di MARCO FERRARI
Passo per passo l’eutanasia della
struttura sanitaria di San Marcello
SAN MARCELLO-MONTAGNA. L’operazione progressiva e inesorabile di smantellamento
dell’Ospedale Pacini è stata pianificata nel tempo ed è stata caratterizzata da
estrema precisione, proprio come le caratteristiche che hanno contraddistinto il
lavoro del rinomato reparto di chirurgia soppresso all’inizio del 2013.
Significativi gli ultimi due eventi
verificatisi sul finire del 2012: il divieto di gestire le urgenze e lo stop
temporaneo, ma poi risultato definitivo, delle operazioni programmate.
Il primo, preparatorio del successivo,
è certificato da una circolare interna trasmessa dalla Als 3 di Pistoia, al
personale medico e infermieristico della struttura ospedaliera montana (vedi
documento 1). Il documento è del 28 novembre 2012, nonostante sulla circolare
sia erroneamente indicato, per un refuso interno all’Asl 3 Pistoia, il 2011.
Il firmatario, dott. Roberto Biagini direttore
degli Ospedali Riuniti di Pistoia, dispone che a partire dal 1* dicembre 2012
tutti i casi urgenti di competenza chirurgica, anche non necessariamente da
operare, che si potrebbero prospettare al pronto soccorso o nel reparto di
Medicina dell’Ospedale stesso, non potranno più essere gestiti nella locale
struttura, ma dovranno essere inviati all’Ospedale di Pistoia.
Con questo atto si toglie,
certificandola nero su bianco, la funzione principe propria di ogni Ospedale,
cioè quella di trattare le urgenze ed essere di conseguenza una struttura
salvavita. L’attività viene soppressa con un semplice atto interno dell’Als e
liquidata in pochissime righe, senza farlo precedere da nessun tipo di
confronto e discussione in sede di Conferenza dei Sindaci, che di lì a poco
sarebbe stata convocata per discutere e deliberare sul secondo evento che sancirà
la definitiva chiusura del reparto di chirurgia del Pacini.
A distanza di pochi giorni, dalla
diramazione della circolare, in data 10 dicembre 2012, si riunisce infatti la
Conferenza Provinciale dei Sindaci, per prendere atto e deliberare in merito alla
decisione assunta unilateralmente dall’Asl di sospendere, per un periodo di 30
giorni, l’attività di chirurgia programmata in tutto il distretto Pistoiese.
L’assise consiliare prende atto,
manifestando un’incerta contrarietà, che «la
Direzione Aziendale ha stabilito di osservare un periodo di chiusura delle sale
operatorie dei presidi ospedalieri con riferimento degli interventi non urgenti
[...] per il periodo di tempo compreso dal 10 dicembre 2012 e il 10 gennaio
2013» (vedi documento 2).
Per l’Ospedale di San Marcello viene
quindi sancita la chiusura totale del reparto di chirurgia e nonostante le
rassicurazioni di circostanza, il reparto sarà definitivamente soppresso.
Della riorganizzazione della Sanità si
tornerà a discutere in Conferenza dei Sindaci solo a giugno 2013, chiudendo,
come consuetudine, la stalla quando ormai i buoi sono scappati. Nel documento,
approvato all’unanimità, che ne esce – il
famoso e contestato patto territoriale – si stabilisce, in accordo con
la direzione dell’Asl, che le ulteriori riorganizzazioni dei presidi
distrettuali saranno d’ora in poi preceduti dalla preventiva concertazione con
i comuni interessati.
È singolare e oltremodo sintomatico,
notare la necessità degli estensori di esplicitare nel testo approvato, che la
disposizione vale anche per la Montagna (vedi documento 3, pag. 5, punto a
dell’allegato), come se questa non appartenesse alla provincia di Pistoia o perché,
forse, oggetto di un qualcosa (una discriminazione?) da non doversi ripetere
nel futuro.
In altri termini si ammette che fino al
17 di giugno, data di approvazione dei famosi patti territoriali, incisi
poi nel dicembre scorso nel bronzo da Marroni & C., l’Asl ha imposto ciò
che più le aggradava senza la benché minima e preventiva concertazione, con le
istituzioni locali, dimostratesi deboli e incapaci di impedire la dismissione
del fiore all’occhiello, per la qualità delle prestazioni, per i
riconoscimenti pubblici tributati, anche dalla stessa Asl e per la quantità
degli interventi, con numeri che neanche l’Ospedale di Pistoia riusciva a fare,
del reparto chirurgico di San Marcello Pistoiese.
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[Sabato 11 gennaio 2014 | 08:08 - © Quarrata/news]
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