PISTOIA. Stamattina nel corso di una visita con gli organi di
informazione al nuovo complesso ospedaliero di Pistoia, il direttore generale
Roberto Abati e i direttori amministrativo e sanitario, rispettivamente Luca
Cei e Lucia Turco, hanno annunciato che si conferma entro luglio 2013 l’inizio
dell’attività all’interno del Nuovo Ospedale. Tale data sarà però preceduta
dall’allestimento della nuova struttura con apparecchiature, arredi, strumenti
e collegamenti informatici e dalla progressiva apertura di tutta una serie di
servizi (ambulatori, laboratorio analisi, farmacia ospedaliera, radiologia,
ecc…) essenziali per accogliere gli ammalati. È prevista anche la messa in
funzione della Palazzina dei Servizi (collegata all’ospedale da un corridoio
interrato) che svolge operazioni più propriamente tecnologiche e di supporto.
Stamattina
si è svolta la visita al nuovo ospedale di Pistoia. Nel corso del sopralluogo
sono state mostrate varie componenti della nuova struttura – in particolare il pronto soccorso e le aree della
diagnostica per immagini, le aree chirurgica, materno infantile e delle
terapie intensive. Erano presenti, oltre alla direzione aziendale e al dott. Roberto
Biagini, direttore dell’ospedale i seguenti professionisti (nella foto
allegata): Barbara Lazzari coordinatore gruppi aziendali (in sostituzione del
dott. Giacomo Corsini); Stefano Cantini, responsabile staff aziendale; Piero
Paolini, responsabile dipartimento emergenza urgenza; Rosy Raffaelli, direttore
professioni infermieristiche e ostetriche; Giuseppe Nottoli, direttore
attività tecnico-sanitarie prevenzione e riabilitazione; Fabrizio D’Arrigo, responsabile
area tecnica aziendale e responsabile unico procedimento nuovo ospedale; Ermes
Tesi, Commissario alta vigilanza nuovi ospedali; Stefano Bartolini,
responsabile area medica; Sandro Giannessi, responsabile area chirurgica; Rino
Agostiniani, responsabile area materno infantile.
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200 operatori già al lavoro. Se il
tempo di consegna, da parte del concessionario, previsto per il 2 maggio, verrà
rispettato le tappe successive saranno scandite dai collaudi, dall’ottenimento
delle varie autorizzazioni e certificazioni previste dalle normative vigenti
(antincendio, agibilità, ecc…) e dall’istallazione dell’ingente patrimonio
tecnologico e informatico di ultima generazione a supporto dell’attività
sanitaria.
Per far funzionare al meglio la
complessa macchina del trasferimento è stato definito uno specifico asset
aziendale, con compiti e responsabilità precise: sono stati creati dei Gruppi
(Comitato Guida, Gruppo di progetto, Gruppo di lavoro, …) per un totale di
oltre 200 operatori dall’inizio del 2012 stanno analizzando, pianificando e
organizzando, nei minimi dettagli, tutte le fasi del trasferimento e
approntando il nuovo modello organizzativo. I Gruppi rimarranno operativi anche
durante la fase di attuazione del trasferimento.
Allestita una vera e propria task
force. Sulla base di un benchmarking con strutture italiane che hanno già
affrontato tale esperienza, la direzione ha nominato anche un Project manager
identificato nel direttore sanitario ospedaliero, dottor Roberto Biagini, che è
coadiuvato dal punto di vista operativo dal dottor Giacomo Corsini che è il
coordinatore di tutto il Gruppo di Progetto.
Il cronoprogramma del trasferimento è
già pronto: dal mese di maggio l’Azienda inizierà a preparare le nuove aree
ospedaliere e tra la fine di giugno e metà luglio saranno necessariamente
modificate le attività presenti nel vecchio Presidio: alcune verranno ridotte;
altre temporaneamente sospese e altre addirittura sdoppiate fra il vecchio ed
il nuovo ospedale in modo da garantire la sicurezza e la continuità
assistenziale ai pazienti. In pratica è stata allestita una vera e propria task
force alla quale sono stati anche affidati i compiti di analizzare, valutare e
monitorare tutti i rischi al fine di garantire la sicurezza dei pazienti e di
tutti i professionisti e di rispettare i tempi predefiniti dal cronoprogramma.
