venerdì 29 marzo 2013

INCENERITORE DI MONTALE: VOGLIONO TRASFORMARLO IN UNA INDUSTRIA PRIVATA DI RIFIUTI PER ALTRI TRENT’ANNI?


di Patrizio La Pietra [*]

Mentre sembrano saltare gli impianti di Case Passerini, Testi e Selvapiana, il Pir prevede l’ampliamento di quello della Piana – E intanto il Sindaco Scatragli è stato estromesso dal Consiglio direttivo dell’Ato Toscana Centro Dovremo ricorrere a un referendum?

MONTALE. Alcune proposte fatte dall’Ato Toscana Centro, unite a voci sul futuro dell’impianto di Case Passerini, e alcuni comportamenti, primo fra tutti, l’esclusione dal consiglio direttivo dell’Ato del Sindaco di Montale, ci fanno pensare, con grande preoccupazione, al futuro dell’impianto di Montale.
Per capire meglio la questione, bisogna fare un piccolo passo indietro nel tempo.
A dicembre dello scorso anno, il Consiglio Provinciale di Pistoia, contemporaneamente ai consigli di Prato e Firenze, ha approvato a maggioranza il piano interprovinciale dei rifiuti Pir).
A maggioranza, perché il Pdl e i gruppi dell’opposizione espressero voto contrario.
Le motivazioni di questa contrarietà furono molte, ma le principali erano sostanzialmente due, una conseguente dall’altra.
Avevamo sostenuto che i dati relativi alla produzione dei rifiuti dell’Ato Centro, riferiti agli anni 2009 e 2010, erano troppo alti rispetto alla realtà odierna, caratterizzata da una forte contrazione dei consumi: da tutti gli indicatori si poteva credibilmente prevedere una sostanziale diminuzione dei rifiuti anche per gli anni successivi, il che avrebbe prodotto un sovradimensionamento degli impianti, anche alla luce di un incremento della raccolta differenziata. Conseguenza a tale riflessione era l’inutilità dell’ampliamento dell’impianto di Montale.
Per quanto riguarda il piano dei rifiuti, voglio solo aggiungere, che la sua approvazione è stata di fatto blindata fin dall’inizio, impedendo alle minoranza di fare quei correttivi che a nostro avviso erano necessari, così come aver fatto giudicare le osservazioni al piano, non da un organo terzo, ma da un ufficio di diretta emanazione delle strutture provinciali, ci è sembrato una inopportuna forzatura.
Comunque il piano è stato approvato.
Fatto questo passaggio, il piano passa alla struttura dell’Ato, che, sulla base degli obiettivi e delle relative capacità impiantistiche, contestualizza il tutto in un piano industriale e emana un bando di gara.
Queste le dovute premesse.
Passiamo ai segnali di preoccupazione.
Negli ultimi tempi abbiamo sentito girare voci sulla necessità di realizzare o meno l’impianto di Casa Passerini. I dubbi sono sorti perché da una parte qualcuno si è reso conto che la produzione dei rifiuti è calata sensibilmente e contestualmente i risultati di raccolta differenziata, dove è stata introdotta, sono stati molto soddisfacenti. Questi elementi hanno innescato i primi dubbi.
Ma il fattore più importante è di carattere politico, dove dobbiamo registrare una sostanziale rottura all’interno del Pd, soprattutto fiorentino, sostanziata dalla delibera del comune di Sesto Fiorentino che si esprime contro la costruzione dell’impianto di Casa Passerini.
Contemporaneamente non è chiaro cosa stia succedendo all’impianto di Testi e di Selvapiana che al momento sembrano essere stati bloccati.
Di fatto l’unico impianto di incenerimento dell’Ato Centro rimane quello di Montale, di proprietà del Cis, quindi dei Comuni di Agliana, Quarrata e Montale.
Negli ultimi giorni, arriva una proposta dell’Ato Centro che propone di cambiare il rapporto con l’impianto di Montale: non più in convenzione, ma in concessione o addirittura di vendita al gestore unico vincitore della gara. Proposta che di fatto toglierebbe il controllo dell’impianto dalle mani dei comuni.
Spero anche che qualcuno non pensi di annullare la convenzione, e quindi il conferimento di rifiuti nell’impianto per distruggere finanziariamente il Cis, come ritorsione per il mancato accordo sulla cessione di proprietà. Sarebbe un comportamento a dir poco ricattatorio.
Se a questo si aggiunge l’estromissione del Sindaco di Montale dal direttivo dell’Ato Centro, organismo decisionale delle politiche industriali dei rifiuti, il quadro che raffigura il futuro dell’impianto di Montale non è grigio, ma assolutamente nero.
La mancata realizzazione di Case Passerini, il passaggio di proprietà dell’impianto dai Comuni al futuro gestore, significa che l’impianto sarà sicuramente ampliato e la sua vita operativa sarà prolungata ed estesa ai prossimi trent’anni.
Queste le nostre preoccupazioni, che abbiamo voluto rendere pubbliche, affinché i cittadini possano conoscere e essere informati sulle decisione, che all’interno di qualche stanza, vengono prese sopra le loro teste.
Non vogliamo destare allarmismi, anzi speriamo che queste siano solo ipotesi e che qualcuno le possa smentire: ma come diceva qualcuno, “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.
Detto tutto ciò, il problema resta cosa fare.
Noi pensiamo che era necessario e doveroso, prima di tutto, informare i cittadini e lanciare questo segnale d’allarme.
Successivamente crediamo sia giusto coinvolgere i cittadini sulle scelte future con tutti i mezzi che la legge ci mette a disposizione, ipotizzando anche un percorso partecipativo o addirittura un referendum per far esprime i cittadini sul futuro dell’impianto.
Infine è anche giusto ribadire le nostre posizioni, in maniera molto netta e chiara.
Siamo contro l’ampliamento dell’impianto, come previsto dal Piano Interprovinciale dei Rifiuti.
Siamo contro ogni tentativo di espropriare i Comuni del controllo sull’impianto.
Vogliamo portare l’impianto a dismissioni nel tempo necessario per esaurire il suo ammortamento o a riconvertirlo in un impianto “verde”.

[*] – Coordinatore Vicario Pdl Pistoia

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 29 marzo 2013 | 07:44 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.