di Silvio Lenzini [*]
CUTIGLIANO. Tiziano Bencini commentando il 4 gennaio scorso la seconda lettera
a firma di Marco Poli uscita su Quarrata/news chiede: “Si leggono e
sentono tantissime critiche sui sindaci di Pistoia, Quarrata, San Marcello,
Cutigliano, Agliana, Serravalle Pistoiese, etc. etc. etc. Ma, quando era il
momento di scegliere (e di cambiare) qualcuno li avrà pur votati questi signori
o no?”.
Ebbene confermo – per quanto riguarda
Cutigliano – che l’elezione del sindaco Carluccio Ceccarelli e dei componenti
la sua lista raccolse, anche il mio voto. Vero è che Ceccarelli vinse perché
beneficiò della scissione del centro-sinistra che presentò alle amministrative due
liste capeggiate rispettivamente dai due ex sindaci Graziano Nesti e Marina
Lauri. Il risultato venne a confermare che gli impegni che Ceccarelli assumeva
– su richiesta di assemblee preelettorali – corrispondevano alle aspettative
del suo elettorato.
Ceccarelli promise:
– il no al Comune Unico tra
Abetone-Cutigliano-Piteglio e San Marcello proposto dal Pd pistoiese e di San
Marcello;
– la sostituzione del Segretario comunale;
– l’accertamento del percorso seguito
dalla società Pubblico-privata “Cutigliano Futuro” che – costituita dall’ex
sindaco Nesti e presieduta da uomini di sua fiducia – oltre a non raggiungere
le finalità sperate, aveva dilapidato grossissime somme; una attenta verifica
collegata alla vendita del grande complesso turistico di proprietà comunale
Rondò Priscilla di cui dovevano essere resi noti alcuni passaggi che
includevano la sparizione di tutte le attrezzature della moderna cucina; delle
17 camere da letto; del bar; della pizzeria; della sala ristorante con dotazione
di tavoli, sedie, stoviglie per 200 coperti; della biancheria (tovaglie,
tovaglioli, lenzuoli e federe lasciate dal precedente gestore ed elencate in un
verbale di riconsegna).
In più Ceccarelli accolse il
suggerimento di nominare due assessori scegliendoli in una rosa più ampia
sottoposta alla sua attenzione dal comitato elettorale composto – tra gli altri
– dall’ex sindaco Dc Enzo Lenzini e da Giuliano Sichi, rappresentante del Pdl.
Appena eletto, Ceccarelli nominò 3
assessori (Rossella Colò, Fausto Antonio Gonfiantini e Paolo Pistolozzi) ma non
designò il suo vice; rimandò la nomina del quarto assessore; non sostituì il
Segretario comunale; né tenne in considerazione le richieste riguardanti la
società Cutigliano Futuro di cui peraltro il Comune deteneva la maggioranza
azionaria; né si preoccupò di sapere dove, come e quando avevano preso il volo
i mobili che costituivano la dotazione del complesso Rondò Priscilla.
Rimasi quindi assai perplesso quando
venni a conoscenza che il sindaco come primo atto dall’assunzione della carica
ordinò che i cartelli di divieto di sosta in essere davanti al suo albergo e al
fronteggiante bar di sua proprietà venissero immediatamente rimossi.
I primi nodi vennero al pettine nell’aprile
2010 quando l’assessore Rossella Colò si dimise sostenendo – in privato – di
non essere stata messa in condizione di dare risposte a quanto l’elettorato
aveva richiesto.
Nel mese di maggio il sindaco sostituì
la Colò dimessasi anche da consigliere comunale; Ceccarelli nominò come
assessore esterno Giuliano Sichi affidandogli – tra le altre deleghe – quella
per il turismo. In questa veste Sichi intervenne più volte sulla Provincia sull’utilizzo
dello Iat (Ufficio Informazioni Turistiche) dei Casotti sostenendo l’importanza
della sua presenza (voluta a suo tempo sia da Carluccio Ceccarelli che dal capo
comprensorio del Pd Valiani) assicurando che il Comune avrebbe affiancato al
personale trasferito dall’Agenzia per il Turismo una persona designata dalla
pro loco.
La scelta – effettuata tramite una
cooperativa – cadde sulla nuora dell’assessore e suscitò invidie, commenti e
disapprovazione.
Ci fu chi rammentò le oscure vicende
che avevano coinvolto il Sichi quando ricopriva la carica di fiduciario e
legale rappresentante dell’Associazione Maestri di Sci ed, in particolare, l’esclusione
operata nei confronti di un candidato maestro. Nonostante le accuse la cosa non
ebbe l’accoglimento sperato. Ma evidentemente il fuoco covava sotto la cenere
tanto che nei primi giorni del 2011 cominciarono a circolare voci – provenienti
dalla Comunità Montana – che mettevano in dubbio la regolarità degli atti
amministrativi facenti capo al Sichi, addetto e/o responsabile di settore
contabile ed economato del suddetto Ente.
