Avevo sperato in una Pasqua migliore,
soprattutto per la vicenda economica che sta ferendo il nostro paese e la
nostra città di Pistoia.
Vedo attorno a me i segni di una vita
economica che si spegne e di un disagio sociale, personale e familiare che
cresce a dismisura. Vedo il volto di tanta gente che si rivolge a me per
ottenere un aiuto o una speranza di lavoro, spesso impossibile a darsi. Noto
anche l’impegno delle strutture civili, di Fondazioni, della Caritas
soprattutto, nel cercare di mitigare la sofferenza di tante persone.
Vedo purtroppo il percorso di una
vicenda politica che tende ad annodarsi su vecchie posizioni conflittuali od
utilitaristiche, inadeguate all’emergenza del paese o che addirittura l’aggravano
e la moltiplicano. Voci autorevoli ammoniscono “siamo alla fine, non c’è più
tempo né ossigeno!”
È su questo foglio di attualità che
devo scrivere gli auguri di Buona Pasqua per la mia chiesa e la mia città, in
questo anno.
Lo faccio solo con la forza della
speranza, sapendo che il Signore mette energie e risorse dentro le persone e
dentro i popoli: esse possono generare un “colpo d’ala” e cambiare la somma
degli addendi messi in fila. In una trafila di previsioni amare mi affido all’imprevedibile
risorsa che c’è dentro ciascuno, persona o popolo, e che germoglia sotto il
nome di “speranza”.
Un ramoscello verde è già spuntato sul
vecchio tronco che sembrava esausto: si chiama Francesco! Egli sta trascinando
la chiesa verso un grande rinnovamento e semplificazione, la sta riconducendo
accanto alla gente, amica di strada e di fatica. Per questo Papa Francesco non
parla solo alla chiesa ma polarizza e trascina anche il cammino della società,
diventando motivo e simbolo delle attese più dignitose, più pulite, più
evangeliche che ci sono dentro di noi e che ci parlano e ci attraggono per la
loro bellezza.
Pochi giorni fa egli ci ha detto: “non
lasciatevi rubare la speranza”. Parlava ai giovani ma, con essi, a quel corpo
ecclesiale e sociale di cui loro rappresentano la linea di tendenza ed il
futuro. Ecco, il mio augurio quest’anno è tutto qui, nella fragilità, nel
rischio, nella piccolezza di un germoglio verde: è un augurio nella Speranza,
per la chiesa e la città.
Buona Pasqua!
Mansueto Bianchi
Vescovo di Pistoia
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[Sabato 30 marzo 2013 | 19:53 - © Quarrata/news]
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