venerdì 10 gennaio 2014

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE ALLA CONFESERCENTI


PISTOIA. L’amministrazione comunale risponde all’intervento di Confesercenti sulle politiche della mobilità e le riforme della pubblica amministrazione.
Ecco il testo:

L’intervento di stamattina del presidente della Confesercenti Maurizio Innocenti e del direttore Riccardo Bruzzani – spiega l’Amministrazione comunale di Pistoia – merita una risposta, per quanto di competenza del Comune di Pistoia, per ribadire le scelte compiute fin qui dall’Amministrazione, proprio nella logica della riduzione della pressione fiscale, della sua ridistribuzione a favore delle fasce più deboli della popolazione e del massimo investimento delle risorse sui servizi rivolti ai cittadini; scelte, queste, di volta in volta esposte e condivise con le parti sociali e le categorie economiche.

I provvedimenti che hanno riguardato e riguarderanno la mobilità, in particolare, non sono solo sono stati adottati a seguito di un confronto con i cittadini residenti e le imprese, ma anche sottoscritti in un protocollo d’intesa sottoscritto l’8 novembre 2012 dalle associazioni di categoria del commercio, tra le quali ovviamente figura anche Confesercenti.
Rispetto alla politica fiscale, l’amministrazione ha compiuto scelte improntante all’equità e al principio “chi ha di più paga di più, chi ha di meno paga di meno”. Così abbiamo agito sia per l’IMU, mantenendo al minimo l’aliquota sulla prima casa e penalizzando le rendite, sia per la Tares. Per quest’ultima, in particolare, l’amministrazione ha promosso e sviluppato un lungo confronto con le categorie economiche che ha condotto lo scorso 20 settembre alla sottoscrizione di una dichiarazione di impegno con cui tutti i firmatari si sono impegnati a sostenere progetti che privilegino la raccolta differenziata e un conseguente sistema tariffario, mettendo al centro il principio di “solidarietà” e sottolineando la preoccupazione in merito all’aumento della fiscalità dovuto al passaggio alla Tares. Ma soprattutto l’amministrazione comunale ha adottato aliquote tese a ridurre le tariffe per l’intero sistema economico e produttivo, utilizzando gli strumenti per le agevolazioni previste dalla legge, e insieme ha destinato risorse del proprio bilancio, e non direttamente a carico dei contribuenti, per esentare le fasce minime di reddito.
Rispetto poi alla questione della riduzione dei costi della politica e della spesa interna, l’Amministrazione comunale pistoiese è impegnata da tempo in una radicale revisione della spesa, che taglia drasticamente i costi di funzionamento dell’Ente, senza toccare di un centesimo – anzi, in molti casi, aumentando – le risorse per i servizi al cittadino. È intervenuta su tutte le utenze, dal telefono (–130.000 solo nel 2012) all’energia elettrica e all’acqua, sul personale il cui costo, fra il 2011 e il 2013 è calato di 2.400.000, cioè il 36% della spesa circa a fronte del 38% dell’anno precedente. Dopo i tagli già profondissimi del 2012, quest’anno è stata ulteriormente decurtata la spesa interna di oltre 4 milioni di euro, risparmiando su tutto ma in particolare sui costi per il funzionamento delle strutture e sulle utenze. Nel 2012 la spesa per le indennità degli amministratori è stata ridotta di 239.304 euro, e nel 2013 il risparmio è stato di 279.300 euro di cui 150.000 derivante solo dal taglio del 20% delle indennità degli amministratori e dalla scelta di dimezzare il numero degli assessori, rispetto agli otto precedenti. La Giunta ha rinunciato ai vari benefit, ad esempio al telefono di servizio, con una riduzione di costi per oltre 5000 euro l’anno.
Continueremo a muoverci su questo solco, nella convinzione che, come scritto nel progetto di governo, “un Comune che vuole cambiare il governo della città, investendo sul complesso delle politiche pubbliche, deve iniziare da se stesso”.
[quilici – ufficio sindaco pt]
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[Venerdì 10 gennaio 2014 | 19:07 - © Quarrata/news]

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