Svoltesi le elezioni amministrative di
San Marcello con la conseguente entrata in carica della signora Silvia Cormio
del Pd che veniva a sostituire sulla poltrona di sindaco Carla Strufaldi, quest’ultima
era decaduta dalla carica di presidente della Comunità montana e così Carluccio
Ceccarelli, già componente della Giunta dell’ente, fu eletto presidente della
Comunità Montana.
In occasione della Festa dell’Associazione
dei Carabinieri in congedo, tenutasi nel Palazzo Comunale di Cutigliano e a cui
io partecipavo come corrispondente de La Nazione, mi accorsi che – a
differenza del passato – non partecipava assieme al sindaco l’assessore
Giuliano Sichi, sempre presente in manifestazioni di questo tipo sia perché carabiniere
di complemento che componente il Consiglio direttivo dell’associazione montana.
Meravigliato, a fine cerimonia, chiesi
a Ceccarelli il perché dell’assenza e lui, prima menando il can per l’aia e poi
cedendo alle insistenze del cronista (già informato di cosa stava bollendo in
pentola) mi confermò che il Sichi aveva rassegnato nelle sue mani “per motivi
personali” il mandato di assessore.
Quando poi gli dissi se tutto questo
era da mettere in relazione alle voci di una denuncia fatta da alcune
dipendenti della Comunità Montana addette all’ufficio del Sichi, Ceccarelli mi
assicurò di averlo precauzionalmente sospeso dall’incarico e di essersi fatto
consegnare le chiavi dell’Ufficio.
Telefonai per avere notizia alla
consorte del Sichi ricevendo come risposta che il marito era assente e che non
aveva rassegnato dimissione alcuna. Preparato ed inviato in redazione l’articolo
verso le 16, mi telefonò Ceccarelli (evidentemente contattato dalla consorte
del Sichi) dandomi del pazzo appena saputo dell’invio dell’articolo e
sostenendo che lui non mi aveva detto niente. Al che risposi che mi querelasse
e lui fece cessare immediatamente la comunicazione.
Da allora il sindaco ha interrotto ogni
rapporto sia amichevole che istituzionale, tanto che soltanto nel 2013 sono
riuscito – dopo una richiesta fatta con raccomandata con ricevuta di ritorno – a
farmi rilasciare un intervista continuamente interrotta dalle telefonate.
Non mi ha ignorato perché – quando in
un articolo parlavo del Comune – si fiondava sempre in redazione affermando di
non stare a pubblicare nulla di quanto inviavo e chiedendo di mettermi la “mordacchia”.
A questo riguardo l’ultimo intervento lo ha fatto a seguito di un mio articolo
con il titolo “Natale in sottotono” di cui ha chiesto l’integrale
pubblicazione. Poi, quando ha visto la sua “fatwa” non integralmente pubblicata
(la redazione aveva tagliato frasi passibili di querela) si è preoccupato di
inondare bar ed altri esercizi pubblici con volantini in cui è riprodotta la
lettera in questione.
A questo – che può rientrare tra rapporti
intercorrenti tra privati – devono aggiungersi le delusioni di gran parte di
chi ha votato Ceccarelli e la sua lista.
Queste delusioni riguardano:
– l’inconsistenza dell’azione
amministrativa che nulla ha fatto per rimuovere le ben conosciute cause
strutturali del bilancio;
– la carenza di assemblee per
monitorare i desiderata della popolazione;
– la scarsa presenza in Comune del
sindaco e degli assessori Pieracci e Gonfiantini;
– le proteste espresse da chi gli
addebita di fare esclusivamente il proprio interesse;
– il non avere attivato, da presidente
della Comunità, l’Unione dei Comuni;
– di aver tradito la volontà dei suoi
elettori perseguendo la via della fusione fatta cadere dall’alto di interessi
lobbistici e di politicanti dequalificati e essere stato tra i fondatori del
Comitato per il cosiddetto Comunone-Dynamone;
– di non avere attivato azioni per
cercare di risolvere i problemi dell’ex Rondò Priscilla;
– di non aver presentato e sostenuto
progetti e chiesto finanziamenti per il Centro Benessere e per la piscina la
cui gestione è tuttora discontinua;
– di non aver difeso con la dovuta
efficacia lo smantellamento dell’Ospedale di San Marcello;
– di aver gestito il Comune riducendo i
servizi o addirittura eliminandoli (vedi la biblioteca; detrazioni per famiglie
disagiate);
– di non aver mosso foglia, nonostante
la delega del turismo attribuita a se stesso, per rivendicare l’importanza della
presenza turistica del territorio comunale;
– di non aver presentato richiesta alla
Regione per ottenere quei contributi di cui ha fatto largo uso il Comune di
Abetone;
– di aver proclamato la messa in pari
in bilancio senza vendere nessun gioiello di famiglia quando ha venduto il
piano terra degli ex-macelli e l’ultimo piano del Palazzo degli Uffici.
