di LUIGI SCARDIGLI
Le nobili bugie dell’ex-compagno di ‘Lotta
Continua’ oggi cristiano-antiabortista
QUARRATA. Sono in molti, scommetto, a non sapere, soprattutto tra chi
affollava ieri sera la platea del teatro Nazionale a Quarrata, che Giovanni
Lindo Ferretti – che ha presentato il suo Bella
gente d’Appennino, accompagnato da Ezio Bonicelli al violino – , con il suo passato, ha ormai poco o nulla da spartire.
L’ho dedotto dalla fisiognomica della
maggior parte degli spettatori, tutti, in un modo o in un altro, ancestralmente
e nostalgicamente legati ai loro trascorsi rivoluzionari, istigati, se non a
delinquere, almeno a non omologarsi, anche grazie alle cantate di Giovanni
Lindo Ferretti e dei suoi CCCP.
È vero, Bella gente d’Appennino è una recita senza tempo, che non deve fare
necessariamente i conti con il passato; forse con il futuro, ma questo sarà il
tempo, o la storia, a deciderlo.
Però, dopo aver letto (non proprio
elegante, teatralmente) le storie della sua terra, che è quella aspra ed irta
di confine emiliano, Giovanni Lindo Ferretti ha voluto, prima di congedarsi dal
pubblico, riassumere, un po’ troppo avaramente, forse, trent’anni del suo
passato, quello coinciso con il successo legato alla stagione degli amori
adolescenziali, che si sono del tutto fusi e confusi con i miraggi di Lotta
Continua.
Ha riconosciuto di non saper cantare e
che grazie alla sua voce ha potuto immeritatamente calpestare parecchi
palcoscenici, con l’indebito patentino di attore,
ma che se potesse, tornerebbe volentieri indietro per calcare le orme paterne e
dei suoi avi, che sono stati dei fieri e possenti contadini.
Altra balla, grossa, che sul filo del
recital può anche passare come gemma recitativa, ma che farebbe meglio a
smascherare, soprattutto ora che si è convertito al cristianesimo e che strizza
pericolosamente l’occhio alle crociate populiste, tra le quali spicca ed
irrita, quella antiabortista.
Sul palco ci si sta stare, mi corre l’obbligo
di sottolinearlo, eccome: ma come nella politica, anche l’arte ha bisogno, d’ora
in avanti, di un minimo di credibilità e non si possono cavalcare onde e tigri
ideali per poi razzolare altrove, in cerca di applausi, successo, soldi.
Quelli che ti consentono di non dover
fare il contadino, per sopravvivere…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 16 marzo 2013 | 08:01 - © Quarrata/news]
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