di EDOARDO
BIANCHINI
Quattro chiacchiere con Patrizio La Pietra – «La verità?
La sinistra ha sgovernato per decenni e ora cerca di mettere toppe con un falso
obiettivo»
PISTOIA-MONTAGNA. I problemi della Montagna fanno discutere: dall’ammanco in Comunità alla storia – spinta da tutti e non si sa bene perché – per la realizzazione dell’unione o della fusione dei Comuni.
Il Pdl non si è ancora ufficialmente pronunciato e così siamo andati
noi a stanarlo.
– Dunque, La Pietra, quale delle due soluzioni, secondo voi?
L’argomento si presta a varie considerazioni. Sono convinto si debba
partire da un fatto storico-culturale, prima ancora che politico-economico.
– Cioè?
Significa che da una parte non si può e non si deve anteporre l’aspetto
utilitaristico, ammesso che ci sia, pensando che nel più, il Comune Unico, ci
possa stare tranquillamente il meno, l’Unione dei Comuni.
L’ inizio del problema è culturale , ovvero, è concepibile
sacrificare la specificità dei singoli Comuni della Montagna con le loro
storie, culture, interessi e quant’altro, per una Entità sovracomunale calata dall’alto
e senza opportuna e doverosa discussione sul territorio?
Dall’altra però, bisogna cercare di dare risposte certe ai
cittadini, ottimizzando al massimo la gestione dei servizi. Quindi attraverso l’unione
dei comuni, completando al massimo i servizi associati, attivando un periodo di
stretto controllo sull’efficacia degli stessi e sulla soddisfazione dei
cittadini, possiamo ipotizzare l’inizio di un percorso che non è detto sfoci in
un Comune Unico.
– Condivisibile come premessa, ma già l’ipotesi è stata discussa in
Regione…
Su questo sono pienamente in disaccordo, per il metodo, ripeto, calato
dall’alto e non si sa da chi, senza dibattiti preventivi sul territorio.
Il Comitato per il Comune Unico non è stato proposto dalle rappresentanze
istituzionali del territorio, ma solo da un sedicente comitato che opera in
piena autonomia e, se posso dirlo, anarchia…
– Sarà pur vero, ma anche un vostro Sindaco, quello di Cutigliano,
si dimostra d’accordo con l’ipotesi del Comunone.
Quella di Carluccio Ceccarelli è una posizione personale che non
impegna il Pdl. Qualsiasi decisione, lo ripeto, sarà collegiale e solo dopo
aver ascoltato e valutato attentamente i pro ed i contro. D’altronde l’accelerazione
che si vuole dare, stranamente sponsorizzata in Regione da un Consigliere ex
Lega Nord, ci fa ulteriormente riflettere…
– Nel senso…?
Nel senso che il Pd ha suoi autorevoli rappresentanti in Regione
che stanno riparati e coperti, senza esprimersi ufficialmente; e la cosa è sospetta
e induce a pensare che tutto si riduca a miseri calcoli elettorali.
– Anche voi avete, però, i vostri rappresentanti in Regione.
Vero. E infatti con il nostro gruppo regionale siamo in contatto pressoché
continuo e la scelta di una decisione ufficiale non può prescindere dal volere
degli abitanti della Montagna che non possono essere messi di fronte, con un
referendum annunciato e frettoloso, a scelte che coinvolgono pesantemente il
loro futuro.
Vogliamo la massima partecipazione; e in tal senso, dopo aver rinnovato
i vertici politi del Pdl in montagna, insieme ai nostri Consiglieri, “batteremmo”
il territorio per comprendere quali siano i veri desideri dei nostri concittadini
della Montagna.
– Ma lei, personalmente, è favorevole o contrario al Comune Unico?
In tempi non sospetti mi sono pronunciato contro il Comune Unico.
Ma non sono pregiudizialmente contrario.
Aggiungo, però, con assoluta franchezza, che ho la netta
impressione che il tema del Comune Unico come panacea di tutti i mali, sia
stato introdotto nella discussione generale solo per distogliere l’opinione pubblica
dai veri problemi della Montagna.
– Quindi un argomento che in realtà non rappresenta l’obiettivo
primario, ma solo un espediente?
Esatto. Da decenni la montagna è stata sgovernata dalla sinistra,
prima e dal centro sinistra, poi, ad ogni livello, con scelte che hanno penalizzato
lo sviluppo e innescato il degrado.
Il CII, la Porrettana, l’ospedale e la Comunità Montana sono il
risultato di scelte e gestioni sbagliate fatte da chi ha pensato più al proprio
tornaconto che ai cittadini della Montagna.
Parlare solo di Comune Unico, senza andare a fondo alle criticità
della montagna, non diventa così un «falso obiettivo»…?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 18 marzo 2013 | 19:00 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.