PISTOIA. La prognosi rimane ancora riservata ma i medici auspicano
di scioglierla presto perché i segni di miglioramento ci sono tutti e fanno ben
sperare. Intanto la dipendente della Ausl3 di Pistoia, di 53 anni, che è ha
avuto un arresto cardiaco resta ricoverata in Cardiologica.
La donna, che è molto conosciuta perché
nell’Ospedale di Pistoia svolge il ruolo di commessa, si è sentita male nella
sua abitazione venerdì scorso.
La chiamata alla centrale operativa 118
è arrivata alle 21:50 e mentre venivano attivati i soccorsi l’infermiere
telefonicamente guidava i presenti sulle manovre da intraprendere nell’attesa
che giungessero sul posto le équipe medico-infermieristiche.
Sono state inviate l’Ambulanza della
Misericordia e l’Automedica. I Volontari, in pochissimi minuti, hanno
provveduto ad effettuare le prime manovre rianimatorie e sono stati
fondamentali l’utilizzo di “Lucas”, il Sistema di massaggiatore Automatico
Esterno, recentemente acquistato dall’Associazione e del defibrillatore
semiautomatico.
L’equipaggio dell’Automedica, giunta
immediatamente dopo l’Ambulanza, ha provveduto a continuare le manovre di
rianimazione, compresa una successiva defibrillazione e stabilizzazione della
paziente.
Intanto venivano allertati gli
specialisti e gli infermieri delle unità operative di diagnostica ed
interventistica del cuore e dei vasi e di cardiologia (diretta dal dottor Marco
Comeglio). La donna, infatti, dopo l’accoglienza in Pronto Soccorso è stata
ricoverata e subito sottoposta a coronarografia e angioplastica e
successivamente trasferita in Terapia Intensiva dove è stata sottoposta al
trattamento di Ipotermia Terapeutica che, ha spiegato il dottor Leandro
Barontini, è fondamentale in quanto l’abbassamento della temperatura corporea
permette una migliore prognosi. Stamattina la paziente era ancora ricoverata in
terapia intensiva e tutti i colleghi dell’Ospedale sono in apprensione per il
suo stato di salute.
Il dottor Piero Paolini commentando il
caso ha sottolineato che ancora una volta è stata salvata una vita grazie alla
partecipazione di tutte le componenti (aziendali e non) coinvolte nella catena
dei soccorsi a dimostrazione dell’ottima integrazione tra tutti coloro che sono
impegnati nel settore dell’emergenza compresa l’unità operativa di Terapia
Intensiva.
[Scritto da Daniela Ponticelli, lunedì
18 marzo 2013 ore 12:00]
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[Lunedì 18 marzo 2013 | 15:55 - © Quarrata/news]
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