Concludo confermando la mia totale
delusione e condivido chi sostiene che Carluccio Ceccarelli & compagni
siano da considerare in assoluto i peggiori amministratori che ha avuto il
Comune di Cutigliano nel corso della sua vita.
[*]
– Elettore di Cutigliano
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[Venerdì 10 gennaio 2014 | 19:56 - © Quarrata/news]
Caro Silvio, non hai dimenticato qualcosa? Secondo me si, e sono tutti gli accordi di non aggressione. Comunque siamo ai giorni di pensare al nuovo consiglio, alle elezioni ma con quale spirito? Varrà la pena impegnarsi o si allungherà solo un'agonia. Questo è il dilemma più grosso insieme all'ipocrisia di molti che pensano al loro orto mentre intorno sta franando tutto
RispondiEliminaNon si preoccupi. C'è la Magistratura,no? Sempre che piatti,tovaglie e suppellettili non siano serviti e non servano ai cacciatori di montagna, della sua aria fresca e delle altre prelibatezze del luogo, anche muliebri.
RispondiEliminaC'è solo da augurarsi che la imminente tornata elettorale faccia presentare, al voto dei cutiglianesi, persone serie e capaci ...
RispondiEliminaCaro Silvio,
RispondiEliminaa volte i rancori personali offuscano la mente e fanno vedere le cose in modo non corretto. Ti ricordo che abbiamo trovato una bilancio disastrato al limite del commissariamento con entrate e uscite quasi del tutto ingessate e ingestibili per la loro precarietà, mutui ingenti da pagare che abbiamo sempre onorato, debiti fuori bilancio, regolarmente accertati e iscritti a bilancio e tutto ciò senza rinunciare ad erogare servizi ai cittadini anche se non lo nascondo,a volte, con qualche pecca.Questa amministrazione è riuscita,nonostante sotto le mire della Corte dei Conti (Cutigliano era fra i comuni più indebitati d'Italia) a far funzionare quasi costantemente la piscina nonostante le pessime condizioni in cui l'abbiamo trovata: sono stati eseguiti lavori alle strutture dei tennis, rinnovato la palestra, effettuato lavori in loc Costa , messo in sicurezza il fiume Sestaione ecc.ecc. e tutto ciò senza accedere a nessun mutuo. Ti ricordo anche che da quest'anno giungeranno a scadenza diversi mutui che libereranno risorse ingenti per le casse comunali e che, mi auguro, i prossimi amministratori sapranno sfruttare nel migliore dei modi rendendo più competitivo e migliore questo nostro comune. Spero che queste poche righe abbiano avuto il risultato di fatti riflettere un attimo e di modificare il tuo giudizio a dir poco ingeneroso verso questa amministrazione che , composta da persone non abituate alla politica, è risultata anche la meno onerosa per le casse pubbliche e quindi per l'intera collettività cutiglianese. Amministrare in Italia non è facile, siamo pieni di burocrazia e a volte,seppur con tutte le buone intenzioni ci si trova a sbattere contro un muro inoltre ti ripeto che la situazione economica generale non ci ha certo avvantaggiati.Comunque voglio precisare che Ceccarelli ci ha messo il massimo impegno nello svolgere le sue funzioni di Sindaco e credo lo abbia fatto in modo degno e costruttivo. Certo ognuno è libero di pensarla come vuole! Ti saluto cordialmente Luigi
Caro Luigi,
RispondiEliminale aspettative derivano dalla dirompente campagna elettorale del 2009 nella quale avreste "spaccato" mari e monti qualora vi fosse stata concessa la facoltà di governare. Purtroppo non è stato così. Quanto affermi lo prendiamo come dati di fatto, escludendo la sistemazione del Sestaione per evidente offesa all'intelligenza comune. I fatti salienti della campagna elettorale:
1) Cutigliano Futuro: far completa luce su cosa è accaduto, il comune sarà trasparente ... etc etc ... Risultato: Nessuno sa niente, è stata portata avanti la liquidazione impostata (prima criticata) da Marina Lauri senza ricercare responsabilità - Il popolo non ne sa niente!
2) Rondò Priscilla: Inutile ogni commento, il risultato è sotto gli occhi di tutti. La società non è in fallimento ha solo dirottato altrove gli investimenti ...
