ROMA. Edoardo
Fanucci, insieme ad un gruppo di deputati del Partito Democratico, ha
presentato una mozione per chiedere al Governo di prorogare al primo gennaio
2014 l’entrata in vigore della Tares, la nuova imposta sulla gestione dei
rifiuti, e di adottare norme di raccordo con l’attuale disciplina, tenendo
conto dell’impatto fiscale sui cittadini e sulle imprese.
Il documento, inoltre, chiede di
rinnovare l’apparato attuativo del nuovo tributo, in modo da renderlo coerente
con le esigenze di efficiente copertura degli oneri complessivi della gestione
dei rifiuti.
“Sul tributo – si legge nella mozione – sono state sollevate da più parti, in particolare dall’Anci,
preoccupazioni ed osservazioni critiche, con particolare riguardo alla
determinazione della base imponibile, alla gestione del regime transitorio,
alle modalità di affidamento della gestione dei rifiuti urbani, alla tempistica
e alle modalità di versamento del tributo, nonché con riguardo all’aggravio
delle imposte a carico dei cittadini stimato in circa 2 miliardi di euro
rispetto al previgente regime”.
Per queste ragioni, i parlamentari PD
chiedono al Governo “l’adozione di urgenti interventi correttivi”, anche sulle
modalità di pagamento dell’imposta.
“Emerge in tutta evidenza la necessità
di definire con maggiore certezza l’articolazione e la scadenza delle rate –
prosegue la mozione – che nell’attuale formulazione rischiano di essere accorpate
in due sole scadenze, con conseguente ulteriore aggravio per i contribuenti”.
“La Tares – spiega Edoardo Fanucci – comporterà un aumento del 30% sulla tassa dei rifiuti,
generando enormi difficoltà per i cittadini già colpiti dalla crisi economica.
Ho aderito convintamente alla mozione, con l’obiettivo di richiedere la proroga
del provvedimento e modifiche sostanziali”.
[comunicato
fanucci]
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[Sabato 30 marzo 2013 | 20:04 - © Quarrata/news]
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