PISTOIA. Il collega si congeda con queste parole:
Cari colleghi e colleghe: con lo scorso
30 novembre ho terminato il mio servizio in diocesi di Pistoia come direttore
dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali; un servizio che mi ha visto attivo
in un arco temporale davvero lungo e che ho io stesso chiesto a mons. Vescovo
di ritenere concluso pregandolo di non pensare possibile una mia eventuale
riconferma.
Scadeva infatti, il 30 novembre 2013,
il mandato quinquennale decretato da mons. Mansueto Bianchi dopo una prima
riconferma al momento del suo arrivo qui a Pistoia: ma risale a oltre una
ventina di anni fa il primo incarico, decretato da mons. Simone Scatizzi.
Un tempo straordinariamente lungo che
mi ha consentito - lo confesso - una esperienza davvero bella, sempre condotta
nella dimensione del più totale volontariato, a servizio della comunità
ecclesiale pistoiese per aiutarla in un racconto pubblico che non nascondesse
nulla.
In tutti questi anni è stato davvero
fondamentale il rapporto con Voi, con i colleghi giornalisti impegnati nelle
diverse tipologie dei media pistoiesi e regionali: un rapporto, credo proprio
di poterlo dire, ispirato a una reciproca correttezza e al comune interesse nel
veder valorizzato il diritto del cittadino a essere informato anche sulle
vicende diocesane e, in generale, ecclesiali.
Sento davvero il bisogno di ringraziare
ciascuno di voi per la collaborazione sempre prestata e per la correttezza
sempre dimostrata.
Attraverso voi lo faccio, idealmente, anche nei confronti dei colleghi e delle colleghe che in tutto questo lungo periodo hanno lavorato nei media. E attraverso voi lo faccio verso tutti i colleghi e le colleghe impegnati, a qualunque titolo, nelle diverse redazioni e con i quali abbia avuto modo di rapportarmi.
Attraverso voi lo faccio, idealmente, anche nei confronti dei colleghi e delle colleghe che in tutto questo lungo periodo hanno lavorato nei media. E attraverso voi lo faccio verso tutti i colleghi e le colleghe impegnati, a qualunque titolo, nelle diverse redazioni e con i quali abbia avuto modo di rapportarmi.
Sento di poter parlare anche a nome di Sara
Bessi e Maurizio Gori, colleghi che mi hanno aiutato - e non poco - nel
servizio diocesano e a cui va un sincero ringraziamento per una collaborazione
che, da tempo, è diventata vera amicizia.
Il vescovo - che desidero ringraziare
pubblicamente per la fiducia accordatami - comunicherà presto il nome di
colui/colei che prenderà il testimone in un incarico dalla valenza sia
ecclesiale che professionale.
Grazie ancora, care amiche e cari
amici. E sono i giorni giusti per un sincero augurio - rivolto a chi ha il dono
di credere nel Dio che si è fatto Uomo ma anche a chi è in ricerca o a chi non
crede o a chi crede ... diversamente - per un Natale di serenità. E di lavoro.
Mauro Banchini
A Mauro, che ha iniziato temporibus
illis con me alla Nazione; che ho ritrovato in questi ultimi anni
nella sua veste di comunicatore cattolico, e con cui ho lavorato in piena sintonia
nell’assoluto rispetto delle reciproche posizioni e idee professionali, civili,
morali e religiose, devo tributare, in questa sede, tutta la mia stima, l’amicizia
e l’affetto.
Gli ricambio, infine, gli auguri da
estendere ai suoi con in più l’auspicio che la sua decisione di staccare sia
foriera di nuovi significativi impegni nel campo dell’informazione.
La Diocesi, con questo cambio, resta
priva di un vero valentissimo professionista.
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 18 dicembre 2013 | 20:04 - © Quarrata/news]
mi resta difficile mettere un "like" alla notizia, ma come non dare merito a chi, dopo anni e anni di volontariato, chiede di non essere riconfermato nel servizio?
RispondiEliminaAuguro a Mauro ancora lunghi anni di appassionata dedizione al mondo dell'informazione e della cultura con lo stile e il garbo che gli sono propri.
Renata Fabbri