FIRENZE. Trasporto sanitario, trasporto sociale, sanità
territoriale, mobilità e servizi di prossimità, protezione civile. Questi gli
ambiti dell’accordo siglato stamani dal presidente Enrico Rossi e dai
rappresentanti della Confederazione nazionale Misericordie d’Italia – Conferenza
regionale della Toscana, Alberto Corsinovi, dell’Associazione nazionale
Pubbliche Assistenze – Comitato regionale toscano, Attilio Farnesi, e dal
Comitato regionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Caponi, per la tenuta
del sistema di convivenza sociale e civile nei territori della Toscana attraverso
la valorizzazione delle associazioni di volontariato. Alla firma dell’accordo
era presente anche l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni.
VOLONTARIATO BENEMERITO
E RIGOROSO RISPETTO DELL’ETICA
DINANZI alla
dimensione dei problemi che si aprono sull’area d’intervento di Rossi, non
possiamo che concordare, nella sostanza, con quanto viene detto e scritto.
Più
riserve abbiamo, però, per alcune delle realtà che qui vengono rammentate,
anche come sottoscrittrici dell’accordo.
In
alcuni casi, le Misericordie e le loro sovrastrutture regionali e nazionali,
chiamate in causa da noi sul terreno della trasparenza amministrativa ed
etica, non solo non hanno saputo rispondere in maniera adeguata facendo
ostruzione a qualsiasi nostro tentativo di fare chiarezza su lati quantomeno
discutibili sotto il profilo economico e gestionale, ma addirittura hanno
abbassato le serrande e hanno impedito qualsiasi azione di controllo
conoscitivo-informativo dell’opinione pubblica, rispondendo, in buona
sostanza, con un «non disturbate il manovratore» e finendo addirittura con il
querelarci solo per le nostre più che legittime domande o per i dubbi nati
addirittura da soccombenze in cause civili eclatanti (per esempio la
Misericordia di Agliana…).
Ora:
ci preme ricordare che proprio questo mondo di solidarietà, assolutamente benemerito
sul versante dei volontari, riceve e utilizza anche fondi pubblici, di
provenienza pubblica: e dunque una lente d’ingrandimento è, più che
necessaria e dovuta, espressione civile.
Cosa
che – lo ripetiamo – non solo non abbiamo visto, ma non è stata riaffermata
neppure dalle sovrastrutture regionali e nazionali a onor del vero, dell’informazione
e della chiarezza nei confronti dei cittadini.
Su
questo aspetto non sarebbe fuori luogo una profonda riflessione del
Presidente Rossi e delle sue segreterie.
Anche
il volontariato non è santo in quanto tale, ma solo se rispetta, come
tutti e anche di più, un codice che non importa che debba essere scritto e
ricordato ogni volta con fatica.
Quarrata/news
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La situazione di crisi economica,
sociale, civile e politica che investe il nostro Paese, e anche la Toscana,
mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per
gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera
modificazioni profonde dell’assetto sociale , mettendo a rischio i sistemi di
servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti.
L’accordo siglato stamani vuole
favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che
assume la comunità come obiettivo da tutelare, valorizzare, sviluppare. La
collaborazione tra Regione e Volontariato in Toscana è storica e consolidata, e
si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze, qualificandosi come “bene
comune”.
Nell’accordo, Regione e associazioni si
impegnano a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica
di sussidiarietà solidale, a partire dalle esperienze maturate sul territorio.
Questi, in sintesi, i contenuti dell’accordo:
Trasporto sanitario. Il sistema toscano
di trasporto sanitario, sia di emergenza urgenza, che ordinario, rappresenta in
Toscana un’eccellenza. Questo modello sarà rivisitato, introducendo fattori di
miglioramento e razionalizzazione, tra cui: revisione delle dotazioni di bordo
centralizzazione di forniture e servizi determinazione dei “costi uniformi per
le diverse tipologie di trasporto sanitario di emergenza urgenza” Emergenza
urgenza: in seguito alla riorganizzazione
delle Centrali operative del 118, che entro ottobre 2014 passeranno
dalle attuali 12 a 6, per poi passare a 3 entro il 31 dicembre 2016, verrà
operata anche una ridefinizione delle postazioni di emergenza sanitaria, con un
ruolo nuovo del personale del volontariato, con una progressiva rimodulazione
di sedi e della presenza della figura medica istituzionalizzata, attraverso un
percorso condiviso e graduale.
Regione Toscana e associazioni di
volontariato/Cri concordano sull’adozione delle seguenti misure: razionalizzazione
dei Pet, i Punti di emergenza territoriale; indizione di specifici bandi di
Servizio civile, dedicati all’impiego nelle postazioni di emergenza
territoriale; valutare la possibilità di portare da 3 a 2 soccorritori il personale
obbligatorio nell’emergenza. Nell’accordo si specifica anche che la Regione
garantisce il servizio di trasporto sanitario anche ai dializzati e alle
persone affette da patologie particolarmente invalidanti, come quelle
oncologiche.
Trasporto sociale. Il trasporto sociale
di anziani e soggetti con disabilità rappresenta un valore importante per
favorire l’integrazione sociale e la fruizione di servizi da parte di persone
con forti limitazioni della propria mobilità. Da sempre associazioni di
volontariato e CRI assicurano un’attività diffusa e radicata, che non si limita
al solo trasporto, ma spesso si amplia in rapporti di amicizia e assistenza
personale e familiare. L’accordo promuove lo sviluppo di reti di solidarietà,
attraverso la valorizzazione del ruolo del volontariato come soggetto in grado
di contribuire alla realizzazione di un “welfare di prossimità”. Su questo si
cercheranno forme di intesa anche con Anci e Uncem.
