FIRENZE. È indirizzata “alle donne e agli uomini che lavorano nel
servizio sanitario della Toscana” la lettera che l’assessore al diritto alla
salute Luigi Marroni ha inviato stamani, tramite i direttori generali delle
aziende, ai 50.000 dipendenti della sanità toscana. Una lettera di
ringraziamento, di auguri, di progetti per il nuovo anno: progetti per i quali
l’assessore chiede il coinvolgimento di tutti e di ciascuno.
BELLA ENDOVENA
DI POPULISMO!
MARRONI scrive
ai suoi 50mila dipendenti.
Li
abbraccia tutti; tutti blandisce; a tutti assesta una pacchetta
affettuosa sulla spalla: insomma, fa il buon padre di famiglia che sa come
dispensare il suo paternalismo.
Orrore!
Quando negli anni 70 la Dc faceva in questo modo, le schiere berlingueriane
si incazzavano e sputavano fiamme e fuoco contro quella bruttissima parola
che era sintomo e prova di presa in giro.
Ma
anche la storia, come le frittate, si rigira.
E
oggi i neoborghesi, che di frittate ne fanno assai, sono loro, quelli della
sinistra Pd (a cui, però, non mancano i sostegni delle estreme: che loro, i
Pd, prendono, ma che – spesso si vede – non tollerano poi troppo…).
Se
fossi nei 50mila della sanità, cercherei di spingere almeno 3 o 4mila
colleghi a telefonare a Marroni per scassarglieli.
E
per vedere se è davvero così friendly…
Quasimodo
|
Nella lettera, Marroni ricorda che “la
profonda riorganizzazione del nostro sistema è stata per tutti noi impegnativa
e lo sarà ancora nel prossimo anno”. “Grazie all’impegno e alla professionalità
che ogni giorno mette in campo ciascuno di noi – prosegue – siamo riusciti a
garantire la tenuta economica e migliorare, in generale, la qualità. Il nostro
cammino non è però concluso: ci sono ancora cose da migliorare e da
consolidare, dobbiamo avanzare con determinazione, dando contemporaneamente
certezze, sicurezza e qualità ai nostri concittadini. È un compito difficile –
sottolinea l’assessore –, che richiede sensibilità, impegno e dedizione, ogni
singolo giorno”.
“So di poter contare sulla vostra
volontà e professionalità – aggiunge –. Tutto il nostro sistema ha bisogno, pur
nella diversità dei singoli e dei gruppi, di unità di azione e di intenti e,
non per ultima, di passione. Le persone, i professionisti, sono il grande
valore aggiunto in sanità: generano il risultato e possono progettare e
realizzare il cambiamento”.
Prima dei ringraziamenti e degli auguri
a tutti gli operatori, con i quali conclude la lettera, l’assessore scrive: “Sono
totalmente dedicato a questa missione, insieme a ciascuno di voi. Abbiamo
bisogno di idee, competenza, passione ed entusiasmo!”. E invita chiunque voglia
parlargli, sottoporgli idee e progetti, a scrivergli o telefonargli.
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[Giovedì 26 dicembre 2013 | 19:56 - © Quarrata/news]
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