3) Personale dipendente: gli esuberi annunciati in campagna elettorale si sono concretizzati in un pensionamento non sostituito ... un po' poco rispetto alle attese
4) Promozione territoriale: all'indomani della resa da parte dei "marescani" (quelli "di fuori") l'Ass. Pistolozzi fece una chiamata con una risposta ampia. Ebbene, le proposte nate in quell'occasione sono rimaste "parole al vento" e, come nel caso del Rondò Priscilla, non ci sono commenti è sufficiente osservare gli eventi.
Vorrei tanto essere smentito entro la fine del vostro mandato.
Scrivo questo commento dopo aver letto oggi su questo blog la lettera del cittadino di Cutigliano, Reggiannini Armando a Graziella Cimeli, interessato come tanti altri perchè venga fatta luce su questo vergognoso ammanco e perché venga rimesso al centro dell’attenzione questo fatto. Forse, a tre anni di distanza dalla scoperta del fatto, tutti ci aspettavamo che la Magistratura ci mettesse, o meglio ci avesse già messo a conoscenza di quanto successo.
RispondiEliminaTutti sapevano dell’intrallazzi e anche oltre l’intrallazzi del Sig. S.G. fin da fine anni ’90, ovviamente con importanti coperture, perché tutto parte dalla Comunità Montana, ed è li che si è consumato questo scellerato patto tra quell’ente, tutte le amministrazioni, chi le governava e chi le controllava da livelli più alti, che ha portato alla distruzione economica, all’attacco dei servizi e del tessuto sociale della Montagna abbandonato a se stesso. TUTTI gli attuali politici sapevano, non sono certo mancati negli anni i segnali e gli avvertimenti di una gestione “allegra” ma si sono guardati bene dal controllare quello che succedeva, hanno fatto solo i loro interessi personali.
Sig. Valentini lei è penoso, è chiaro, la sicurezza non tanto del Sestaione ma di quello che si trova nel letto del Sestaione doveva essere garantita e, con i soldi dei contribuenti e non con quelli di chi ne è il proprietario e ne ha tutti i vantaggi economici, oltretutto con una dubbiosa concessione, provi a parlarne con il sindaco di Cutigliano in carica nel lontano 2003.
Se permette questo è un autogol. Ma quale ricompensa l’hanno promesso? Lei Sig. Valentini, non sarà mica tra quelli che crede alle cassettate di lettere che volevano il Sig. S,G. assessore al comune di Cutigliano?
Ma sembra che tante cose le sapesse anche l’autore dello scritto, perché le denuncia solo ora?
Anche altri arrivati ad amministrare più recentemente, per esempio il sindaco di Abetone, - che non poteva, vista la sua attività imprenditoriale non conoscere il passato del Sig. S.G - che nell’estate del 2012 gridava ai giornali che avrebbe denunciato la portavoce del comitato per il recupero dei soldi della defunta Comunità Montana, si è guardato bene dal farlo, era più conveniente tenersi i piazzali, i fondi commerciali e soprattutto i cannoni a gratis, portati dalla befana come nel caso ScaJola, pagati con i soldi degli onesti contribuenti, che imbarcarsi in una ridicola avventura giudiziaria.
Dimenticavo, Il sindaco non lo sapeva di chi erano i cannoni, l’ha detto lui. Dimenticavo poi, prima di denunciare la portavoce del Comitato, perché nei due anni passati nel consiglio della ex Comunità Montana non ha mai chiesto un resoconto contabile e storico di questo ente e si è mai dissociato, neppure dopo la scoperta dell’ammanco? Le sue imprese erano amministrate nello stesso modo?
Quello che purtroppo dispiace è che la Valle del Sestaione, fino ad ora conosciuta da tutti per l’onestà e la laboriosità dei cittadini, il paesaggio e la grande poetessa Beatrice, in futuro verrà ricordata per aver dato i natali a un gruppo di personaggi che con i loro squallidi intrallazzi, ne hanno distrutto l’immagine e la credibilità.
signor montanaro Lei che si nasconde con uno pseudonimo ci metta la faccia per quello che pensa e scrive. Se Lei che sta accusando tutto e tutti di sapere come funzionavano le cose nella comunità montano e che tutti sapevano quindi lo sapeva anche Lei, allora perchè non è andato dalla magistratura a fare denuncia? Devo correggere le righe scritte in precedenza , volevo riferirmi al fiume Lima che è stato messo in sicurezza a livello del campeggio le Betulle, per quanto riguarda il Sestaione non mi pronuncio e non mi pronuncio su di Lei che parla e scrive in modo del tutto improprio, scrive, scrive, parla parla e molte volte mi scusi a vanvera...
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