di EDOARDO BIANCHINI
Nonostante l’urgenza, la III
Commissione non ha raggiunto il numero legale e la corsa al Piano Urbano della
Mobilità ha fatto flop
PISTOIA. Qualcuno, in questi giorni, mi ha accusato di una moda «che
ritrov[a] un po’ anche sul … blog, di accusare, specialmente sindaco e
giunta, di qualunque nefandezza succeda a Pistoia», il che «dà il via a tutta una serie di commenti di carattere
populistico, … , ma soprattutto venati da un livore» che il mio lettore critico
– e lo ringrazio di esserlo –, come dice, non riesce a spiegarsi.
Forse non è in grado di farlo perché
non osserva con la dovuta lucida attenzione, ma solo con l’offuscamento dei
sentimenti, la realtà della sua città – io sono un campagnolo di Quarrata, che
non vota a Pistoia e che a Pistoia non ha interessi di sorta, se non in
negativo perché, con la giustizia che questa città si ritrova, si è ritrovato
(scusate la ripetizione) scippato di una casa che avrebbe voluto comprare, ma
che non aveva condono, non era in regola e che tuttavia, nonostante tutto
questo, per ben tre volte è stata liberamente compravenduta e sempre dallo
stesso giro di persone, più o meno imparentate fra loro: anche se la Procura
pistoiese non ha mai visto niente di rilevante in tutto questo. Insomma: un
vero porcaio; di cui, peraltro, esiste una bella pubblicazione analitica, con
nomi e cognomi e indirizzi, anche presso le biblioteche pubbliche, sia locali che
nazionali; un libro che un tempo si sarebbe definito pamphlet. Ma la
gente, si sa, oggi, non legge più – specie se non vuole vedere…
Torniamo però a noi. Il mio lettore
critico che mi critica (e dài, con queste ripetizioni!) non vede quel che
accade realmente: non si accorge dei passi falsi del Sindaco e della Giunta;
non ne calibra i metodi, per esempio (ed è solo uno dei tanti), adottati per l’ex-Area
Pallavicini.
Come oggi, magari, non vede e non sa
cos’è successo in sede di III Commissione (vedi)
convocata d’urgenza e, con altrettanta urgenza, finita nel cestino della
cartastraccia, perché Samuele Bertinelli, Sindaco del nuovo corso, ha
deciso tutto da sé, ma al momento di convocare lo strumento della
partecipazione e del controllo (la Commissione, appunto) si è sentito
rispondere, non solo dalle minoranze, ma anche da alcuni dei suoi, di non
menare il can per l’aia, di non girare intorno al cespuglio (come dicono i sudditi
di sua maestà britannica): insomma, come si direbbe a Pistoia, di farla finita.
Fra l’altro, pensate che la
documentazione su cui discutere è stata fatta giungere democraticamente
ai membri della Commissione verso le 13 e 30 o giù di lì: vale a dire appena 4
ore prima di quella che sarebbe dovuta essere la sede della discussione. Va
bene, quindi, credere. Va bene la fede: ma abboccare a quest’osso, non lo
giudicate un atto di vera e propria dabbenaggine?
Efficienza e partecipazione,
correttezza democratica e trasparenza operativa del Sindaco e della Giunta,
dove sono andate a finire, scusate? E in cosa le possiamo rintracciare nell’operato
di questo primo cittadino che, dal suo insediamento, non ne ha infilata una – dico una – del tutto dritta?
Fosse stato un Ulisse di ritorno a Itaca, col cavolo avrebbe fatto passare la
freccia del suo arco attraverso gli occhielli delle mitiche asce! E col cavolo si
sarebbe ripreso il trono usurpato dai proci della Penelope!
Bertinelli, oggi pomeriggio, è rimasto
solo soletto con appena cinque (se non sbaglio) fedelissimi: le minoranze gli
hanno fatto marameo, alcuni dei suoi gli hanno fatto cilecca o lo hanno
gentilmente ignorato, e perciò, di fatto, la Commissione terza è naturalmente
abortita; saltata ben bene, da vero master chef: con la presenza, in
aula, di consiglieri (Celesti, Sforzi di Sel e altri) che però non rendevano legittima la
seduta, perché la commissione era provocatoriamente anemica e priva dei suoi componenti
naturali.
Della stampa, fra gli uditori, c’era
anche il collega Simone Trinci della Nazione e
così il Sindaco non è riuscito a trattenersi dalla voglia di parlare e ha fatto accendere i microfoni
per illustrare il suo bando di affidamento-Pum.
Miracolo. Come già avevo
scritto, il bando, mai nato in 12 mesi, èccotelo sfornato in overbooking
di gestazione: un anno intero! Certo che il Sindaco è stato – come si direbbe –
snobbato alla grande anche dalle sue stesse truppe – tipo, tanto per non fare nome e cognome, Lattari, a quanto
mi hanno fischiato all’orecchio. E certo che, dinanzi a scivoloni di questo
genere, è difficile solo poter pensare che Pistoia possa risalire quella china
che le rimprovera Il Sole 24 Ore.
Plutarco di Cheronea |
Bella botta anche con il Pum, non c’è
che dire. Bel flop.
È astio, questo, come dice il mio
critico lettore, nei confronti di Bertinelli e della Giunta?
E per cosa, di grazia? Perché forse
vorrei batterli tutti e tutti insieme sul numero degli errori e degli inciampi
di cui hanno costellato, sinora, la loro discutibilissima azione democratico-amministrativa?
Meglio sorvolare, via... Mi soffermo
solo su un sussurro da gossip.
Mi hanno detto (e se non è vero, è pur
sempre un aneddoto verosimile, di quelli che sarebbero piaciuti assai a
Plutarco di Cheronea – gli studenti del Forteguerri, Bertinelli compreso,
ripassino letteratura greca) che uno dei fedelissimi avrebbe mormorato: «Tanto domattina leggiamo tutto su Quarrata/news…».
Che ridere! La cosa mi diverte, perché
anch’essa è sbagliata.
Come vedete su Quarrata/news
tutto questo lo potete leggere direttamente stasera.
Quasi in tempo reale…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 27 dicembre 2013 | 22:07 - © Quarrata/news]
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