sabato 11 gennaio 2014

SOPPRESSIONE DELL’OSPEDALE PACINI: UN’OPERAZIONE CHIRURGICA PROGRAMMATA


di MARCO FERRARI

Passo per passo l’eutanasia della struttura sanitaria di San Marcello

SAN MARCELLO-MONTAGNA. L’operazione progressiva e inesorabile di smantellamento dell’Ospedale Pacini è stata pianificata nel tempo ed è stata caratterizzata da estrema precisione, proprio come le caratteristiche che hanno contraddistinto il lavoro del rinomato reparto di chirurgia soppresso all’inizio del 2013.
Significativi gli ultimi due eventi verificatisi sul finire del 2012: il divieto di gestire le urgenze e lo stop temporaneo, ma poi risultato definitivo, delle operazioni programmate.

Il primo, preparatorio del successivo, è certificato da una circolare interna trasmessa dalla Als 3 di Pistoia, al personale medico e infermieristico della struttura ospedaliera montana (vedi documento 1). Il documento è del 28 novembre 2012, nonostante sulla circolare sia erroneamente indicato, per un refuso interno all’Asl 3 Pistoia, il 2011.
Il firmatario, dott. Roberto Biagini direttore degli Ospedali Riuniti di Pistoia, dispone che a partire dal 1* dicembre 2012 tutti i casi urgenti di competenza chirurgica, anche non necessariamente da operare, che si potrebbero prospettare al pronto soccorso o nel reparto di Medicina dell’Ospedale stesso, non potranno più essere gestiti nella locale struttura, ma dovranno essere inviati all’Ospedale di Pistoia.
Con questo atto si toglie, certificandola nero su bianco, la funzione principe propria di ogni Ospedale, cioè quella di trattare le urgenze ed essere di conseguenza una struttura salvavita. L’attività viene soppressa con un semplice atto interno dell’Als e liquidata in pochissime righe, senza farlo precedere da nessun tipo di confronto e discussione in sede di Conferenza dei Sindaci, che di lì a poco sarebbe stata convocata per discutere e deliberare sul secondo evento che sancirà la definitiva chiusura del reparto di chirurgia del Pacini.
A distanza di pochi giorni, dalla diramazione della circolare, in data 10 dicembre 2012, si riunisce infatti la Conferenza Provinciale dei Sindaci, per prendere atto e deliberare in merito alla decisione assunta unilateralmente dall’Asl di sospendere, per un periodo di 30 giorni, l’attività di chirurgia programmata in tutto il distretto Pistoiese.
L’assise consiliare prende atto, manifestando un’incerta contrarietà, che «la Direzione Aziendale ha stabilito di osservare un periodo di chiusura delle sale operatorie dei presidi ospedalieri con riferimento degli interventi non urgenti [...] per il periodo di tempo compreso dal 10 dicembre 2012 e il 10 gennaio 2013» (vedi documento 2).
Per l’Ospedale di San Marcello viene quindi sancita la chiusura totale del reparto di chirurgia e nonostante le rassicurazioni di circostanza, il reparto sarà definitivamente soppresso.
Della riorganizzazione della Sanità si tornerà a discutere in Conferenza dei Sindaci solo a giugno 2013, chiudendo, come consuetudine, la stalla quando ormai i buoi sono scappati. Nel documento, approvato all’unanimità, che ne esce – il famoso e contestato patto territoriale – si stabilisce, in accordo con la direzione dell’Asl, che le ulteriori riorganizzazioni dei presidi distrettuali saranno d’ora in poi preceduti dalla preventiva concertazione con i comuni interessati.
È singolare e oltremodo sintomatico, notare la necessità degli estensori di esplicitare nel testo approvato, che la disposizione vale anche per la Montagna (vedi documento 3, pag. 5, punto a dell’allegato), come se questa non appartenesse alla provincia di Pistoia o perché, forse, oggetto di un qualcosa (una discriminazione?) da non doversi ripetere nel futuro.
In altri termini si ammette che fino al 17 di giugno, data di approvazione dei famosi patti territoriali, incisi poi nel dicembre scorso nel bronzo da Marroni & C., l’Asl ha imposto ciò che più le aggradava senza la benché minima e preventiva concertazione, con le istituzioni locali, dimostratesi deboli e incapaci di impedire la dismissione del fiore all’occhiello, per la qualità delle prestazioni, per i riconoscimenti pubblici tributati, anche dalla stessa Asl e per la quantità degli interventi, con numeri che neanche l’Ospedale di Pistoia riusciva a fare, del reparto chirurgico di San Marcello Pistoiese.

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[Sabato 11 gennaio 2014 | 08:08 - © Quarrata/news]

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