Interpellanza al Sindaco Bertinelli
dal consigliere Pd – «Il Comune di Pistoia deve favorirne una fruizione
migliore»
PISTOIA. “L’amministrazione
comunale di Pistoia non può certo esentarsi dall’obbligo di valorizzare quanto
è stato fatto per restaurare l’antico oratorio del Santissimo Crocifisso”.
A cinque mesi dall’inaugurazione
di questo restauro, finanziato dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e dalla
Fondazione, Tommaso Braccesi, consigliere comunale Pd di Pistoia, ha preso
carta e penna per scrivere al sindaco Bertinelli nei giorni in cui questo “piccolo
e prezioso spazio” torna sotto i riflettori in occasione delle “Visite di
Primavera” del Fai. Il Comune, sembra sostenere Braccesi, ha fatto molto, ma
adesso non può disinteressarsi dal valorizzare un piccolo gioiello
architettonico e storico.
Ricordato il lavoro degli
architetti Galli e Suppressa per riproporre “un insieme di elementi decorativi
ricchi e pregevoli del Settecento pistoiese” sullo sfondo dell’ex monastero ora
sede del Liceo Forteguerri anche con il recupero dello spazio circostante,
Braccesi sottolinea “l’importante compito di coordinamento svolto dal Comune di
Pistoia, proprietario del manufatto” e pone al sindaco cinque domande.
In primo luogo se il
progetto per affidare la valorizzazione della cappella agli studenti del Liceo
è in corso di attuazione o meno; in secondo luogo quando sarà reso noto un
orario, anche minimo, di apertura al pubblico magari anche attraverso un
pieghevole illustrativo.
Tommaso Braccesi chiede
inoltre notizie sulla manutenzione e pulizia dell’intero spazio (“oggi affidata
in modo occasionale e saltuario ai volontari del Grifone”) ma anche sull’apertura
di tutti i diversi passaggi al bene da poco restaurato. Domandato poi se è vero
che il passaggio da via Borgo Melano risulta “quasi sempre chiuso”, il
consigliere di maggioranza pone un ultimo blocco di questioni, tutte legate
alla presenza della ex caserma dei Vigili del Fuoco: un manufatto – precisa – che “impedisce
la piena godibilità visiva dell’oratorio e dell’intero spazio aperto”.
Braccesi accenna dunque
alla possibile demolizione di questa struttura e anche alla necessità di
trovare una nuova sede al rione del Grifone. Ciò – precisa – ristrutturando e
mettendo a norma l’edificio adiacente al corpo principale del “Forteguerri”.
[comunicato]
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[Sabato 23 marzo 2013 | 19:25 - © Quarrata/news]
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