Ad appena due giorni dall’annuncio
della “class action” in difesa del servizio della linea Porrettana, oltre 100
persone si sono già unite alle associazioni: Comitato “Viva la Porrettana viva”,
Legambiente Pistoia, Cobas-Pistoia e Utp Toscana nella causa contro Regioni e
Province. Contro la Regione Emilia e la Provincia di Bologna, per l’ignavia
dimostrata nel mancato intervento, salvo generose dichiarazioni di intenti, a
tutela dei propri cittadini, pur avendo 4 fermate sulla linea (Porretta, Ponte
della Venturina, Biagioni-Lagacci).
Atteggiamento sconcertante, da parte di
quanti hanno dimostrato di conoscere bene come far funzionare un servizio e
valorizzare al massimo una linea, com’è evidente nella tratta Bologna-Porretta.
Contro la Regione Toscana, che ha
operato i tagli al servizio, si è sempre nascosta dietro la scusa del taglio
delle risorse per il trasporto pubblico locale da parte del governo centrale ed
ha sempre negato disponiblilità al dialogo, sia con i cittadini e le
associazioni sul territorio, sia con le istituzioni emiliane, fino a cacciare
un Delegato dei Comuni dell’Emilia da un incontro istituzionale.
Contro il Comune di Pistoia e la
Provincia di Pistoia, che hanno proposto solo soluzioni “teoriche” a lungo
periodo come Unesco e treni merci, ma che nei fatti scelgono di puntare sugli
autobus, promettono di prendere in esame le esigenze dei pendolari attraverso
un sondaggio e invece mettono in atto una seconda rimodulazione del servizio
che scontenta più di prima ed è pagata a caro prezzo con i soldi degli stessi
cittadini, che lascia a piedi. Il tutto nel mancato rispetto di atti e
documenti ufficiali degli stessi enti come il protocollo d’intesa, il contratto
di servizio e la mozione regionale 225. A tutto questo si aggiunge il fatto che
non hanno memmeno mai risposto alla richiesta di una consulta popolare sulla
mobilità, inoltrata da 7 associazioni.
Tutto questo ha condotto ad un continuo
peggioramento del servizio, fino all’esasperazione di utenti e cittadini, e
messo in difficoltà gli operatori turistici del territorio.
Inoltre questa gestione miope e
sciagurata di una delle prinicipali risorse del territorio che è la Ferrovia
Porrettana, che potrebbe rappresentare un volano per un rilancio del territorio
dal punto di vista turistico, costituisce una seria minaccia per il futuro di
tutti gli abitanti del territorio. Queste le persone che si sono dichiarate
subito disponibili ad intraprendere una “class action” contro le Regioni Emilia
e Toscana, le Province di Pistoia e Bologna e il Comune di Pistoia per i danni
subiti a causa delle loro scelte in merito al trasporto pubblico della Ferrovia
Porrettana.
Non ci si meravigli poi se nel giro di
qualche settimana saranno un migliaio i cittadini che promuoveranno la “class
action”, con dichiarazioni del tipo “ma chi lo avrebbe mai pensato…”.
Il Comitato “Viva la Porrettana Viva”
[comunicato]
Nell’immagine i nomi di chi ha aderito
alla “class action”.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 3 maggio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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