giovedì 21 marzo 2013

VILLA MARIA ASSUNTA IN CIELO DELL’APR DI MARINA DI MASSA: ED ECCO IL MIRACOLO DEI 150MILA EURO DALL’ASL 3


di EDOARDO BIANCHINI

Un taumaturgico dono anche se l’Associazione Pistoiese per la Riabilitazione è stata dichiarata inesistente dalla Terza Sezione Civile del Tribunale di Roma – Il silenzio assoluto delle istituzioni e delle associazioni per l’affermazione della legalità L’episodio di censura alla presenza di Chiara Amirante

PISTOIA. Non importa spendere tante parole, ma una cosa va detta: che Pistoia, anche se non è La città della gioia, è pur sempre la città dei miracoli.
Ecco infatti cos’è accaduto per l’associazione (peraltro dichiarata inesistente dal Tribunale Civile di Roma – vedi l’ordinanza qui), appena pochi giorni fa, per l’esattezza il 28 di febbraio scorso.
Come potrete vedere, il Direttore Generale dell’Asl 3, il dottor Roberto Abati, ha fatto deliberare l’assegnazione di 150mila € per le attività da svolgere presso la residenza estiva dell’ex-Aias (leggete o sacricate il documento da qui).

Vi chiederete se questo sia davvero un miracolo, ma non si può che rispondere di sì: piove – infatti –, metaforicamente, il cacio sui maccheroni su un’associazione-Bardelli che sta ansimando a più non posso; e proprio in un momento in cui, in gravi difficoltà finanziarie (almeno così ci riferiscono), il dottor Luigi Egidio sta tirando la cinghia da tutte le parti, togliendo e tagliando laboratori, merendine e servizio mensa (che ci dicono fortemente peggiorato in questi ultimi tempi), e sta riducendo all’osso altri servizi per risparmiare a più non posso perfino sulle manutenzioni dei mezzi di trasporto degli assistiti – se non addirittura minacciando di ricorrere a forme di risparmio ancor più drastiche con paventati licenziamenti di autisti e di altro personale ancora.
Sta di fatto che la politica di spending review di Bardelli/Apr/Tvl si è avviata ad essere perfino più austera di quella del Prof. Monti e della sua accòlita Fornero, perché addirittura si parla anche della riduzione dei servizi extra: quelli, per intenderci, realizzati con professionisti esterni che in parte riscuotono le loro prestazioni – per rimanere in àmbito metaforico ecclesiale – ogni morte di Papa; e in parte (vedi lo psichiatra dottor Stefano Lassi, da anni e anni in via San Biagio) sono stati messi in condizione di dover rinunciare alle loro prestazioni.
E alcuni dipendenti non se la passerebbero meglio se – come ci riferiscono – vengono richiamati dal rigoroso Presidente Apr con lettere di censura perché sorpresi a fumare nelle toilettes (tanto che, poi, sembra che sia intervenuto lo stesso sindacato a placare le acque).
Intanto, però, alcuni dei dipendenti sarebbero stati spostati dalla sede di via San Biagio a quella in cui l’Apr opera su Montecatini – e, ci riferiscono, senza compensare questo inatteso non trascurabile disagio.
Ma questa è vicenda di ordinaria follia (Bukowski) e non altro, che rientra tranquillamente nelle difficoltà di questo nostro infelice momento storico-economico.
Il problema della meraviglia e dei miracoli pistoiesi sta da tutt’altra parte e cioè nel fatto che tutti – e sottolineo tutti – a Pistoia sanno che l’Apr non esiste: lo sa il dottor Abati stesso, lo sanno la magistratura, il Prefetto, il Vescovo, il Sindaco Bertinelli (che lo sa da metà-novembre 2012, ma non avendo ancora imparato a leggere – e si spera che il suo segretario personale, l’avv. Ferretti, glielo insegni presto – non ha ancora letto l’ordinanza del Tribunale di Roma), il Pubblico Registro Automobilistico, l’Ufficio delle Entrate, l’Inail, l’Inps, l’Ispettorato del Lavoro, i Gruppi Consiliari del Comune di Pistoia, l’associazione Libera di Alessandra Pastore e tutti i don-ciottiani sostenitori della legalità: ma nessuno muove un dito.
L’unica a non saperlo è stata Chiara Amirante perché, quando il nostro collaboratore, Alessandro Romiti, cercò di avvisarla, in Sala Maggiore, il servizio d’ordine gli tolse il microfono di mano, gli fu impedito di parlare e fu allontanato (vedi).
E tutto questo silenzio… non ricorda niente a nessuno?

P.S. – L’Asl, che non ha soldi sta chiudendo l’ospedale Pacini di San Marcello.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 21 marzo 2013 | 10:01 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. A parte ogni altra considerazione di "politica e organizzazione dei servizi sanitari", è interessante notare come, dalla lettura dei punti 4.2.1, 4.2.2 e 4.3.2, sia evidente che gli utenti del servizio saranno inevitabilmente "selezionati" sulla base di una determiata confessione religiosa (a meno che gli "infedeli" non si adattino ad essere catechizzati).
    Il tutto con soldi pubblici ed in barba alla Costituzione...

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