di FELICE DE MATTEIS
Un
intervento emblematico della dottoressa Carla Breschi sul Tirreno – La vicenda
sconcertante dell’Ospedale Pacini e dei medici di base della Montagna – E intanto
si avvicina l’ora del Nuovo Ospedale di Pistoia
PISTOIA-MONTAGNA. Non siamo stati
benevoli e comprensivi con la Sanità pistoiese; abbiamo sempre detto che le
volontà politiche prevalgono sulle competenze professionali, che l’area
amministrativa è un ricettacolo di dirigenti “con tessera” che succhiano
stipendi vergognosi ed abbiamo anche detto che i cosiddetti un tempo primari,
sono anch’essi il frutto politico dello strapotere di quel Presidente della
Regione Toscana, Sig. Rossi, già Assessore Regionale alla Salute, e genitore,
anche se non biologico, dei vari Scarafuggi e dei buchi disastrosi che questi “unti
dalla tessera del Pd” hanno prodotto.
La
fine ingloriosa che stanno facendo fare all’Ospedale Pacini di San Marcello è
la riprova provata che certa gente è brava a creare disastri e che per coprirla
si escogita il principio che è necessario risparmiare e quindi tagliare.
San
Marcello, addio? La popolazione ed il buon senso dicono no, le associazioni di
volontariato operanti sul territorio sono nettamente contrarie; i Sindaci della
Montagna sono ectoplasmi senza attributi; professionisti medici ospedalieri e
paramedici, assieme a tutto quel “mondo” che prende il nome di Ospedale Pacini,
in silenzio e sbigottiti, assistono alla dismissione di un servizio che i
guitti dell’azienda sanitaria, solo alcuni anni or sono, definivano un’eccellenza
territoriale e un esempio di economicità. I medici di base della Montagna , dai
quali ci si aspettava una parola e un comportamento in linea con il comune
obbiettivo, hanno pedissequamente seguito i voleri dei capibastone pistoiesi in
cambio di un contratto vantaggioso e di una ulteriore burocratizzazione che ,
di fatto, toglie loro il camice e quel residuo professionale loro rimasto. Il
computer al posto dello stetoscopio, l’obbedire al posto della diagnosi, il
tacere al posto della cura.
L’importante
è l’orario ridotto, lo stipendio aumentato e le responsabilità affidate alle
varie sigle che nel loro contratto camuffano il semplice obbiettivo del «più quadrini meno
impegno». Rallegramenti
vivissimi, nell’attesa che il compito di questi signori che dovrebbero essere
orgogliosi di chiamarsi medici, affidino a qualche macchinetta di nuova
generazione i compiti che una millenaria “missione” ha sempre affidato loro. In
guerra come in pace. Piaccia o non piaccia a questi “riempitori” di ricette.
Vecchio
Medico di famiglia, come ti sei ridotto!
Ma
non tutti, fortunatamente, sono di tal fatta perché esistono anche medici che
ai loro personali convincimenti, ai loro giusti guadagni ed alla “voglia di
fare carriera”, preferiscono la Verità. Non quella compiacente e prona, ma quella
vera, quella che può fare male ma che serve a collocare il problema nei suoi
giusti àmbiti.
Ne
è la prova la lettera/denuncia della dottoressa Carla Breschi, qui allegata,
Consigliere Pd al Comune di Pistoia, ma prima di tutto medico e che come medico
parla e ci dice a chiare note quello che tutti sappiamo e che gli addetti ai
lavori, medici di base della Montagna Pistoiese, non vogliono dire.
La
ringraziamo e, crediamo di poter dire, la ringraziamo tutti perché ci fa ancora
più convinti che la buona battaglia per l’Ospedale Lorenzo Pacini di San
Marcello ha una giusta motivazione e la soppressione premeditata di un servizio
essenziale, ove mai avvenga, non ce la dimenticheremo e sapremo chi andare a ringraziare.
Leggete
l’intervento di questa signora medico che non baratta la sua “missione” con la
vergogna della ragione politica e ci rende ottimisti sui signori in camice
bianco e stetoscopio al collo.
Non
sono tutti uguali; anzi, vogliamo credere che la dott.ssa Breschi sia solo una
dei tanti, mentre i “disponibili” siano ben circoscritti ed individuabili.
Quando
sarà il momento, vadano nell’ecomostro del nuovo Ospedale di Pistoia ad
esercitare, magari stando bene attenti, se verrà una scossetta, a scappare
subito, augurando loro di non avere bisogno dell’Ospedale Pacini di San
Marcello Pistoiese. Perché il male e lo sconcio di tutto, nasce proprio da lì,
dall’Ospedale nuovo di Pistoia sul quale abbiamo una infernale selva di
precisazioni e notizie da offrire al cittadino contribuente…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 25 marzo 2013 | 08:00 - © Quarrata/news]
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