PISTOIA. L’amministrazione comunale risponde all’intervento di Confesercenti sulle politiche della mobilità e le riforme
della pubblica amministrazione.
Ecco il testo:
L’intervento di stamattina del
presidente della Confesercenti Maurizio Innocenti e del direttore Riccardo
Bruzzani – spiega l’Amministrazione comunale di Pistoia – merita una risposta,
per quanto di competenza del Comune di Pistoia, per ribadire le scelte compiute
fin qui dall’Amministrazione, proprio nella logica della riduzione della
pressione fiscale, della sua ridistribuzione a favore delle fasce più deboli
della popolazione e del massimo investimento delle risorse sui servizi rivolti
ai cittadini; scelte, queste, di volta in volta esposte e condivise con le
parti sociali e le categorie economiche.
I provvedimenti che hanno riguardato e
riguarderanno la mobilità, in particolare, non sono solo sono stati adottati a
seguito di un confronto con i cittadini residenti e le imprese, ma anche
sottoscritti in un protocollo d’intesa sottoscritto l’8 novembre 2012 dalle
associazioni di categoria del commercio, tra le quali ovviamente figura anche
Confesercenti.
Rispetto alla politica fiscale, l’amministrazione
ha compiuto scelte improntante all’equità e al principio “chi ha di più paga di
più, chi ha di meno paga di meno”. Così abbiamo agito sia per l’IMU, mantenendo
al minimo l’aliquota sulla prima casa e penalizzando le rendite, sia per la
Tares. Per quest’ultima, in particolare, l’amministrazione ha promosso e
sviluppato un lungo confronto con le categorie economiche che ha condotto lo
scorso 20 settembre alla sottoscrizione di una dichiarazione di impegno con cui
tutti i firmatari si sono impegnati a sostenere progetti che privilegino la
raccolta differenziata e un conseguente sistema tariffario, mettendo al centro
il principio di “solidarietà” e sottolineando la preoccupazione in merito all’aumento
della fiscalità dovuto al passaggio alla Tares. Ma soprattutto l’amministrazione
comunale ha adottato aliquote tese a ridurre le tariffe per l’intero sistema
economico e produttivo, utilizzando gli strumenti per le agevolazioni previste
dalla legge, e insieme ha destinato risorse del proprio bilancio, e non
direttamente a carico dei contribuenti, per esentare le fasce minime di
reddito.
Rispetto poi alla questione della
riduzione dei costi della politica e della spesa interna, l’Amministrazione
comunale pistoiese è impegnata da tempo in una radicale revisione della spesa,
che taglia drasticamente i costi di funzionamento dell’Ente, senza toccare di
un centesimo – anzi, in molti casi, aumentando – le risorse per i servizi al
cittadino. È intervenuta su tutte le utenze, dal telefono (–130.000 solo nel
2012) all’energia elettrica e all’acqua, sul personale il cui costo, fra il
2011 e il 2013 è calato di 2.400.000, cioè il 36% della spesa circa a fronte
del 38% dell’anno precedente. Dopo i tagli già profondissimi del 2012, quest’anno
è stata ulteriormente decurtata la spesa interna di oltre 4 milioni di euro,
risparmiando su tutto ma in particolare sui costi per il funzionamento delle
strutture e sulle utenze. Nel 2012 la spesa per le indennità degli
amministratori è stata ridotta di 239.304 euro, e nel 2013 il risparmio è stato
di 279.300 euro di cui 150.000 derivante solo dal taglio del 20% delle
indennità degli amministratori e dalla scelta di dimezzare il numero degli
assessori, rispetto agli otto precedenti. La Giunta ha rinunciato ai vari
benefit, ad esempio al telefono di servizio, con una riduzione di costi per
oltre 5000 euro l’anno.
Continueremo a muoverci su questo
solco, nella convinzione che, come scritto nel progetto di governo, “un Comune
che vuole cambiare il governo della città, investendo sul complesso delle
politiche pubbliche, deve iniziare da se stesso”.
[quilici
– ufficio sindaco pt]
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[Venerdì 10 gennaio 2014 | 19:07 - © Quarrata/news]
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