Dopo il crollo di una parte del tetto nel salone parrocchiale – Annullata la Veglia di Pasqua
di Mauro
Banchini [*]
PISTOIA. Cancellati i riti della Veglia di Pasqua nella chiesa della Santissima
Annunziata, a Pistoia, una della chiese più cariche di storia
nella città (l’impianto attuale risale a fine Seicento, ma l’origine è
medievale). Nel pomeriggio di oggi, il grande edificio è stato infatti chiuso
dalle autorità (Polizia Municipale e Vigili del Fuoco di Pistoia) a causa
di crolli avvenuti – in una giornata di grandi piogge – nel tetto del salone
parrocchiale, lo spazio che dà lungo il vicolo Arcadia. La chiesa, limitrofa, è
stata chiusa per precauzione: le enormi travature della chiesa sono
comunque intatte.
Le Celebrazioni Eucaristiche di Pasqua (ore 9 e ore
11) saranno effettuate – comunica il priore del Terzo Ordine, Donato
Filancia – nella sacrestia. La parrocchia, in via dei Servi 4, è guidata da
padre Filippo Oreste Canigiani Osm (Ordine dei Servi di Maria,
detti anche “Serviti“): è
una prioria e serve duemila anime. Attualmente padre Filippo (nato a Marliana
nel 1925) è l’unico religioso presente: un secondo confratello, africano,
in questi giorni ha raggiunto la sua famiglia in Africa mentre un terzo
confratello è stato richiamato, nei mesi scorsi, in altra sede. La Chiesa
appartiene, anche come proprietà, all’Ordine dei Servi di Maria. Immediato l’interessamento
del vescovo Mansueto Bianchi che, nel tardo pomeriggio, si è messo
in contatto, per le prime informazioni, con padre Canigiani. La vicenda
rilancia con evidente urgenza la questione delle risorse necessarie per la
manutenzione, ordinaria e straordinaria, di questi grandi contenitori non solo
di fede ma anche di cultura e di beni artistici come sono le chiese storiche e
gli edifici comunque collegati. I finanziamenti necessari, ad esempio per
la manutenzione di questa importante chiesa dove sono custodire
anche preziose opere d’arte, sono ingentissimi.
UN CONVENTO CHE RISALE AL 1270
La fondazione del convento di Santa Maria de’ Servi di Pistoia è da porsi
attorno al 1270, sotto il governo del priore generale san Filippo Benizi: al
tempo di fra Aldobrandino priore è già documentata la comunità dei Servi in
cappella S. Petri Maioris. Forse vi era allora un oratorio (Santa Maria
Novelletta, secondo alcuni autori) oppure la nuova grande chiesa già in
costruzione per la quale il Comune di Pistoia nel 1296 elargì l’elemosina di
cinquanta lire (Statutum potestatis, IV, 92).Il primitivo titolo della
chiesa ultimata nel secolo XIV (Santa Maria de’ Servi) fu cambiato nel 1537 in
quello della Santissima Annunziata. Il convento fu soppresso dal vescovo Ricci
nel 1786 ma ripristinato pochi anni dopo (1794) e ad esso fu affidata la cura d’anime
che prima spettava a San Pier Maggiore. Soppresso nuovamente il convento
durante il periodo napoleonico (decreto del vescovo Toli del 14 Giugno 1810 per
la nomina del rettore, essendo vacante la chiesa parrocchiale “per la remozione
ordinata dall’imperial governo della famiglia religiosa de’ Servi di Maria”),
la cura d’anime fu affidata a sacerdoti secolari fino al 1856, quando i Serviti
fecero ritorno a Pistoia. Dieci anni più tardi lo Stato italiano espropriò il
convento, aggregandolo al demanio militare e destinandolo a caserma.
[*] – Comunicazioni Sociali Diocesi
di Pistoia
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[Domenica di Pasqua - 31 marzo
2013 |
13:10 - © Quarrata/news]
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