venerdì 22 marzo 2013

PER UN’ALTRA PISTOIA: «MALTEMPO O ROSSI: COSA È PEGGIO?»


PISTOIA. Per la lista civica ecologista Per un’altra Pistoia, Enrico Guastini scrive:

Buongiorno.
Preghiamo di voler dare diffusione al seguente comunicato.
Le piogge di questa settimana hanno ricordato la fragilità della nostra regione, indebolita in parte dall’incuria, in parte dall’azione colpevole di chi si propone di amministrare e gestire il territorio senza avere le competenze necessarie. E qualche volta, senza avere la voglia di capire.
Enrico Guastini
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Insopportabile.
Il Governatore Rossi nei giorni scorsi annunciava di essersi sospeso lo stipendio per protesta, in attesa che arrivino gli aiuti statali, tra gli altri, agli alluvionati del 2012.
Ieri proponeva di chiedere lo stato di emergenza in modo da ottenere aiuti statali per rifondere i danni causati dal maltempo di lunedì:


«chiederemo al nuovo governo di escludere gli investimenti per gli interventi di messa in sicurezza idraulica e idrogeologica dal Patto di stabilità.
Ancor prima di chiedere nuove risorse chiederemo questo.
È assurdo finire sott’acqua per i vincoli di Maastricht».

Lodevole intento, se non fosse che secondo la legge da Rossi firmata l’anno scorso, all’indomani delle alluvioni che hanno sconvolto la Toscana a fine 2011, si legge:

LEGGE REGIONALE 21 maggio 2012, n. 21
Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d’acqua.

Art. 2
Interventi nelle aree a pericolosità idraulica molto elevata
È consentita la realizzazione di:
comma 1:
 • opere di difesa e regimazione idraulica;
 • infrastrutture di tipo lineare non diversamente localizzabili
comma 2:
 • ampliamento e adeguamento di opere pubbliche;
 • impianti (indipendenti o al servizio di aziende e insediamenti produttivi, oppure ampliamento o adeguamento di quelli esistenti) e relative opere per:
– raccolta e distribuzione della risorsa idrica
– convogliamento e la depurazione degli scarichi idrici
– stoccaggio, trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti
– produzione ed il trasporto di energia da fonti rinnovabili e gas naturale (Repower – n.d.r.);
 • nuovi edifici rurali, oppure ampliamento o modificazione di quelli esistenti;
Come dire che in zone inondabili si permette la realizzazione di strade, ferrovie, discariche, inceneritori, centrali elettriche, case, depuratori, stalle…
Un circolo vizioso: Rossi consente la costruzione in zone a rischio e poi chiede di pagare i danni allo Stato; crea le condizioni per il verificarsi di danni ingenti (o peggio) e poi si lava la coscienza dicendo «Mi sospendo lo stipendio». 
Ripeto: insopportabile.
Lista Civica Ecologista “Per un’altra Pistoia”
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 22 marzo 2013 | 09:41 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Dalla Regione stessa mi scrivono di stare attenti alla formulazione «essersi sospeso lo stipendio»: che non significa «aver rinunciato» allo stipendio, ma che il Presidente lo prenderà tutto insieme, quello stipendio lì, quando gli pare a lui.
    Nel frattempo il dottor Rossi fa il ganzo-populista…

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  2. è veramente un comportamento indecente, un'offesa ai cittadini, specie quelli alluvionati; ma non è solo Rossi il colpevole lo sono tutti quelli che non si oppongono a simili forzature delle regole della sicurezza del territorio per favorire la sua ulteriore cementificazione a favore di qualcuno e a danno di tutti gli altri.

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