di LORENZO CRISTOFANI
PISTOIA. Non si può passeggiare per Pistoia e non fermarsi, almeno
una volta, alzando la testa all’insù e girandola intorno, per contemplare la
più particolare delle strade cittadine.
Via Borgo Stretto, che da corso
Gramsci conduce, attraverso il “giardino del liceo”, in via Curtatone, all’altezza
di San Filippo, ha almeno tre caratteristiche che la rendono unica: un tratto
carrozzabile che ha mantenuto le pietre disposte su due strisce parallele; un
tratto non pavimentato e non rifinito, antico quindi, con tanto di erba e fiori
ai margini; il curioso osservatorio astronomico esagonale con la sua piccola
scala. Infatti in un un’epoca in cui l’interesse scientifico prendeva non di
rado la forma del gioco e non esisteva l’inquinamento luminoso della modernità,
l’amena torretta che si sfila dal palazzo Marchetti permetteva, ai nobili
abitanti del palazzo, di seguire gli spostementi dei corpi celesti e calcolarne
le traiettorie secondo le leggi della dinamica classica allora agli albori.
La famiglia Marchetti apparteneva a
quella “sintesi di alto livello della classe dirigente pistoiese”: lo
testimonia il fascino del giardino ancora intatto, con piante d’alto fusto d’ogni
stagione ed essenze rare, per il quale Orazio Marchetti aveva chiamato a progettarlo,
nel Settecento, l’illustre naturalista Targioni Tozzetti.
In via Borgo Stretto transitavano le
derrate e i prodotti di fattoria, che riforniavano, tramite il portone di
servizio, le cantine e i granai della nobile residenza, senza turbare l’armonia
e la serenità della facciata principale su via Garigheria, l’allora via
Curtatone.
Un giardino pregiato, dunque, come
ideale, allora, di un modo di vita e di abitare. Un ideale sostituito, nei
tempi moderni, da quello dei garage/parcheggio di pertinenza, anche in spregio
ai valori e alla cultura delle classi dirigenti e delle loro realizzazioni
storicizzate.
La romantica stradina porta infine
nell’ex orto giardino delle monache da Sala, dove da alcuni mesi è stato
risanato l’oratorio (vedi qui) la cui presenza fa dell’isolato un vero gioiello all’interno
della città storica.
Si ricorda che l’edificio
prospiciente l’oratorio, che ospita gli istituti scolastici, era stato, fino
alle soppressioni postunitarie, sede del monastero benedettino di Santa Maria
degli Angeli, esistente nel medioevo in località Sala, nella zona dell’attuale
Ciliegiole, e poi trasferito per ragioni di sicureza all’interno delle mura.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 30 marzo 2013 | 10:54 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.