lunedì 25 marzo 2013

LA SANITÀ DEI GUAI CHE IL POPOLO PAGA


di FELICE DE MATTEIS

Un intervento emblematico della dottoressa Carla Breschi sul Tirreno – La vicenda sconcertante dell’Ospedale Pacini e dei medici di base della Montagna – E intanto si avvicina l’ora del Nuovo Ospedale di Pistoia

PISTOIA-MONTAGNA. Non siamo stati benevoli e comprensivi con la Sanità pistoiese; abbiamo sempre detto che le volontà politiche prevalgono sulle competenze professionali, che l’area amministrativa è un ricettacolo di dirigenti “con tessera” che succhiano stipendi vergognosi ed abbiamo anche detto che i cosiddetti un tempo primari, sono anch’essi il frutto politico dello strapotere di quel Presidente della Regione Toscana, Sig. Rossi, già Assessore Regionale alla Salute, e genitore, anche se non biologico, dei vari Scarafuggi e dei buchi disastrosi che questi “unti dalla tessera del Pd” hanno prodotto.
La fine ingloriosa che stanno facendo fare all’Ospedale Pacini di San Marcello è la riprova provata che certa gente è brava a creare disastri e che per coprirla si escogita il principio che è necessario risparmiare e quindi tagliare.

San Marcello, addio? La popolazione ed il buon senso dicono no, le associazioni di volontariato operanti sul territorio sono nettamente contrarie; i Sindaci della Montagna sono ectoplasmi senza attributi; professionisti medici ospedalieri e paramedici, assieme a tutto quel “mondo” che prende il nome di Ospedale Pacini, in silenzio e sbigottiti, assistono alla dismissione di un servizio che i guitti dell’azienda sanitaria, solo alcuni anni or sono, definivano un’eccellenza territoriale e un esempio di economicità. I medici di base della Montagna , dai quali ci si aspettava una parola e un comportamento in linea con il comune obbiettivo, hanno pedissequamente seguito i voleri dei capibastone pistoiesi in cambio di un contratto vantaggioso e di una ulteriore burocratizzazione che , di fatto, toglie loro il camice e quel residuo professionale loro rimasto. Il computer al posto dello stetoscopio, l’obbedire al posto della diagnosi, il tacere al posto della cura.
L’importante è l’orario ridotto, lo stipendio aumentato e le responsabilità affidate alle varie sigle che nel loro contratto camuffano il semplice obbiettivo del «più quadrini meno impegno». Rallegramenti vivissimi, nell’attesa che il compito di questi signori che dovrebbero essere orgogliosi di chiamarsi medici, affidino a qualche macchinetta di nuova generazione i compiti che una millenaria “missione” ha sempre affidato loro. In guerra come in pace. Piaccia o non piaccia a questi “riempitori” di ricette.
Vecchio Medico di famiglia, come ti sei ridotto!
Ma non tutti, fortunatamente, sono di tal fatta perché esistono anche medici che ai loro personali convincimenti, ai loro giusti guadagni ed alla “voglia di fare carriera”, preferiscono la Verità. Non quella compiacente e prona, ma quella vera, quella che può fare male ma che serve a collocare il problema nei suoi giusti àmbiti.
Ne è la prova la lettera/denuncia della dottoressa Carla Breschi, qui allegata, Consigliere Pd al Comune di Pistoia, ma prima di tutto medico e che come medico parla e ci dice a chiare note quello che tutti sappiamo e che gli addetti ai lavori, medici di base della Montagna Pistoiese, non vogliono dire.
La ringraziamo e, crediamo di poter dire, la ringraziamo tutti perché ci fa ancora più convinti che la buona battaglia per l’Ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello ha una giusta motivazione e la soppressione premeditata di un servizio essenziale, ove mai avvenga, non ce la dimenticheremo e sapremo chi andare a ringraziare.
Leggete l’intervento di questa signora medico che non baratta la sua “missione” con la vergogna della ragione politica e ci rende ottimisti sui signori in camice bianco e stetoscopio al collo.
Non sono tutti uguali; anzi, vogliamo credere che la dott.ssa Breschi sia solo una dei tanti, mentre i “disponibili” siano ben circoscritti ed individuabili.
Quando sarà il momento, vadano nell’ecomostro del nuovo Ospedale di Pistoia ad esercitare, magari stando bene attenti, se verrà una scossetta, a scappare subito, augurando loro di non avere bisogno dell’Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese. Perché il male e lo sconcio di tutto, nasce proprio da lì, dall’Ospedale nuovo di Pistoia sul quale abbiamo una infernale selva di precisazioni e notizie da offrire al cittadino contribuente…

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[Lunedì 25 marzo 2013 | 08:00 - © Quarrata/news]

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