SAN
MARCELLO.
Scrive un lettore-poeta:
Caro
blog,
leggo
sulla stampa di stamani che è sparita la pensilina di Maresca.
Quella
di Gavinana
è posizionata al contrario, insomma, qui da noi non ne va bene una!
Per
non parlare di cose più serie che state trattando quotidianamente e di ciò
ringrazio.
La
storia della pensilina di Maresca ha risvegliato il mio senso poetico ed è il
mio regalo a tutti i miei concittadini della Montagna perché si facciano
coraggio: tanto più buio che a mezzanotte non viene.
Auguri
a tutti.
Chi
fregò la pensilina?
Tu
ti svegli una mattina
(primavera,
l’aria è fresca)
Non
la trovi più a Maresca!
Ma
chi mai l’avrà levata
Questa
“posta” beneamata
Che
rifugio al pendolare
Sempre
dava? Non guardare!
Dietro
al bussolo e al castagno
Travestita
come un ragno
Sta
la prima cittadina
D’estrazione
meneghina:
|
Tolse
lei la pensilina,
Perché,
disse, poverina :
«Hanno tutto là a
Maresca
Donne
belle ed acqua fresca!
Mentre
a me, Sindaco e Giunta
Senza
zaino né trapunta,
Di
nient’altro non mi cale
Che
salvare l’Ospedale:
Pensilina
dunque sia
Con
un po’ di fantasia
L’Ospedale
che io “tolsi”
Ma
che quando venni, “vorsi”.
|
E
questo ve lo dice in pompa magna,
l’anonimo
poeta di Montagna!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 30 marzo 2013 | 19:16 - © Quarrata/news]
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