PISTOIA. Un patrimonio locale aperto a tutti la Casa-Museo dedicata al maestro pistoiese
Sigfrido Bartolini, in via di Bigiano 5 a Pistoia, con visite su appuntamento e
promossa dall’omonimo Centro Studi. Bartolini (1932-2007), pittore, incisore,
scrittore, critico e polemista oltre che insegnante all’allora Istituto d’Arte
“Policarpo Petrocchi”, è considerato uno dei maggiori incisori del ’900, praticando tutte le tecniche incisorie, xilografia,
litografia, acquaforte-acquatinta, ed acquisendo rilievo internazionale con il
libro illustrato su Pinocchio di 309 xilografie in nero ed a colori, frutto di
12 anni di lavoro e promosso dalla Fondazione “C. Collodi” nella ricorrenza del
centenario, tuttora allestito in mostre in vari Paesi del mondo, ma anche
autore di monografie sulle incisioni di Soffici, Lega ed altri noti artisti.
La Casa della vita – Laboratorio d’arte
dell’autore, divenuta museo nel 2011, contiene moltissimi oggetti personali,
testimonianti la sua concezione dell’abitare la casa ma anche la propria terra
ed il proprio tempo, segnali di cosa significava per Bartolini fare arte e
lasciare un’eredità alle nuove generazioni. Qui la fiaba di Pinocchio, con il
modello del burattino costruito per poterlo poi disegnare, si lega ai suoi
strumenti da incisore, bulini sgorbie, il banco da lavoro, le matrici, gli
oggetti ritratti nel libro per ricreare l’atmosfera della Toscana collodiana.
Nello studio-laboratorio la
testimonianza di come nasce un libro illustrato, con tavole sinottiche ed un
video televisivo, girato negli anni ’80, in cui il maestro spiega il processo
di realizzazione dall’incisione alla stampa. Di Bartolini anche un’esposizione permanente di quadreria alla
pareti, descrittiva delle opere, calchi in gesso a misura reale sulla
classicità antica, una raccolta di anfore di tutte le regioni italiane, oggetti
della tradizione popolare che fu. La biblioteca documenta la formazione
intellettuale dell’artista e la sua vocazione di studioso e critico d’arte.
L’archivio ed il Fondo di Riviste del
‘900 documentano invece la cultura della seconda metà del ‘900 della quale è
espressione anche Bartolini, con i Fondi “Barna Occhini” (genero di Giovanni
Papini) e “Giulio Innocenti”, quest’ultimo con anche documenti epistolari della
scrittrice Gianna Manzini, fidanzata di Innocenti negli anni pistoiesi, ed un
corpus grafico e fotografico (n parte inedito) del pittore pistoiese.
Il Fondo epistolare di Sigfrido
Bartolini raccoglie invece la corrispondenza dell’artista con importanti
intellettuali del ‘900, da Prezzolini a Del Noce. Visionabile un
filmato-intervista a Bartolini, la cui ultima opera del 2006, le 14 Vetrate in
tessere vetrarie legate a piombo, sulle 7 Opere di Misericordia ed i 7
Sacramenti, è posta nella vicina Chiesa dell’Immacolata.
Grazie ad un finanziamento della
Fondazione Caript è possibile la consultazione virtuale delle opere
dell’artista appartenenti ad altre collezioni italiane ed estere e di documenti
conservati in ambienti protetti, digitalizzati tramite un tavolo interattivo
multi touch.
Per informazioni e prenotazioni: tel.
0573/451311 – 328/8563276, e-mail: sigfrido.bartolini@gmail.com;
info@comune.pistoia.it; ;
sito www.sigfrido.bartolini.it;
www.casedellamemoria.it;
per raggiungere la Casa-Museo in autobus: n. 25 – 15 fermata di porta San
Marco.
[Leonardo
Soldati]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 21 dicembre 2013 | 17:50 - © Quarrata/news]
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