sabato 23 marzo 2013

BRACCESI SULL’ORATORIO DEL SANTISSIMO CROCIFISSO


Interpellanza al Sindaco Bertinelli dal consigliere Pd – «Il Comune di Pistoia deve favorirne una fruizione migliore»

PISTOIA. “L’amministrazione comunale di Pistoia non può certo esentarsi dall’obbligo di valorizzare quanto è stato fatto per restaurare l’antico oratorio del Santissimo Crocifisso”.
A cinque mesi dall’inaugurazione di questo restauro, finanziato dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e dalla Fondazione, Tommaso Braccesi, consigliere comunale Pd di Pistoia, ha preso carta e penna per scrivere al sindaco Bertinelli nei giorni in cui questo “piccolo e prezioso spazio” torna sotto i riflettori in occasione delle “Visite di Primavera” del Fai. Il Comune, sembra sostenere Braccesi, ha fatto molto, ma adesso non può disinteressarsi dal valorizzare un piccolo gioiello architettonico e storico.

Ricordato il lavoro degli architetti Galli e Suppressa per riproporre “un insieme di elementi decorativi ricchi e pregevoli del Settecento pistoiese” sullo sfondo dell’ex monastero ora sede del Liceo Forteguerri anche con il recupero dello spazio circostante, Braccesi sottolinea “l’importante compito di coordinamento svolto dal Comune di Pistoia, proprietario del manufatto” e pone al sindaco cinque domande.
In primo luogo se il progetto per affidare la valorizzazione della cappella agli studenti del Liceo è in corso di attuazione o meno; in secondo luogo quando sarà reso noto un orario, anche minimo, di apertura al pubblico magari anche attraverso un pieghevole illustrativo.
Tommaso Braccesi chiede inoltre notizie sulla manutenzione e pulizia dell’intero spazio (“oggi affidata in modo occasionale e saltuario ai volontari del Grifone”) ma anche sull’apertura di tutti i diversi passaggi al bene da poco restaurato. Domandato poi se è vero che il passaggio da via Borgo Melano risulta “quasi sempre chiuso”, il consigliere di maggioranza pone un ultimo blocco di questioni, tutte legate alla presenza della ex caserma dei Vigili del Fuoco: un manufatto – precisa – che “impedisce la piena godibilità visiva dell’oratorio e dell’intero spazio aperto”.
Braccesi accenna dunque alla possibile demolizione di questa struttura e anche alla necessità di trovare una nuova sede al rione del Grifone. Ciò – precisa – ristrutturando e mettendo a norma l’edificio adiacente al corpo principale del “Forteguerri”.
[comunicato]
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[Sabato 23 marzo 2013 | 19:25 - © Quarrata/news]

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