PISTOIA. Programmazione, controllo e rendicontazione delle attività
della macchina comunale, valorizzazione del merito e della produttività, un’organizzazione
della struttura più rispondente alle esigenze dei cittadini, una maggiore
trasversalità nel lavoro degli uffici, per meglio conseguire gli obiettivi di
mandato: sono queste alcune delle caratteristiche del nuovo regolamento sull’ordinamento
degli uffici e dei servizi, deliberato oggi dalla giunta comunale.
Il regolamento, che nel 2011 era già
stato oggetto di modifiche di adeguamento alla Legge 150/2009, la cosiddetta
Riforma Brunetta, è stato adesso rivisto radicalmente sulla base delle
innovazioni introdotte in questo mandato amministrativo da tre elementi
fondamentali.
In primo luogo, il Consiglio Comunale aveva deliberato a giugno
del 2012 i nuovi criteri generali sull’ordinamento
degli uffici e dei servizi. Successivamente, nell’estate 2012, la Giunta
comunale ha operato una prima ristrutturazione organizzativa generale dell’Ente,
riducendo il numero dei dirigenti e dei servizi. Infine, dal dicembre del 2012
ai primi mesi del 2013, le leggi sull’anticorruzione e sulla trasparenza degli
incarichi pubblici sono intervenute a indicare nuove regole di comportamento
per chi lavora nella pubblica amministrazione, prontamente adottate dall’amministrazione
comunale nel Piano per la prevenzione della corruzione con la delibera di
giunta del 6 giugno 2013.
I punti rilevanti di novità del
regolamento sono ispirati a quanto scritto nel programma di mandato del Sindaco
in materia di personale: il ridisegno della struttura organizzativa e dei suoi
principali processi operativi, finalizzato ad incrementare l’efficacia e l’efficienza
del servizio pubblico; la riduzione di tutti i costi, fissi e variabili, di
funzionamento delle strutture comunali; il generale recupero di produttività
delle strutture funzionali; la revisione di tutte le posizioni dirigenziali e
di quelle dei responsabili dei servizi; la valorizzazione delle professionalità
esistenti ai vari livelli dell’organizzazione; il miglioramento dei servizi ai
cittadini e alle imprese.
Il nuovo regolamento, in coerenza con
tutte le politiche sul personale operate fin qui dalla giunta, muove nel senso
di una maggior corrispondenza dell’organizzazione interna dell’Ente alle
esigenze dei cittadini e, dunque, di una sempre maggiore efficienza della
struttura comunale.
Le modifiche apportate al nuovo
regolamento interessano diversi ambiti. Le funzioni del segretario generale
sono state dettagliate e integrate, in riferimento ai rapporti con la dirigenza
– che coordina sotto il profilo giuridico –, alle competenze in materia di
controllo strategico e di sistema dei controlli interni. L’organizzazione
generale dei servizi è stata modificata. La precedente strutturazione
gerarchica è superata a seguito della abrogazione per legge della figura del
direttore generale, ma anche perché è stata prevista la soppressione delle
cosiddette “aree dirigenziali” (ambiti di coordinamento di più servizi),
sostituita da un’articolazione su un unico livello, composta dai servizi e
dagli uffici di staff in diretto rapporto con il Sindaco.
Importanti modifiche hanno valorizzato
il ricorso a forme organizzative flessibili, intersettoriali e finalizzate al
lavoro per obiettivi, sia attraverso l’istituzione di unità di progetto,
operanti per il tempo necessario a realizzare particolari progetti, e composte
da personale afferente a diversi servizi; sia tramite la conferenza dei
dirigenti che è di coordinamento delle attività generali dell’ente, e i
comitati ristretti per singoli obiettivi trasversali. Sono state inoltre
modificate le modalità dell’attribuzione degli incarichi dirigenziali,
sottolineando la loro natura fiduciaria in rapporto con il Sindaco e rendendo
più rigorosi i requisiti per gli incarichi ad interim. La nuova disciplina del personale prevede inoltre criteri
precisi: per l’assegnazione del personale ai singoli servizi, indicando come
prioritaria la funzionalità al raggiungimento degli obiettivi; per la mobilità
interna, anche prevedendo bandi e manifestazioni d’interesse per individuare
figure atte a coprire esigenze organizzative degli uffici; per i cambi di
profilo, a seguito di inidoneità o di riconversione e formazione del personale
a nuovi obiettivi; per la definizione delle tipologie di lavoro da organizzare
con servizi di reperibilità e turnazione. In generale la struttura dovrà
rispondere a forme razionali di organizzazione del lavoro, coerenti con la
valorizzazione del merito, l’ottimizzazione della produttività, e il rispetto
degli obiettivi di governo: a questo scopo l’Ufficio Personale assume maggiore
responsabilità, in rapporto agli altri servizi e rendicontando alla Giunta
sulla sua attività.
Si è infine modificata nel senso del
massimo rigore sia la disciplina degli incarichi esterni, limitando a 5.000
euro la soglia sotto la quale affidare direttamente gli incarichi (al di sopra
si devono sempre seguire procedure di selezione pubblica), sia la disciplina
degli incarichi extraistituzionali ai dipendenti. L’autorizzazione, rilasciata
dal segretario generale, è prevista nel caso in cui non solo l’incarico non
pregiudichi il pieno svolgimento del lavoro dentro l’ente, ma anche si dimostri
possa rappresentare un arricchimento per l’ente stesso. Anche gli incarichi non
remunerati e previsti dalla legge, che non necessitano di autorizzazione,
devono essere preventivamente comunicati. In ogni caso, questi incarichi non
possono essere più di tre all’anno e non devono superare complessivamente il
30% dello stipendio lordo percepito.
[quilici
– uff. sindaco pt]
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[Lunedì 20 gennaio 2014 | 19:57 - © Quarrata/news]
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