Due proposte di laboratorio con Maestri
del panorama internazionale – “Corpo e musica” e percezione sensoriale anche per persone
affette da disabilità
PISTOIA. Finite le Feste riprende l’attività del Funaro di Pistoia
con alcune proposte fra spettacolo e formazione.
Il 10 gennaio (e fino al 12), Jean-Jacques Lemêtre del Théâtre du Soleil di Parigi presenta un laboratorio dal titolo “Il corpo musicale”. Pensato per i diversi artisti della
scena - attori, ballerini, cantanti o musicisti – ma anche per non
professionisti il laboratorio verterà sulla ricerca e la sperimentazione delle possibilità
sonore del proprio corpo.
La pratica offrirà l’opportunità di esplorare, nello
specifico, il linguaggio di ciascuno, non solo attraverso la voce ma anche
attraverso le potenzialità ritmiche, melodiche, armoniche del proprio corpo: il
modo di camminare, i movimenti, le punteggiature, il respiro, la velocità
di parola, i timbri sono già suoni. Jean-Jacques Lemêtre interroga l’artista
sui rapporti con ciò che lo circonda, per approfondire la relazione tra il
ritmo e la musica teatrale. Il metodo fa appello ad una nuova iniziazione alla
ritmica del corpo e alla metrica del linguaggio senza l’uso di strumenti
musicali. Il corpo diventa una tastiera musicale. Figura emblematica del
Théâtre du Soleil (fondato e diretto da Ariane Mnouchkine), di cui firma tutte
le creazioni musicali da più di trenta anni (tra le tante quelle per Tambours
sur la digue, L’Orestie, Le dernier Caravansérail, Les
Éphèmères ), Jean-Jacques Lemêtre, musicista, compositore, insegnante,
costruttore e collezionista di oltre 2800 strumenti di ogni epoca scovati in
ogni angolo del mondo, ha anche lavorato per il circo, il cabaret, il cinema,
la televisione, la danza. Nel 2012 ha debuttato a sua firma, a Montreal, Babel,
opera lirica in cui gli strumenti dell’orchestra sono stati sostituiti da voci
umane in oltre 1800 lingue e dialetti del mondo, raccolte come registrazioni
dagli anni novanta in poi. Per Jean-Jacques Lemêtre la composizione musicale,
presente fin dalle origini del teatro, trova la sua dimensione nell’elaborazione
drammaturgica di uno spettacolo. Per l’artista teatro, danza e musica devono
tendere ad una simbiosi per comporre l’opera.
Giovedì 16 gennaio, per i più piccoli, una nuova “puntata” del Raccontamerende:
alle ore 17.00, nella Caffetteria del Funaro letture e animazioni seguite da
una gustosa merenda. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con Slow
food e cura di Massimiliano Barbini, così come quello del giorno dopo, venerdì
17 gennaio (dalle ore 19), “Leggiamo poi si vedrà”. Un libro
e un film che raccontano la stessa storia o storie in qualche
modo collegate, sono l’oggetto di questa divertente indagine sui differenti
linguaggi dell’arte. Alle ore 20.00 verrà presentato “Quel che resta del
giorno” di Kazuo Ishiguro e alle ore 20.30 è in programma la
visione della sua trasposizione cinematografica, firmata da James Ivory.
Il tutto è preceduto da un aperitivo.
Sabato 18 gennaio, alle ore 17, va in scena lo spettacolo per bambini “Osvaldo
e il suo doppio” di Stefano Carretta. In questo lavoro che prende le mosse
da tecniche e poetica del teatro di strada il guitto si ribella, toglie
la maschera. La tradizione dei giullari, dei saltimbanchi, dei commedianti
della Commedia dell’Arte si rigenera: “far credere vero il falso e falso il
vero”, ecco il messaggio. Nella confusione si svela la verità e l’attore non è
più protagonista della scena, è semplicemente il fruitore di un accadimento.
Senza maschera diventa specchio del pubblico per una riflessione sulle finzioni
che ognuno si trova a vivere. Essere un pagliaccio e riappacificarsi con
la propria radice genealogica è possibile: “Il pagliaccio è una religione”,
dice Stefano Carretta citando Alejandro Jodorowsky per introdurre il pubblico
nel suo mondo e quello di Osvaldo.
Dal 24 al 26 gennaio in programma un laboratorio che utilizza gli strumenti della
ricerca di Enrique Vargas e il Teatro de los sentidos, di cui le
due insegnanti, Patrizia Menichelli e Romina Breschi fanno parte. La
particolarità di questo appuntamento è quella di rivolgersi ad un pubblico misto:
abili (operatori sociali, insegnanti, artisti e persone interessate) e
diversamente abili, tutti coloro, sopra i 16 anni, che intendano
sperimentarsi in una nuova percezione espressiva sono invitati. Ai primi è
richiesta la partecipazione per un giorno in più (il 24 gennaio) alla luce del
fatto che spesso, nel diversamente abile la percezione sensoriale è più
sviluppata, quindi materia “più semplice” da apprendere (per loro la partenza è
prevista per il 25 gennaio, infatti). L’esperienza propone la possibilità di
addentrarsi nel proprio sentire e nel mondo delle percezioni, alla scoperta del
corpo in un continuo dialogo tra sé e l’altro. Un percorso di
sensibilizzazione, di ascolto e di rielaborazione creativa attraverso i
materiali naturali. Le conversazioni non verbali sono mezzi che suggeriscono
nuove forme d’incontro e di vicinanza con l’altro.
Il laboratorio è realizzato in
collaborazione con “Skacciapensieri”, progetto per adulti dis & abili per
conto dei Comuni di Agliana, Quarrata e Montale gestito dalla cooperativa
sociale “Gli Altri” di Pistoia.
Qui la brochure completa della Stagione (sfogliabile)
Sul sito del Funaro www.ilfunaro.org
qui gli spettacoli
qui i workshop
professionali
qui tutte le novità della Scuola dei
sensi di Enrique Vargas
qui i corsi di
teatro per tutti
Il Funaro Centro Culturale
Via del Funaro 16/18 – 51100 Pistoia –
Italia
T/F +39 0573
977225 T +39 0573 976853 Mail info@ilfunaro.org
Web www.ilfunaro.org Facebook Il Funaro
Ufficio stampa Elisa Sirianni Mail siri@yahoo.it
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 31 dicembre 2013 | 19:06 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.