domenica 31 marzo 2013

CHIUSA PER PRECAUZIONE LA SS ANNUNZIATA


Dopo il crollo di una parte del tetto nel salone parrocchiale Annullata la Veglia di Pasqua

di Mauro Banchini [*]

PISTOIA. Cancellati i riti della Veglia di Pasqua nella chiesa della Santissima Annunziata, a Pistoia, una della chiese più cariche di storia nella città (l’impianto attuale risale a fine Seicento, ma l’origine è medievale). Nel pomeriggio di oggi, il grande edificio è stato infatti chiuso dalle autorità (Polizia Municipale e Vigili del Fuoco di Pistoia) a causa di crolli avvenuti – in una giornata di grandi piogge – nel tetto del salone parrocchiale, lo spazio che dà lungo il vicolo Arcadia. La chiesa, limitrofa, è stata chiusa per precauzione: le enormi travature della chiesa sono comunque intatte.
Le Celebrazioni Eucaristiche di Pasqua (ore 9 e ore 11) saranno effettuate – comunica il priore del Terzo Ordine, Donato Filancia – nella sacrestia. La parrocchia, in via dei Servi 4, è guidata da padre Filippo Oreste Canigiani Osm (Ordine dei Servi di Maria, detti anche “Serviti“): è una prioria e serve duemila anime. Attualmente padre Filippo (nato a Marliana nel 1925) è l’unico religioso presente: un secondo confratello, africano, in questi giorni ha raggiunto la sua famiglia in Africa mentre un terzo confratello è stato richiamato, nei mesi scorsi, in altra sede. La Chiesa appartiene, anche come proprietà, all’Ordine dei Servi di Maria. Immediato l’interessamento del vescovo Mansueto Bianchi che, nel tardo pomeriggio, si è messo in contatto, per le prime informazioni, con padre Canigiani. La vicenda rilancia con evidente urgenza la questione delle risorse necessarie per la manutenzione, ordinaria e straordinaria, di questi grandi contenitori non solo di fede ma anche di cultura e di beni artistici come sono le chiese storiche e gli edifici comunque collegati. I finanziamenti necessari, ad esempio per la manutenzione di questa importante chiesa dove sono custodire anche preziose opere d’arte, sono ingentissimi.

UN CONVENTO CHE RISALE AL 1270

La fondazione del convento di Santa Maria de’ Servi di Pistoia è da porsi attorno al 1270, sotto il governo del priore generale san Filippo Benizi: al tempo di fra Aldobrandino priore è già documentata la comunità dei Servi in cappella S. Petri Maioris. Forse vi era allora un oratorio (Santa Maria Novelletta, secondo alcuni autori) oppure la nuova grande chiesa già in costruzione per la quale il Comune di Pistoia nel 1296 elargì l’elemosina di cinquanta lire (Statutum potestatis, IV, 92).Il primitivo titolo della chiesa ultimata nel secolo XIV (Santa Maria de’ Servi) fu cambiato nel 1537 in quello della Santissima Annunziata. Il convento fu soppresso dal vescovo Ricci nel 1786 ma ripristinato pochi anni dopo (1794) e ad esso fu affidata la cura d’anime che prima spettava a San Pier Maggiore. Soppresso nuovamente il convento durante il periodo napoleonico (decreto del vescovo Toli del 14 Giugno 1810 per la nomina del rettore, essendo vacante la chiesa parrocchiale “per la remozione ordinata dall’imperial governo della famiglia religiosa de’ Servi di Maria”), la cura d’anime fu affidata a sacerdoti secolari fino al 1856, quando i Serviti fecero ritorno a Pistoia. Dieci anni più tardi lo Stato italiano espropriò il convento, aggregandolo al demanio militare e destinandolo a caserma.

[*] – Comunicazioni Sociali Diocesi di Pistoia

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[Domenica di Pasqua - 31 marzo 2013 | 13:10 - © Quarrata/news]

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