Sanità territoriale. Attività di
specialistica e diagnostica. L’accordo prevede la possibilità di integrare l’offerta
pubblica attuale, disponibile presso i Cup della Regione, con ulteriori agende
prenotabili di prestazioni specialistiche e diagnostico/strumentali a tariffa
concordata. Queste attività potranno essere erogate in strutture del
volontariato o di altri soggetti interessati. In un primo tempo l’accordo
riguarderà le prestazioni di diagnostica per immagini e diagnostica
strumentale, per estendersi poi a tutte le prestazioni erogate in regime
ambulatoriale.
Case della Salute: potranno sorgere
anche nelle sedi delle associazione di volontariato/CRI presenti sul territorio
regionale, che abbiano comunque i necessari requisiti di congruità e qualità.
Mobilità e servizi di prossimità. I
tagli al trasporto pubblico locale e la riduzione di fondamentali presidi di
servizio in località decentrate e disagiate del territorio (poste, ambulatori,
ecc.) rischiano di marginalizzare ancora di più le comunità che vivono in zone
più lontane e disagiate. L’accordo prevede il potenziamento delle attività
delle associazioni/Cri nelle zone maggiormente disagiate, per assicurare
servizi decentrati e un sistema di “mobilità sociale” dedicata alle zone
maggiormente disagiate.
Protezione civile. Anche in Toscana si
verificano fenomeni disastrosi, che negli ultimi anni hanno visto moltiplicarsi
le situazioni di crisi e di emergenza ai danni sia delle persone che delle
comunità. Il volontariato ha sempre assicurato un aiuto fondamentale, per la
capillarità di presenza sul territorio e per la capacità e rapidità di
mobilitazione di persone e mezzi con specifiche competenze e qualità.
In Toscana è stato costituito il Corv
(Comitato Operativo Regionale di Volontariato di Protezione civile). L’accordo
siglato stamani va nella direzione di proseguire, migliorare e potenziare la
piena collaborazione già sviluppata, in particolare attraverso:
il riconoscimento al volontariato/Cri
di un ruolo attivo di intervento, nell’ambito del sistema coordinato di
soccorso regionale, secondo i principi di sussidiarietà solidale; il sostegno
regionale al consolidamento della colonna mobile, per incrementare e mantenere
le attrezzature logistiche e operative delle reti organizzative delle
associazioni; la rapidità nella erogazione dei rimborsi alle associazioni che
vanno a operare nelle emergenze su attivazione del Corv, sia per le spese vive
e per i danni eventualmente subìti che per il rimborso ai datori di lavoro
degli oneri dei volontari intervenuti; l’impegno del volontariato a sviluppare
maggiormente l’azione di prevenzione e protezione, attraverso una
collaborazione attiva delle associazioni con gli enti locali nella
pianificazione di emergenza, nella tutela del territorio e nell’educazione
della popolazione.
• • •
ROSSI SULL’ACCORDO CON IL VOLONTARIATO:
«UN CAMBIAMENTO PER IL BENE DEI CITTADINI»
FIRENZE. “Un cambiamento molto interessante, per il bene dei
toscani. Con la stipula di questo protocollo, i cittadini, sempre passando
attraverso il Cup, potranno scegliere tra la prestazione del servizio sanitario
regionale o quelle fornite, alla stessa cifra del ticket o a prezzo comunque
convenzionato, dalle associazioni”. Così il presidente Enrico Rossi ha
commentando l’accordo
siglato stamani tra Regione e Misericordie, Pubbliche Assistenze e Croce Rossa
Italiana, alla presenza dell’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni,
sottolineando uno degli aspetti più innovativi dell’accordo, quello che,
appunto, consentirà ai cittadini che lo vorranno di usufruire di prestazioni
specialistiche e diagnostico-strumentali a tariffa concordata, erogate in
strutture del volontariato o di altri soggetti interessati.
“Ringraziamo il presidente e l’assessore
Marroni per questo accordo molto atteso – ha detto Alberto Corsinovi,
presidente delle Misericordie toscane –. Oltre a confermare la scelta della
Regione Toscana in una serie di ambiti ormai conosciuti, questo accordo per la
prima volta introduce forme di collaborazione in altri ambiti, valorizzando
quelle che sono caratteristiche del volontariato, come la capillarità e l’essere
strumento di protezione sociale”.
“Nella nostra regione, che vede un
volontariato così forte e così presente – è il commento di Attilio Farnesi,
presidente Anpas toscana – grazie a questo accordo si potranno dare risposte
sempre più concrete ai cittadini”.
“Di queste iniziative in Italia non ce
ne sono – sottolinea Francesco Caponi, presidente del Comitato regionale
toscano della Croce Rossa Italiana –. La Regione Toscana, non solo è all’avanguardia,
ma preveggente nei confronti dei bisogni dei più vulnerabili”.
“Ci sono molte aspettative per questo
accordo – dichiara l’assessore Luigi Marroni –, grazie al quale saranno
potenziati i servizi, non solo sull’emergenza-urgenza, settore tradizionale di
collaborazione tra Regione e volontariato, ma anche per i servizi di
prossimità, le cure, la diagnostica, le Case della Salute. Un potenziamento del
rapporto con il volontariato, che per molti dei nostri servizi è parte
integrante del nostro sistema”.
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[Giovedì 26 dicembre 2013 | 12:24 - © Quarrata/news]
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