lunedì 1 aprile 2013

“ANATOMIA DI UNA VOCE”, UN THRILLER DI ALESSANDRO BONAN


di LUIGI SCARDIGLI

Il volto famoso di Sky Sport si cimenta in un’opera prima caratterizzata da una ossessiva tensione – Presentazione anche a Pistoia entro la fine di aprile

MILANO. Carlo Maria Ortani, scrittore fallito in cerca di riscatto, è il protagonista di Anatomia di una voce, thriller scritto da Alessandro Bonan ed edito da Cairo.
Quando l’autore (si vocifera il prossimo 20 aprile, presso la libreria Feltrinelli o alla biblioteca San Giorgio), quarantanovenne, pistoiese, volto famoso di Sky Sport, lo presenterà ai suoi concittadini, ci toglieremo, noi che abbiamo avuto la fortuna e l’onore di leggerlo in anteprima – in pdf, via mail – qualche dubbio residuo circa una trama aggrovigliatissima, tenuta sistematicamente in sospeso da un’attenzione che non si può permettere mai il lusso – pena la perdita del filo logico e maniacale – di abbassare la guardia.

Resta, inalterato e immutabile, il giudizio avvincente di un’opera prima che pone, all’istante, l’autore sulla rampa di lancio: si tratta di uno scritto sottilissimo, curato con amore musicale e tassonomia da fuoriclasse, nei minimi dettagli tecnici e scientifici, ansiogeno, per nulla fantascientifico, velocissimo, seppur trattato con cura e devozione e intricante da superare qualsiasi reticenza, un brano jazid, con assoli imprevisti di sax non illuminati e organi Hammond posti al limitare del palcoscenico, un thriller fotografico, cinematografico, pieno di collegamenti emotivi tenuti gradevolmente insieme da un frasario arguto, ricco, non arricchito, intenso, sincopato, che sorvola, con puntuale leggerezza, lungo il back ground dell’autore, abile musicista, ottimo vocalista, calciatore estroverso, marito prezioso, padre avvincente; un noir psichiatrico impreziosito da un’inevitabile punteggiatura essenziale, con un inno, meraviglioso, al punto e virgola: una desueta pausa di lettura, accostata, dall’autore, all’uomo e alla donna, addirittura al padre e al figlio.
Non frequento Alessandro Bonan – per sua fortuna – da parecchi anni, da quando la vita professionale l’ha catapultato a Milano, in quella Milano da bere e da stupire che è lo sfondo della trama di Anatomia di una voce, una metropoli degradata dagli eccessi, dallo sfrenato protagonismo, dove le giornate volano via con lentezza supersonica, assorbite dallo smog e dal cemento, dalla farneticazione e fornicazione, esagerazioni che non hanno minimamente scalfito l’aplomb dell’autore, saggio, sin troppo, forse, dai tempi adolescenziali; un apparente distacco da tutto e da tutti che non gli ha comunque precluso di costruirsi quella stabile dimora che si chiama famiglia e alla quale chiede, sistematicamente, aiuto e perdono, trovando, puntualmente, consolazione e forza.
È così lucido nelle descrizioni delle pene altrui, Alessandro Bonan, che si ha la netta percezione, non conoscendolo, di poterlo immaginare altro ed altrove: è proprio il suo esemplare benessere invece a consentirgli questa trasparente disamina delle vicende quotidiane, con quel sarcasmo irriverente, ma nobile, che contraddistingue la sua personalità, ricchissima, gentile, inevitabilmente sadica.
Un giornalista, Alessandro Bonan – lo è da tempo memorabile e seppur professionalmente coinvolto quasi esclusivamente dalla vicende calcistiche, un arguto e fine osservatore, sistematicamente ironico, anche se puntuale e preciso nei suoi resoconti –, attentissimo al susseguirsi degli eventi con la neutralità che si conviene alle grandi firme, quelle che raccontano la guerra e le sue devastazioni con la chirurgica neutralità di un radar piazzato, strategicamente, nel miglior punto di osservazione.
Anatomia di una voce, sono pronto a scommettere, è solo il primo di una serie di avvincenti romanzi, dalle tonalità oscure riverniciate con una mano di metallizzato, con i quali Alessandro Bonan si confronterà d’ora in avanti; passi che lo consegneranno alla fama e alla leggerezza degli scrittori che, proprio come Jessica Rabbit, non possono diversamente fare, perché l’hanno disegnata così!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 1° aprile 2013 | 07:38 - © Quarrata/news]

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