di LUIGI SCARDIGLI
È morto stamani a Roma dove era nato 60 anni fa
PISTOIA. In piazza del Duomo, come ospite del Festival Blues,
naturalmente, c’è stato più di una volta, Roberto Ciotti, chitarrista. Anche
recentemente.
Parlammo un po’, nel backstage fornito
dal giardino di Palazzo di Giano, della scena romana, decisamente meno florida
di quando lui e i suoi colleghi pionieri iniziarono ad importare dagli Stati
Uniti il blues: al Big Mama,
soprattutto, a Trastevere, ma anche approfittando del non lontano Centro Jazz St Louis, dove mosse i primi passi uno
dei suoi batteristi, Piero Fortezza.
Ma Roberto Ciotti fu soprattutto uno di
quelli che animò la prima tre giorni di una lunghissima e per fortuna non
ancora interrotta scia musicale pistoiese.
C’era anche lui, il 13, 14 e 15 luglio
1980 al primo Festival Blues, con B.B. King, Pino Daniele, Dizzy Gillespie,
Fast Domino e tanti altri ancora: allora si chiamava Blues’In.
Ultimamente, di lui, se ne sentiva
parlare troppo poco; se ne erano quasi perse le tracce, nonostante un
curriculum straordinario (il primo disco prodotto da Antonello Venditi e poi le
collaborazioni con Francesco De Gregori e Edoardo Bennato, le innumerevoli
partecipazioni ai Festival di blues, un libro e un Cd, con tanto di prefazione
di Renzo Arbore): stamani si è capito perché.
Roberto Ciotti è morto. Aveva compiuto
60 anni lo scorso 20 febbraio, a Roma, dove era nato. Era ricoverato da qualche
tempo in un ospedale della capitale. Sconosciute, al momento, le cause del
decesso.
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[Martedì 31 dicembre 2013 | 15:54 - © Quarrata/news]
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