lunedì 18 marzo 2013

ARRESTO CARDIACO. DIPENDENTE ASL SALVATA GRAZIE AI TEMPESTIVI SOCCORSI E ALL’INTEGRAZIONE DELLE UNITÀ OPERATIVE OSPEDALIERE


PISTOIA. La prognosi rimane ancora riservata ma i medici auspicano di scioglierla presto perché i segni di miglioramento ci sono tutti e fanno ben sperare. Intanto la dipendente della Ausl3 di Pistoia, di 53 anni, che è ha avuto un arresto cardiaco resta ricoverata in Cardiologica.
La donna, che è molto conosciuta perché nell’Ospedale di Pistoia svolge il ruolo di commessa, si è sentita male nella sua abitazione venerdì scorso.
La chiamata alla centrale operativa 118 è arrivata alle 21:50 e mentre venivano attivati i soccorsi l’infermiere telefonicamente guidava i presenti sulle manovre da intraprendere nell’attesa che giungessero sul posto le équipe medico-infermieristiche.

Sono state inviate l’Ambulanza della Misericordia e l’Automedica. I Volontari, in pochissimi minuti, hanno provveduto ad effettuare le prime manovre rianimatorie e sono stati fondamentali l’utilizzo di “Lucas”, il Sistema di massaggiatore Automatico Esterno, recentemente acquistato dall’Associazione e del defibrillatore semiautomatico.
L’equipaggio dell’Automedica, giunta immediatamente dopo l’Ambulanza, ha provveduto a continuare le manovre di rianimazione, compresa una successiva defibrillazione e stabilizzazione della paziente.
Intanto venivano allertati gli specialisti e gli infermieri delle unità operative di diagnostica ed interventistica del cuore e dei vasi e di cardiologia (diretta dal dottor Marco Comeglio). La donna, infatti, dopo l’accoglienza in Pronto Soccorso è stata ricoverata e subito sottoposta a coronarografia e angioplastica e successivamente trasferita in Terapia Intensiva dove è stata sottoposta al trattamento di Ipotermia Terapeutica che, ha spiegato il dottor Leandro Barontini, è fondamentale in quanto l’abbassamento della temperatura corporea permette una migliore prognosi. Stamattina la paziente era ancora ricoverata in terapia intensiva e tutti i colleghi dell’Ospedale sono in apprensione per il suo stato di salute.
Il dottor Piero Paolini commentando il caso ha sottolineato che ancora una volta è stata salvata una vita grazie alla partecipazione di tutte le componenti (aziendali e non) coinvolte nella catena dei soccorsi a dimostrazione dell’ottima integrazione tra tutti coloro che sono impegnati nel settore dell’emergenza compresa l’unità operativa di Terapia Intensiva.

[Scritto da Daniela Ponticelli, lunedì 18 marzo 2013 ore 12:00]

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[Lunedì 18 marzo 2013 | 15:55 - © Quarrata/news]

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