lunedì 18 marzo 2013

«I ‘RISTORI AMBIENTALI’? AGLI ALTRI NO!»


Così si esprime Federico Meoni, Capogruppo di “Montale che cambia”, dinanzi alle richieste di Ciampolini (Agliana) e Mazzanti (Quarrata)

MONTALE. Rileggetevi con attenzione il post ‘Ristori ambientali’ dall’Ato: Agliana e Quarrata… si erano scordati di chiederli e soffermatevi sul fatto che pareva che anche i due Sindaci della Piana avessero intenzione di chiedere questa specie di compenso per i danni all’ambiente.
Poi leggetevi anche questa decisa presa di posizione di Federico Meoni, che sembra piuttosto determinato nel dire di no a Ciampolini e Mazzanti.
Meoni sostiene che i ‘ristori’ spettano solo a chi ha l’inceneritore in casa e ha perfino dovuto rinunziare ad avere il proprio Sindaco all’interno dell’Ato perché la “compagneria Pd” ha fatto mettere il Sindaco di Rufina al posto di Scatragli.
Senza entrare nel merito, ma il ragionamento sembra filare e non fare una grinza…

Ecco il testo di Meoni.

Non credo proprio, troppo facile salire sul carro dei vincitori e allo stesso tempo ritengo che sia inutile chiedere ciò che non vi spetta, non credete di chiamare a raccolta l’armata rossa per portare nelle casse dei comuni di Agliana e Quarrata parte del ristoro ambientale che di fatto spetta solo al comune di Montale, mettendo in campo tutte le forzature possibili, vedi l’esclusione del sindaco Scatragli dall’assemblea dell’Ato, “scusatemi ma devo togliermi un sassolino dalla scarpa, un macigno” i due sindaci in questione non si sono per niente preoccupati anzi stando alle logiche di partito hanno votato l’attuale composizione con il Comune di Rufina al posto di quello di Montale, di fatto togliendo l’unica voce fuori dal coro, l’unica amministrazione che aveva presentato le osservazione al piano interprovinciale dei rifiuti, l’unico che senza se e senza ma aveva chiesto di non ampliare l’impianto di Montale mettendolo nero su bianco in quelle osservazioni, dove veniva nuovamente chiesto il famoso ristoro ambientale, e una data di scadenza per l’operatività dell’impianto (in pratica la fissazione della dismissione).
Sono le stesse amministrazioni (insieme alla passata amministrazione di Montale), che hanno voluto accollarsi la costruzione di un impianto che poi non è nemmeno servito a fare un utile per i Comuni proprietari e quindi per la collettività, e poi hanno accettato di accordare tariffe stracciate ad ogni Comune della piana e hanno rinunciato a fare la raccolta differenziata nonostante la legge espressamente lo richiedesse.
Può sembrare strano che in passato tre amministrazione proprietarie dell’impianto, tre Sindaci navigati non si fossero accorti della possibilità del ristoro ambientale, quando lo stesso ristoro veniva riconosciuto alle discariche che facevano parte integrante del piano interprovinciale precedente e da questo arriva il mio no secco alla possibilità di dividere il ristoro.Il ristoro ambientale spetta al Comune che ospita l’impianto solo e soltanto a lui e non alla società proprietaria dell’impianto.
Federico Meoni
Capogruppo di “Montale che cambia”
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 18 marzo 2013 | 08:26 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.