragguardevole di circa 100.000,00 euro. Soldi transitati o transitandi dalle casse comunali a quelle dell’Uncem.
Giurlani a viso aperto

Va dato atto che il Presidente di Uncem si è presentato in montagna, per l’ennesima volta, a dirimere e cercare di chiarire problemi sicuramente non addebitabili all’ente da lui presieduto, ma dove lui e la sua organizzazione sono sempre e comunque presenti, vedi la vicenda dei Patti Territoriali firmati dalle amministrazioni sulla fine del Pacini o il progetto M.O.T.O.R.E. per l’innovazione e lo sviluppo di un’area, quella del CII ex-Sedi di Campotizzoro, su beni sottoposti a sequestro cautelativo per il fallimento del consorzio stesso, cercando di superare i problemi e proporre una possibile soluzione. Perché una soluzione in questo paese ormai in caduta libera senza paracadute prima dello schianto finale, si trova sempre.
C’è da pagare un affitto per il locale da adibire a punto Ecco Fatto!, affitto che il comune non può accollarsi per l’impossibilità di stipulare contratti d’affitto per via della spendig review di Monti che ne impedisce la sottoscrizione? Nessun problema: ci pensa l’Oreste, in via del tutto eccezionale e proprio perché c’è questa situazione, a intercedere e far cambiare destinazione al contributo riconosciuto dalla Regione al Comune e dirottarlo all’associazione.
Oppure, è necessario cambiare ubicazione alla sede del Punto Ecco Fatto! indicata originariamente, pur rimanendo sempre in Pianosinatico? Niente di più semplice basta una semplice email, da inviare con celerità il giorno successivo 24 dicembre, in cui il Comune chiede ad Uncem Toscana l’accreditamento di un secondo locale, finalmente individuato nelle ex-scuole del paese. Non certo una posizione centrale come la sede delle ex-poste, ma almeno sempre nel piccolo borgo e non, come era stato prospettato e vagliato nei mesi precedenti, a Cutigliano dove i sevizi sono tuttora presenti. L’individuazione della nuova sede venne anticipata un mese fa durante l’ultimo Consiglio Comunale tenutosi il 28 novembre u.s. Domanda: il Comune di Cutigliano avrà inviato l’email?
Il protocollo d’intesa

È sconcertante che il protocollo d’intesa siglato il 16 aprile e approvato dalla Giunta Comunale il giorno successivo, può essere, nei contenuti, cambiato e tirato dove meglio conviene: si potrà cambiare sede con una semplice mail, si potrà cambiare la figura dell’operatore di progetto individuandone una esterna in capo ad una qualsiasi associazione e tutto questo a riprova del fatto che i protocolli d’intesa – come è anche il patto territoriale inciso nel bronzo da Marroni & c. posto sopra l’ospedale Pacini come pietra tombale – non valgono niente e non vincolano nessuno. Ma questo giova alla credibilità delle istituzioni già ridotta al lumicino dopo le note vicende della Comunità Montana o dell’Unione dei Comuni Speciale non fatta? Tra le tante cose di cui ha bisogno la montagna c’è anche una buona dose di chiarezza che sembra invece difettare in molte vicende.
Tornando al problema di Ecco Fatto! la sostanza del problema è che gli abitanti di Pianosinatico rivendicano giustamente il servizio in paese come era stato loro promesso. Il Punto Ecco Fatto! se deve essere fatto va fatto a Pianosinatico e non altrove, di cosa poi se ne facciano gli abitanti del paese di una serie di servizi che non sono certo sostitutivi di quelli postali – il personale in servizio civile ed adibito al Punto Ecco Fatto! non può maneggiare denaro – , dove non si potrà riscuotere la pensione, dove non si potranno fare le raccomandate, ma si potrà invece chiedere di essere orientati al consumo (ma di cosa?), oppure di “Adeguare gli spazi domestici alle esigenze delle persone con difficoltà motorie e/o sensoriali” (vedi volantino Uncem), è alquanto dubbio. Forse è più una questione di principio ed una presa di posizione simbolica delle persone ormai stanche ed esasperate dalle continue prese in giro della politica e dei politicanti di turno.
In chiusura di assemblea i gruppi di minoranza, gli organizzatori della serata, hanno espresso soddisfazione, ed hanno voluto tranquillizzare i presenti facendo sapere che la situazione l’avevano presa in mano loro. Chissà se ci sono riusciti.
Un blog (che ormai è un quotidiano)

Doveroso un ringraziamento al dott. Oreste Giurlani presidente dell’Uncem, Sindaco di Fabbriche di Valico, Presidente Provinciale di Pistoia della Croce Rossa, ecc. ecc. ecc., per il riconoscimento fatto nei confronti di questo blog, al servizio dell’informazione e sicuramente grato anche per l’attenzione con cui vengono seguite le vicende montane in cui l’Uncem/prezzemolo è sempre in mezzo. Blog non nominato in maniera esplicita, ma è del tutto evidente, se si parla di blog in montagna per antonomasia ci si riferisce a Quarrata/news, divenuto testata giornalista a tutti gli effetti dal 30 novembre di quest’anno. Un Giurlani molto amareggiato in mezzo a discussioni accese e critiche di ogni tipo, che non si capacita e soffre per il mancato riconoscimento degli enormi sforzi da lui e dall’organizzazione che rappresenta, profusi per la montagna. Partecipa alle riunioni indette la sera sottolineando, più volte nel corso del dibattito, che lui è in giro per la Toscana fin dalle cinque di mattina e sottintendendo che questo lo fa per il bene comune di tutti noi.
Si rallegri invece di essere in tanta e buona compagnia e condividere la stessa esperienza di tanti abitanti della montagna che hanno eletto a dimora questi scomodi posti e come lui si alzano la mattina presto, anche prima delle cinque, per raggiungere il proprio posto di lavoro nella piana e che non hanno né tempo né tanto meno voglia di farsi geolocalizzare su facebook ovunque si rechino.
Auguri a tutti di serene, riposanti e ritempranti feste.
– – –
A Oreste Giurlani devo riconoscere una qualità che nessuno (o quasi) dei suoi colleghi politici sembra più avere: viene sempre di persona, non sfugge mai al confronto (anche se più che vivace), si assume le proprie responsabilità. Insomma: ci mette la faccia.
È per questo che, pur nelle divergenze che ci caratterizzano sotto vari profili, lo considero un amico, nonostante – e anche forse proprio per – le punzecchiate dovute comunque ai politici.
Edoardo Bianchini

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nelle foto: Franco Giani, Marina Lauri, Graziano Nesti e Oreste Giurlani.
[Giovedì 26 dicembre 2013 | 11:30 - © Quarrata/news] 

2 commenti:

  1. Concordo pienamente con Bianchini: il dott. Giurlani ci mette la faccia e questo non è poco in un mondo nel quale anche il più periferico direttore di ufficio postale si nega al colloquio con l'utenza. Aleno questo si evince dal post del dott. Scardigli sopra riportato.Metterci la faccia invece di fuggire a Torino come ha fatto il Chiti è un piccolo, apprezzabile segnale di civiltà.

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  2. Vedi anche questo post http://quarratanews.blogspot.it/2013/12/poste-centrali-come-il-terzo-mondo.html e relativi commenti.

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