In rete con gli altri ospedali e il
territorio. Tutte le strutture aziendali, sia ospedaliere che territoriali,
saranno coinvolte nel progetto di trasferimento: la presenza del presidio
Ospedaliero di Pescia e dello Stabilimento Ospedaliero di
San Marcello permetterà di vicariare
alcune funzioni sanitarie che saranno provvisoriamente interrotte nell’Ospedale
di Pistoia. Durante la fase esecutiva del trasloco il 118 provvederà a
dirottare gli accessi al Pronto Soccorso verso gli ospedali limitrofi,
utilizzando il criterio della vicinanza e della gravità.
Un nuovo modello organizzativo.
Numerosi altri professionisti, dall’inizio del 2012, sono invece impegnati nei
18 Gruppi di lavoro multiprofessionali, rappresentativi di tutti gli ambiti
operativi (medici, infermieri, fisioterapisti, tecnico sanitari, informatici,
ingegneri, amministrativi, …) per “ri-progettare” nel Nuovo Ospedale i percorsi
assistenziali, diagnostici e terapeutici, previsti dall’intensità di cura; le degenze
saranno differenziate per aree omogenee e per livelli di intensità di cura
(area delle terapie intensive e subintensive, area chirurgica, area medica,
ecc…) con un approccio nei confronti del paziente che sarà multi specialistico
e multi professionale.
In queste settimane è stato attivato un
ulteriore percorso di confronto per condividere, area per area, con tutti i
professionisti l’importante cambiamento organizzativo. Il confronto proseguirà
anche con tutte le strutture con l’intento di coinvolgere e far partecipare
tutti gli operatori dell’Azienda Usl3 a momenti comunicativi che possano
contribuire a migliorare ulteriormente quanto fino ad ora progettato.
È operativa da oltre un anno un’
apposita sezione Intranet aziendale, contenente documenti utili (documenti
prodotti dai gruppi di lavoro, delibere, capitolati tecnici, ecc…) per
eventuali approfondimenti, consultazioni e integrazioni.
Oltre 600 operatori hanno già visitato
il cantiere del Nuovo ospedale nel corso degli ultimi mesi.
La formazione. È stato anche
predisposto un “piano informativo e formativo” per il personale (oltre mille
tra medici, infermieri, ostetriche, operatori socio sanitari, tecnici,
fisioterapisti, amministrativi) al fine di far conoscere i nuovi ambienti e di
poter svolgere le attività con qualità e nella massima sicurezza.
Gli eventi formativi, già programmati,
si svolgeranno all’interno del Nuovo Ospedale non appena sarà disponibile, cioè
a partire dal mese di maggio, in modo da consentire agli operatori di iniziare
a svolgere in modo pratico ogni attività. Per tutti gli operatori coinvolti
saranno mesi particolarmente impegnativi ma importanti per una ulteriore
crescita professionale proiettata verso una diversa organizzazione e svolta in
una struttura ospedaliera completamente nuova.
In particolare nell’ambito della
specifica formazione rivolta agli operatori interessati sarà anche distribuito
del materiale informativo riguardante la sicurezza e il funzionamento della
nuova struttura comprese le innovazioni di servizio che saranno introdotte (ad
esempio utilizzo della posta pneumatica).
Nella conoscenza diretta e nell’attivazione
del Nuovo ospedale di Pistoia sono coinvolti gli enti locali, le organizzazioni
sindacali e di rappresentanza, le associazioni di volontariato e di tutela (già
impegnate in un’attività di accoglienza e orientamento rivolta agli utenti) e
gli ordini professionali.
[Scritto da Daniela Ponticelli, mercoledì
27 marzo 2013 – ore 11:00]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 27 marzo 2013 | 15:41 - © Quarrata/news]
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