martedì 26 marzo 2013

GLI IMPEGNI DELL’ON. CATERINA BINI


1. Una delle priorità è dare respiro alle imprese, agli enti locali e quindi ai cittadini

Il debito che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese è stimato in 60-70 miliardi di euro e, delle oltre 30 aziende che falliscono ogni giorno in Italia, più della metà lamenta il ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Il patto di stabilità interno e le conseguenti scelte di bilancio, hanno fortemente ridotto le spesa per gli investimenti, bloccando i pagamenti alle imprese , anche per lavori regolarmente eseguiti e con le necessarie risorse disponibili in cassa.
“Per queste ragioni ho firmato sia la proposta di legge per favorire lo sblocco dei pagamenti alle imprese negli enti locali, che due mozioni: la prima che chiede di rendere più flessibile il patto di stabilità, consentendo un allentamento sul versante della spesa per gli investimenti; la seconda che chiede di prorogare di un anno l’entrata in vigore della TARES” ha dichiarato l’On. Caterina Bini.

“Una delle priorità di questo momento è dare respiro alle imprese e agli enti locali. Solo così può ripartire l’economia ed avere avvio un processo virtuoso che abbia al centro il lavoro ed un economia reale basata sulla produzione.” – ha continuato la parlamentare “Perciò sono questioni prioritarie, sulle quali è necessario che il Parlamento ed il Governo diano risposte tempestive.”

2. Adesione alla proposta di legge anticorruzione di “Riparte il futuro”

La corruzione è uno dei motivi principali per cui il futuro dell’Italia è bloccato nell’incertezza. Si tratta di un fenomeno dilagante, che incide pesantemente anche sulla disoccupazione, sulla crisi economica, sui disservizi, gli sprechi e le ineguaglianze sociali.
“Ho sottoscritto gli impegni della petizione di “Riparte il futuro”, perché ritengo che in questa fase la lotta alla corruzione debba essere un tema prioritario, da cui ripartire con un forte rinnovamento nella gestione della cosa pubblica, che sono convinta potrebbe incidere positivamente su tanti problemi che attanagliano l’Italia” – ha dichiarato l’On. Caterina Bini.
“Sono fra i 276 parlamentari eletti che hanno aderito alla petizione. A questi si aggiungono gli oltre 160 mila cittadini che, in poco più di un mese, hanno firmato per ottenere una politica capace di agire con forza contro la corruzione.” – ha proseguito la deputata – “Il primo e più importante impegno riguardava la modifica della legge 416 ter del Codice Penale, per spezzare il patto deleterio che lega politico corrotto e mafioso corruttore, condizionando scelte strategiche per la vita del Paese. Ho pertanto già aderito alla proposta di modifica della legge, anche per prevenire la pratica diffusa del voto di scambio e dotare l’Italia di un efficace apparato legislativo contro la corruzione. in linea con gli standard europei.”

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[Martedì 26 marzo 2013 | 16:15 - © Quarrata/news]

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